Entrata in vigore il 1° gennaio 2004, la legge federale del 20 giugno 2003 sull'annullamento delle sentenze penali pronunciate contro persone che, al tempo del nazionalsocialismo, hanno aiutato i profughi, ha lo scopo di riabilitare le persone che all'epoca sono state condannate per aver aiutato vittime di persecuzioni a fuggire e annulla tutte le sentenze pronunciate in tal senso nei loro confronti. La Commissione di riabilitazione dell'Assemblea federale esamina inoltre, su domanda o d'ufficio, se una sentenza penale concreta rientra nell'annullamento generale, fissando le sue constatazioni in una decisione.
La domanda può essere presentata dalla persona che ha subito la condanna o, dopo la sua morte, dai suoi congiunti o da un'organizzazione svizzera che si dedica alla difesa dei diritti dell'uomo o allo studio della storia svizzera all'epoca del nazismo. La semplice procedura prevista dalla legge è gratuita.
Nel corso della sua seduta, la Commissione ha anzitutto valutato la possibilità di procedere a ricerche storiche che permettano di risalire a gran parte delle condanne pronunciate all'epoca e che sono state ora annullate dalla legge. La Commissione ha deciso di intraprendere ricerche presso gli archivi federali, e più in particolare negli archivi dei tribunali militari territoriali che, dalla fine del 1940, hanno pronunciato le condanne per aiuto alla fuga.
La Commissione ha poi esaminato la domanda presentata il 19 gennaio 2004 dalla vedova e dal figlio del defunto Ernest Wittwer. Il signor Wittwer, cittadino svizzero, nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1944, ha fatto passare il confine svizzero a due bambini ebrei che era incaricato di portare dalla Francia a Basilea. Il 31 maggio 1944, era stato condannato a 60 giorni di detenzione per violazione dei decreti del Consiglio federale del 13 dicembre 1940 e del 25 settembre 1942 concernenti la chiusura parziale delle frontiere. La Commissione ha constatato all'unanimità che la sentenza pronunciata contro Ernest Wittwer per aiuto alla fuga all'epoca nel nazionalsocialismo è stata annullata dalla legge. Il signor Wittwer è stato di fatto riabilitato a pieno titolo con l'entrata in vigore della legge il 1° gennaio 2004.
Infine, la Commissione ha esaminato la domanda depositata il 9 gennaio 2004 dalla Fondazione Paul Grüninger di San Gallo, in qualità di organizzazione legittimata a presentare domande ai sensi della legge, che chiedeva la constatazione dell'annullamento di sentenze penali in 26 casi documentati che interessavano 9 cittadini svizzeri, 14 Francesi, un Italiano, un Ceco e una persona allora apolide.
Fra il 1938 e il 1944 tali persone avevano aiutato, a titolo individuale o come membri di gruppi d'aiuto, persone in fuga dalle persecuzioni del regime nazionalsocialista ad attraversare il confine per entrare in Svizzera. A quell'epoca erano state condannate in quattro casi (nel 1938) da tribunali civili e in 23 casi (fra il 1942 e il 1944) da tribunali militari. Le pene pronunciate variavano dalla multa fra i 20 e i 100 franchi a pene detentive tra 14 e 150 giorni. In pochi casi sono state comminate entrambe le pene. In tre casi è stata pronunciata una pena detentiva con la condizionale.
Le fattispecie penali invocate dai tribunali erano: violazione delle disposizioni della legge federale concernente la dimora e il domicilio degli stranieri, violazione dei decreti del Consiglio federale del 13 dicembre 1940 e del 25 settembre 1942 concernenti la chiusura parziale delle frontiere, falsificazione di documenti o lasciapassare, come pure abuso di tali documenti, e infine violazione dei doveri di servizio.
È innegabile che la maggior parte di tali atti sono stati commessi per motivi umanitari o per compassione verso i fuggitivi. In un caso, la madre di una persona che aveva aiutato dei fuggiaschi è stata fermata dalle guardie di confine tedesche e in seguito si sarebbe tolta la vita in prigione. Per i rischi corsi e le spese sostenute, le persone che hanno prestato aiuto ai profughi hanno ricevuto, nella maggior parte dei casi, compensi modesti. Talvolta le somme venivano determinate e offerte dai fuggitivi stessi.
La Commissione ha constatato all'unanimità che le sentenze pronunciate all'epoca contro queste 26 persone sono annullate e gli interessati sono stati riabilitati. Le persone seguenti sono state riabilitate a pieno titolo il 1° gennaio 2004: Joseph Charlet, Bernard Cretton, Carlo Crivelli, Roger Pasteur, Albert Pillet, André Pillet, Marcel Fert, François Grand-Jux, René Mermet, Albert Mercier, Lucien-Jules Merguin, Oskar Gablinger, Heinz Hammerschlag, Hermann Hutmacher, Wilhelm (Willy) Hutter, Hermann Kühnis, André Moret, Urbain Ruffin, Felix Sigismondi, Jakob Spirig, Johann Spirig, Philipp Spirig, Adolf Studer, Pierre Vaucher, Hans Weder e Edmond Weinberger.
I motivi che hanno portato alla condanna delle persone citate, come pure le sentenze pronunciate, possono essere consultati sul sito Internet della Commissione: http://www.parlament.ch/i/mm-01-06-2004-rehako-beilage.pdf
Le decisioni in merito alla constatazione di riabilitazione saranno pubblicate prossimamente sul sito Internet della Commissione (http://www.parlament.ch/i/homepage/ko-weitere-kommissionen/ko-rehab.htm).
La Commissione si è riunita il 28 maggio 2004 a Berna sotto la presidenza della consigliera agli Stati Françoise Saudan (GE/rad).
Berna, 01.06.2004 Servizi del Parlamento