I programmi di cooperazione dell’Unione europea nei settori della formazione, della ricerca e dell’innovazione sono stati nuovamente avviati nel 2021 per un nuovo periodo di 7 anni. Essi includono segnatamente il programma quadro di ricerca e innovazione Orizzonte Europa, il programma promozionale Europa digitale, il programma di formazione Erasmus+ e il programma di promovimento culturale Europa creativa. Nei periodi programmatici precedenti la Svizzera ha preso parte a numerosi programmi; l’adesione ai programmi di formazione europei contribuisce a rafforzare l’attrattiva, la qualità e la produttività della piazza svizzera in materia di ricerca e innovazione. L’impostazione pluridisciplinare della ricerca scientifica svizzera e la forte integrazione nel contesto europeo della ricerca fanno della Svizzera un partner della cooperazione apprezzato anche dall’Europa.
All’inizio di ogni nuovo periodo programmatico l’Unione europea rielabora le basi legali (incluse le possibilità di partecipazione da parte di Stati terzi), la definizione dei contenuti nonché i mezzi finanziari che confluiscono nei singoli programmi. Mediante l’intesa sul quadro finanziario pluriennale, raggiunta nel novembre 2020, è stata fatta chiarezza riguardo alla dotazione finanziaria. Le nuove basi legali saranno invece elaborate definitivamente nel corso del secondo trimestre 2021. Soltanto a partire da quel momento la Commissione europea potrà negoziare con Stati terzi interessati le modalità di partecipazione concrete.
Svoltisi il 25 marzo 2021, gli incontri virtuali della Delegazione AELS/UE con i rappresentanti delle istituzioni dell’UE hanno permesso di ricevere informazioni di prima mano sullo stato delle deliberazioni e di discutere delle possibilità di partecipazione della Svizzera. La Delegazione AELS/UE si è intrattenuta anche con Signe Ratso, direttrice generale supplente della Direzione generale Ricerca e innovazione della Commissione europea, per discutere del programma quadro Orizzonte Europa. Annalisa Bogliolo, caposettore della Direzione generale delle Reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie, ha illustrato ai membri delle delegazioni i contenuti e gli obiettivi specifici di Europa digitale. Viviane Hoffmann, direttrice generale supplente presso la Direzione generale dell’istruzione, della gioventù, dello sport e della cultura ha informato i presenti sui programmi Erasmus+ed Europa creativa. Infine i membri della Delegazione hanno discusso con l’eurodeputato Milan Zver (Slovenia, PPE), membro della Commissione per la cultura e l’istruzione del Parlamento europeo e relatore per il Regolamento Erasmus, della posizione del Parlamento europeo riguardo al programma di formazione Erasmus+.
Sulla base delle nuove basi legali si renderà necessario intavolare negoziati ai fini di un accordo mantello sovraordinato per la partecipazione auspicata a tutti i programmi («multi-programme agreement»), nel contesto del quale saranno definiti i requisiti di base e trasversali a tali programmi (ad es. il calcolo dei contributi finanziari). Gli interlocutori hanno tuttavia fatto notare che la Commissione UE sarà disposta ad avviare colloqui ufficiali con la Svizzera soltanto dopo che i negoziati sull’accordo istituzionale saranno progrediti. Diversi membri della Delegazione hanno osservato che agli occhi della Svizzera tale condizione appare del tutto inappropriata ed estranea alla materia, dal momento che il campo d’applicazione dell’accordo istituzionale è circoscritto agli accordi di accesso al mercato, escludendo quindi i programmi di cooperazione.
A rappresentare la Delegazione AELS/UE in tali colloqui erano presenti il suo presidente e consigliere nazionale Eric Nussbaumer (PS, BL), il suo vicepresidente e consigliere agli Stati Benedikt Würth (Alleanza del Centro, SG), i consiglieri nazionali Thomas Aeschi (UDC, ZG), Hans-Peter Portmann (PLR, ZH) ed Elisabeth Schneider-Schneiter (Alleanza del centro, BL) nonché i consiglieri agli Stati Hannes Germann (UDC, TG) e Carlo Sommaruga (PS, GE).