Revisione totale della legge sulla promozione della ricerca e dell’innovazione
La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale ha concluso l’esame del disegno di revisione totale della legge sulla promozione della ricerca e dell’innovazione e propone alla Camera di adottarlo. La Commissione sostiene il principio di istituzione di un parco svizzero dell’innovazione quale contributo a mantenere la posizione del nostro Paese nel settore dell’innovazione, ma vuole che nella legge si precisi che questo parco deve essere ubicato in diversi siti (almeno due), rispettando l’equilibrio tra le regioni. 

Dopo le audizioni effettuate nel corso della sua ultima seduta (cfr. comunicato stampa del 20 gennaio 2012), la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) è entrata in materia all’unanimità sulla revisione totale della legge sulla promozione della ricerca e dell’innovazione (LPRI); 11.069 n. Nel dibattito di entrata in materia sono state discusse diverse questioni centrali quali la creazione di un parco svizzero dell’innovazione, la definizione della ricerca fondamentale e della ricerca applicata, l’armonizzazione della promozione della ricerca, nonché l’integrazione delle tecnologie pulite (cleantech) e dello sviluppo sostenibile.  

L'istituzione di un parco svizzero dell’innovazione è stata al centro dei dibattiti. La CSEC-N ha preso atto che la revisione della LPRI costituisce la base legale necessaria al riguardo e rappresenta la prima tappa della realizzazione di tale progetto. Tuttavia, con 18 voti contro 3 e 3 astensioni, la Commissione propone di precisare nel disegno di legge che il futuro parco sarà ubicato in almeno due siti, nel rispetto dell’equilibrio tra le regioni.

 

La Commissione si è inoltre occupata dell’integrazione nel disegno di legge della ricerca sulla formazione professionale e della sua utilizzazione, adottando diverse proposte in merito. Con 19 voti contro 1 e 4 astensioni, la Commissione propone segnatamente di promuovere l’accettazione e l’inserimento della formazione professionale nella società e negli ambienti scientifici (art. 11). Ha tuttavia respinto un’altra proposta che intendeva sancire nella legge che la comprensione reciproca tra scienza e società deve essere promossa soprattutto da un dialogo allargato tra la ricerca educativa e la ricerca in materia di formazione professionale.  

 

 

La Commissione ha inoltre discusso in maniera approfondita la questione del finanziamento da parte della Confederazione dei centri di ricerca a scopo non commerciale attivi al di fuoridel settore universitario (centri di ricerca giuridicamente indipendenti e finanziati dal settore privato, istituti di ricerca privati, centri di ricerca cantonali). Con 17 voti contro 8, la Commissione propone di attenersi al disegno del Consiglio federale onde evitare di estendere i settori di competenza della Confederazione.   

 

 

La CSEC-N propone con 17 voti contro 3 di precisare nell’articolo 15 i criteri di calcolo per i centri di competenza per la tecnologia che sviluppano nuovi settori d’attività. Il Consiglio federale può prevedere, a livello di ordinanza, disposizioni speciali di durata limitata per le entrate computabili provenienti da mezzi di ricerca acquisiti su base competitiva e sostenere in tal modo i centri tecnologici anche nella fase iniziale di nuovi settori d’attività (ad es. nel settore della ricerca energetica).

 

 

Nella votazione sul complesso la Commissione propone alla Camera, con 18 voti contro 6, di adottare il disegno modificato per la revisione totale della LPRI. Una minoranza propone di non entrare in materia su questo oggetto, il quale sarà trattato dal Consiglio nazionale nel corso della sessione primaverile.

 

Come la sua omologa del Consiglio degli Stati, la CSEC-N ha deciso, all’unanimità e senza proposte di emendamento, di trasmettere alla Camera il disegno di legge federale urgente sul sostegno, per il 2012, alle associazioni mantello attive nel settore della formazione continua (12.015 s). Un esame urgente era necessario in quanto non è stato possibile versare i 900 000 franchi di sussidio destinati a queste associazioni a causa dell’assenza di una base legale. L’importo era stato accordato loro nel quadro del messaggio FRI 2012 (10.109) in base al credito dedicato alla formazione professionale. Il progetto sarà esaminato dal Consiglio degli Stati e dal Consiglio nazionale nel corso della sessione primaverile, per una sua rapida entrata in vigore.

 

Presieduta dal consigliere nazionale Christian Wasserfallen (RL/BE), la Commissione si è riunita a Berna il 23 e 24 febbraio 2012. A parte della seduta erano presenti i consiglieri federali Alain Berset e Johann Schneider-Ammann.

 

Berna, il 24 febbraio 2012 Servizi del Parlamento