<p>BERNA, 28 apr (ats) Pro Helvetia e la commissione della cultura del Consiglio degli Stati hanno riannodato oggi il dialogo dopo il polverone sollevato dall'affare Hirschhorn. I commissari restano tuttavia divisi sul ruolo della cultura e si aspettano molto dalle prossime riforme.
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La legge sull'incoraggiamento della cultura e la nuova legge su Pro Helvetia dovrebbero essere poste in consultazione quest'estate. In vista dell'esame di questi testi, la commissione della cultura ha incaricato il controllo parlamentare dell'amministrazione di valutare le strutture e il funzionamento di Pro Helvetia, ha precisato oggi alla stampa la presidente della commissione degli Stati Christiane Langenberger (PLR/VD).

Da queste riforme ci si aspetta molto. La nuova legge deve permettere alla fondazione culturale di disporre di strutture migliori e di una gestione finanziaria più efficace, ha sottolineato la Langenberger. Si è parlato dei costi amministrativi della fondazione.

Altro problema sollevato: la collaborazione con gli altri organi culturali, in particolare il Dipartimento federale degli affari esteri. La commissione auspica pure che la nuova legge permetta di distribuire l'aiuto in modo più mirato, evitando di procedere secondo il principio della distribuzione «a pioggia».

Per il direttore della fondazione Pius Knüsel, che è stato ricevuto dalla commissione unitamente alla presidente Yvette Jaggi, si tratterà di una «nuova partenza». Pro Helvetia disporrà di una nuova struttura. La sue strategie saranno ridefinite e le competenze riorganizzate.

La fondazione attende un mandato più chiaro rispetto a quello definito nella legge del 1949. Pro Helvetia desidera restare autonoma e competente per l'intero panorama culturale. Vuole continuare a rappresentare la cultura svizzera all'estero, ha sottolineato Knüsel.

Sia Langenberger che Knüsel hanno sottolineato la necessità di riannodare il dialogo, dopo le polemiche dello scorso dicembre. Scandalizzato dal contenuto di un'esposizione di Thomas Hirschhorn al Centro culturale svizzero di Parigi, nel corso del dibattito sul preventivo 2005 della Confederazione il Consiglio degli Stati se l'era presa con Pro Helvetia. Alla fine, alla fondazione è stato decurtato un milione di franchi dei 34 previsti per quest'anno.

Per Langenberger, l'esposizione è stata la «classica goccia che ha fatto traboccare il vaso». La discussione sul ruolo della cultura non dovrebbe comunque più svolgersi nell'ambito di un dibattito sul preventivo, ha aggiunto a titolo personale. Tuttavia, le posizioni in seno alla commissione restano definite e non dovrebbero praticamente cambiare, sebbene tutti abbiano ammesso che il dibattito di dicembre ha avuto risvolti emotivi, ha aggiunto la presidente.