Responsabilità civile in materia nucleare
La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale si è opposta a un’iniziativa parlamentare per l’aumento dell’ammontare della copertura assicurativa in caso di incidente nucleare in Svizze-ra. Essa ha, per contro, deciso di occuparsi degli aspetti rilevanti ai fini della sicu-rezza e degli aspetti giuridici a lungo termine delle centrali nucleari.

Con 14 voti contro 9, la Commissione propone di non dar seguito all’iniziativa parlamentare 12.420, del consigliere nazionale Christian van Singer («Adeguare l'importo dell'assicurazione responsabilità civile per le centrali nucleari alla luce delle conseguenze dell'incidente di Fukushima»). Tenuto conto dell’ampiezza dei danni e dei costi della catastrofe nucleare verificatasi a Fukushima nel marzo del 2011, l’autore dell’iniziativa ritiene indispensabile rivedere l’ammontare della copertura assicurativa prevista dalla legge sulla responsabilità civile in materia nucleare (LRCN).

La maggioranza della Commissione fa notare che la copertura assicurativa prevista attual-mente dalla LRCN è fondata su norme internazionalmente riconosciute. È inoltre previsto di aumentare questa copertura a 1,2 miliardi di euro non appena le convenzioni internazionali di Parigi e di Bruxelles saranno state ratificate e la nuova LRCN sarà entrata in vigore. Inoltre, la Commissione osserva che la consultazione del 2005 sul progetto di LRCN ha mostrato che la copertura proposta dal Consiglio federale, ossia 2,25 miliardi di franchi, non era stata accolta dalla maggioranza politica. Un aumento ancora maggiore della copertura, come quello auspicato dall’autore dell’iniziativa, sarebbe a fortiori irrealizzabile. Una minoranza della Commissione precisa che la situazione è mutata dopo l’incidente di Fukushima e considera, di conseguenza, che l’ammontare della copertura assicurativa in caso d’incidente nucleare deve essere rivisto nel quadro dell’iniziativa parlamentare, per cui propone di darvi seguito.

La Commissione è per contro convinta che la questione dello sfruttamento a lungo termine delle centrali nucleari dovrà essere esaminata nei dettagli, in particolare nel quadro dell’abbandono progressivo dell’energia nucleare proposto dal Consiglio federale nel suo progetto di strategia energetica 2050. La Commissione è giunta a questa conclusione dopo essere stata dettagliatamente informata dall’Amministrazione e dall’Ispezione federale della sicurezza nucleare (IFSN) sugli aspetti tecnici, rilevanti ai fini della sicurezza e giuridici dello sfruttamento a lungo termine delle centrali nucleari. Al fine di coordinare al meglio i lavori, la Commissione ha deciso di sospendere la trattazione dell’iniziativa parlamentare 12.421 «Fissare una durata massima d'esercizio per le centrali nucleari esistenti» fino a quando, nell’ambito dell’esame della strategia energetica 2050, non si sarà occupata della durata d’esercizio delle centrali nucleari.

Potenziale di sviluppo dell’energia idroelettrica

La Commissione ha inoltre proceduto all’esame preliminare di due mozioni che propugnano l’aumento del ruolo dell’energia idroelettrica in Svizzera. La mozione Stadler («Aumento dell'obiettivo di potenziamento della produzione nazionale di energia idroelettrica», 11.3851) intende accrescere la produzione delle centrali idroelettriche svizzere e semplificare le pro-cedure d’autorizzazione per la costruzione di dette centrali. Con 14 voti contro 8 e 2 asten-sioni, la Commissione propone di respingere questa mozione; una minoranza raccomanda invece di adottarla. Con 19 voti contro 3 e 3 astensioni, la Commissione raccomanda inoltre di trasmettere al Consiglio federale il primo punto della mozione Luginbühl («Rilevamento dei potenziali di utilizzo della forza idrica», 11.3926). Il punto in questione chiede un rilevamento approfondito dei potenziali di utilizzo dell’energia idroelettrica. Questa energia è chiamata a svolgere, come tutte le energie rinnovabili in Svizzera, un ruolo determinante nel quadro del riorientamento della strategia energetica: la Commissione vorrebbe garantirsi che essa possa dispiegare in futuro tutto il suo potenziale.  

Progetto territoriale Svizzera

La Commissione è inoltre stata informata sulla situazione concernente il Progetto territoriale Svizzera dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale. Questo progetto costituisce la base strategica per lo sviluppo del territorio a lungo termine. Dopo essersi occupata criticamente  di una versione rimaneggiata del progetto, la Commissione ha fatto notare che il Parlamento non era stato coinvolto nella sua elaborazione. Già elaborato e approvato da Cantoni, Città e Comuni, il Progetto territoriale Svizzera dovrebbe essere adottato dal Consiglio federale nel corso delle prossime settimane. La Commissione ha deciso di tenersi periodicamente al corrente, nei prossimi anni, circa l’evoluzione del Progetto territoriale Svizzera.

Infine, la Commissione ha deciso di invitare la Società cooperativa nazionale per l’immagaz-zinamento di scorie radioattive (NAGRA) alla sua prossima seduta dove esprimerà le sue posizioni sulle questioni aperte concernenti la ricerca di siti per depositi in strati geologici profondi.

Presieduta dal consigliere nazionale Eric Nussbauer (S/BL), la Commissione si è riunita a Berna l’8 e il 9 ottobre 2012.

 

Berna,  10 ottobre 2012  Servizi del Parlamento