Nell’ambito della procedura di corapporto relativa alle misure di sgravio applicabili dal 2027 (25.063), la CSEC-S ha svolto diverse audizioni presso le cerchie interessate dei settori della ricerca, della formazione, dello sport e della cultura. Ha sentito, tra gli altri, rappresentanti di swissuniversities, del Consiglio dei PF, del Fondo nazionale svizzero e di Innosuisse. La Commissione ha inoltre discusso tematiche relative alla diversità, alla parità e alla formazione continua. In questo contesto ha avuto uno scambio di vedute anche con il presidente della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE).
In merito alle misure di sgravio riguardanti la cultura, la Commissione ha sentito l’associazione educationsuisse, per quanto riguarda le scuole svizzere all’estero, oltre a Pro Helvetia e l’Associazione dei musei svizzeri.
Sulla base di quanto sentito, la CSEC-S ha quindi deciso di redigere un corapporto all’attenzione della CdF-S, in cui presenta le seguenti proposte:
- ridimensionare determinate misure di risparmio nel settore della formazione, della ricerca e dell’innovazione. La Commissione ritiene che le misure attualmente al vaglio graverebbero il settore in maniera sproporzionata; a suo avviso sarebbe pertanto opportuno ridimensionarle (accolta con 7 voti contro 2 e 1 astensione);
- puntare su misure di risparmio che non necessitano di modifiche di legge e non implichino un trasferimento di oneri ai Cantoni nel settore delle scuole universitarie (accolta con 7 voti contro 2 e 1 astensione);
- mantenere i congelamenti previsti al punto 1.6.9 (Congelamento delle uscite per il settore della cultura fino al 2030), ma dal 2028 distribuire gli ulteriori tagli di 3 milioni su voci di bilancio che non toccano le scuole svizzere (accolta con 5 voti contro 0 e 4 astensioni);
- mantenimento dei finanziamenti nel settore CISIN (impianti sportivi) senza ridurre i fondi a Gioventù+Sport (accolta con 9 voti contro 1);
- infine, dissociare la revisione della legge sui sussidi dal programma di sgravio, poiché a suo avviso il Consiglio federale deve svolgere innanzitutto una valutazione d’impatto. Questa proposta è scaturita dalle incertezze generate dalla modifica proposta e dai timori espressi dalle numerose cerchie interessate riguardo alle conseguenze della limitazione dei contributi pubblici al 50 per cento dei costi dell’attività sostenuta (accolta con 6 voti contro 0 e 4 astensioni).
La Commissione sostiene i cicli di studio bachelor con pratica integrata (PiBS)
La CSEC-S appoggia altresì la proposta del Consiglio federale di modificare la legge federale sulla promozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero (LPSU; 25.056). Scopo del disegno di legge, al quale il Consiglio nazionale ha aderito nel corso della sessione autunnale, è consentire alle scuole universitarie professionali di offrire cicli di studio bachelor con pratica integrata nei campi della matematica, dell’informatica, delle scienze naturali e della tecnica (settore MINT). Oggetto di un progetto pilota, questi cicli innovativi di studio sono attualmente disciplinati da un’ordinanza, ma visti i risultati positivi ottenuti, il Consiglio federale ha proposto una base legale permanente. Persuasa dell’efficacia del modello, la Commissione propone con 10 voti contro 2 di approvare la modifica. Con 7 voti contro 4 e 1 astensione, propone altresì di riservare un maggiore peso alla valutazione: se il Consiglio delle scuole universitarie dovesse constatare effetti indesiderati, la Confederazione sarebbe tenuta ad avviare nuovi negoziati riguardanti l’impostazione dei cicli di bachelor in questione o, se del caso, a cancellare l’offerta di tali cicli nel suo insieme.
Una minoranza della Commissione si oppone invece alla modifica di legge proposta poiché, oltre a istituire una base legale per un numero estremamente limitato di persone, pone un problema di coerenza con il sistema di formazione attuale.
Protezione della proprietà intellettuale dagli abusi dell’IA: la CSEC-S appoggia la versione modificata della mozione Gössi
In occasione della sua seduta, la CSEC-S ha esaminato la versione della mozione Gössi (24.4596) modificata dal Consiglio nazionale. La Commissione conferma la necessità, illustrata nella mozione, di agire per proteggere la proprietà intellettuale da usi abusivi dell’intelligenza artificiale. Riconosce altresì l’importanza di esaminare altre soluzioni che consentano di adattarsi agli sviluppi futuri e di assicurarsi che l’approccio svizzero sia allineato alle iniziative di regolamentazione di altri Stati e dell’Unione europea.
Di conseguenza, la Commissione ha deciso all’unanimità di appoggiare la versione modificata della mozione, che accorda al Consiglio federale e all’Amministrazione un margine di manovra supplementare per la sua attuazione, in particolare per la valutazione degli sviluppi legislativi in corso nell’Unione europea e negli Stati Uniti.
Bilancio intermedio relativo alla legge federale sulla parità dei sessi (LPar)
La CSEC-S ha preso atto del bilancio intermedio relativo alla legge federale sulla parità dei sessi (LPar), pubblicato dal Consiglio federale nel marzo 2025. Oltre ad avere discusso approfonditamente i risultati di questo bilancio intermedio, ha preso atto del fatto che il Consiglio federale intende adottare la valutazione conclusiva prescritta dalla LPar entro la fine del 2027. La Commissione ha deciso di sfruttare il tempo che rimane prima di tale valutazione per approfondire diversi aspetti relativi all’analisi della parità salariale. A tal fine, nelle prossime sedute organizzerà una serie di audizioni.
La Commissione rinvia dunque alla fine del 2027 la propria decisione in merito alla mozione 21.3944 «Basta parole, è l’ora dei fatti. Stesso stipendio per lo stesso lavoro» e alle petizioni 20.2001, 20.2002 e 21.2032. Anche l’esame della mozione 23.4139 «Escludere dall’analisi della parità salariale le indennità per lavoro a turni non discriminatorie» è stato rinviato.
Sostegno all’elaborazione di un articolo costituzionale relativo ai servizi digitali delle autorità
La Commissione ha esaminato la mozione 24.4045 finalizzata all’introduzione di un articolo costituzionale che disciplini i rapporti fra i vari livelli statali in materia di servizi digitali. Alla luce del rapporto del Consiglio federale in risposta al postulato 23.3050 «Standard vincolanti per l’amministrazione digitale svizzera», ha deciso di sostenere la mozione mediante un corapporto all’attenzione della commissione competente.
La Commissione ha visitato il laboratorio sotterraneo di Mont-Terri che svolge ricerche rinomate a livello internazionale sullo stoccaggio delle scorie radioattive negli strati geologici profondi e più in generale sulle proprietà delle formazioni argillose. Essa ha constatato il grande impegno profuso dal laboratorio nella ricerca in questo settore chiave ed è stata informata da swisstopo in merito alle riflessioni del Consiglio federale riguardo alla gestione del laboratorio da parte della Confederazione.
Presieduta dalla consigliera agli Stati Mathilde Crevoisier Crelier (S/JU), la Commissione si è riunita il 6 e 7 ottobre 2025 a Delémont (Cantone del Giura) presso il campus della formazione terziaria StrateJ. In quest’occasione ha visitato il laboratorio sotterraneo di Mont-Terri a Saint-Ursanne e l’«Ô Vergers d’Ajoie», sito del Museo svizzero dei frutti e della distillazione a Porrentruy. Infine, ha incontrato una delegazione del Governo giurassiano.