Scambio di dati di polizia con gli Stati Uniti
La Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N) vuole che il Consiglio federale avvii negoziati con gli Stati Uniti in vista della conclusione di due accordi concernenti lo scambio di dati di polizia. La permanenza della Svizzera nel programma di esenzione dal visto Visa Waiver è strettamente legata al successo di questi negoziati.

La Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N) è stata consultata dal Consiglio federale in merito al mandato negoziale relativo alla conclusione di due accordi: un accordo sullo scambio di dati sulle impronte digitali e sul DNA per lottare contro la criminalità grave (PCSC) e un accordo sullo scambio di dati riguardanti noti e presunti terroristi (HSPD-6). Gli Stati Uniti esigono che la Svizzera concluda tali accordi quale condizione per la sua ulteriore partecipazione al programma Visa Waiver.

La CPE-N ha esaminato attentamente la questione e si è interessata in particolare ai meccanismi che regolano le richieste di dati sulle impronte digitali e sul DNA. In generale, la garanzia della protezione dei dati nei due accordi è un aspetto che preoccupa i suoi membri. La Commissione ritiene pertanto necessario limitare gli scambi ai dati concernenti gli autori di reati gravi. Inoltre, per quanto riguarda la protezione dei diritti fondamentali e la protezione dei dati, la Svizzera dovrebbe ispirarsi ai negoziati condotti da altri Stati e, in particolare, alle esigenze poste dall’Austria. La responsabile del DFGP ha assicurato alla Commissione che nel mandato negoziale si terrà conto di queste esigenze. Il Parlamento avrà del resto la possibilità di esprimersi sui risultati dei negoziati dopo che questi si saranno conclusi. In tale contesto, la Commissione ha deciso, con 15 voti contro 8, di appoggiare il mandato negoziale del Consiglio federale. Non ha quindi dato seguito a una proposta della Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale che, in un corapporto, aveva chiesto l’interruzione dei negoziati.

2. Proseguimento della cooperazione internazionale

La CPE-N ha esaminato il messaggio concernente la cooperazione internazionale 2013‑2016. La Commissione, favorevole all’orientamento generale del progetto, approva in particolare il fatto che le principali misure concernenti l’aiuto umanitario, la cooperazione tecnica e l’aiuto finanziario a favore dei Paesi in sviluppo, le misure di politica economica e commerciale adottate nell’ambito della cooperazione allo sviluppo nonché le misure di aiuto alla transizione negli Stati dell’Europa dell’Est e della CSI siano ora raggruppati in quattro crediti quadro paralleli. La Commissione è entrata in materia sui decreti federali concernenti l’impegno della DSC e della SECO, con 21 voti favorevoli e nessun voto contrario, e sul decreto federale concernente la continuazione del finanziamento della cooperazione con gli Stati dell’Europa dell’Est e della CSI, con 16 voti favorevoli, nessun voto contrario e 5 astensioni. Essa procederà alla deliberazione di dettaglio sul progetto il 16 e 17 aprile prossimi. In fase d’esame del progetto, la Commissione ha sentito i rappresentanti di Alliance Sud, Economiesuisse, Swisspeace e del WWF.

3. Accordo commerciale contro la contraffazione e la pirateria

La CPE-N si è inoltre informata sullo stato dei lavori relativi all’accordo commerciale contro la contraffazione e la pirateria (ACTA). Nel corso dei dibattiti è emerso uno scetticismo generale fra i membri della Commissione: molti hanno messo in dubbio l’utilità dell’accordo per la Svizzera, hanno criticato la scarsa trasparenza dei negoziati e hanno sottolineato che restano aperti molti interrogativi. La Commissione tornerà sulla questione quando sarà in possesso di informazioni più precise. Indirizzerà anche uno scritto al Consiglio federale per chiedergli di non sottoscrivere l’ACTA finché la Corte europea dei diritti dell’uomo non abbia confermato che l’accordo rispetta i diritti fondamentali.

4. Vertenza sulle emissioni acustiche provocate dall’aeroporto di Zurigo

La CPE-N è stata consultata in merito ai negoziati tra la Svizzera e la Germania relativi all’attività dell’aeroporto di Zurigo. La Commissione sostiene, con 17 voti favorevoli, nessun voto contrario e un’astensione, la posizione del Consiglio federale: ritiene infatti importante intraprendere nuove misure per trovare una soluzione al problema delle emissioni acustiche. Ha inoltre approvato, con 14 voti favorevoli, nessun voto contrario e sei astensioni, una proposta che incarica il Consiglio federale di perseguire, nei negoziati per la conclusione di un accordo, una maggiore flessibilità e un aumento dei voli sopra la Germania nelle ore mattutine e serali. 

 

Berna, 20 marzo 2012 Servizi del Parlamento