La Commissione della scienza,dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale ha deciso di mettere in consultazione una proposta di modifica costituzionale con la quale si conferisce alla Confederazione la competenza di fissare norme di base in tutti i settori importanti della politica dell’infanzia e della gioventù. Per quanto concerne la legge sulla promozione della ricerca e dell’innovazione, essa non è stata in grado di eliminare tutte le divergenze.

La Commissione della scienza,dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) non è stata in grado di eliminare tutte le divergenze sussistenti nel disegno di legge federale sulla promozione della ricerca e dell’innovazione (LPRI; 11.069). Fondando la decisione della sua Camera su tre punti, propone, contrariamente al Consiglio degli Stati, di mantenere la disposizione dell’articolo 11 concernente la promozione della formazione professionale, di mantenere l’articolo 17 capoverso 2, che mira a sopprimere gli istituti federali di ricerca che non servono più allo scopo, e di non procedere alla modifica linguistica proposta nel testo tedesco (modifica linguistica del concetto  «non commerciale»  in «senza scopo di lucro» proposta dal Consiglio degli Stati).
Per  quanto concerne invece l’articolo 32 (condizioni per beneficiare del sostegno della Confederazione), la maggioranza della Commissione è favorevole alla versione proposta dal Consiglio degli Stati; una minoranza propone di mantenere la versione del Consiglio nazionale, che prevede sin dall’inizio due ubicazioni per il Parco svizzero dell’innovazione. Il Consiglio nazionale si occuperà di questo oggetto nel corso della sessione invernale 2012.

Inoltre, la CSEC-N ha approvato, con 13 voti contro 8 e un’astensione, il disegno di atto legislativo e un rapporto redatti dalla sua sottocommissione concernenti l’iniziativa parlamentare  07.402 n «Base costituzionale per una legge federale sul promovimento dell'infanzia e dei giovani nonché sulla loro protezione», depositata dalla consigliera nazionale Viola Amherd. Questo progetto intende completare l’articolo 67 della Costituzione federale con una disposizione a favore della politica sull’infanzia e sulla gioventù. Si tratta di permettere la Confederazione di fissare i principi applicabili alla promozione e alla protezione dei bambini e dei giovani e alla loro partecipazione alla vita politica e sociale, non modificando nulla per quanto concerne la ripartizione attuale dei compiti tra Confederazione, Cantoni e Comuni. Una minoranza propone di respingere la nuova disposizione, ritendendo non necessario conferire alla Confederazione la competenza di emanare una legislazione quadro nel settore della politica dell’infanzia e della gioventù. Essa fa notare altresì che la ripartizione attuale dei compiti – tipica del sistema federalista svizzero – ha dato buone prove di sé. Il progetto della CSEC-N dovrebbe essere in consultazione dal 12 novembre 2012.

Nel quadro dell’esame preliminare dell’iniziativa parlamentare 12.429 n «Anno facoltativo di preasilo», depositata da Jacqueline Fehr, la Commissione ha ammesso e verificato che un sostegno precoce ai bambini si ripercuote positivamente sul loro sviluppo e sulla loro integrazione e ha riconosciuto opportuno sostenere misure in tal senso. Tuttavia, una maggioranza risicata della Commissione (12 voti contro 11) ha deciso di non dar seguito all’iniziativa. Essa ritiene che la regolamentazione concernente le offerte d’insegnamento e d’inquadramento prescolastico deve essere adattata alle specificità regionali e non essere disciplinata a livello costituzionale. 

Per contro, la Commissione ha nuovamente deciso, con 12 voti contro 9 e un’astensione, di dar seguito all’iniziativa parlamentare 11.471 n «Per limitare i costi di trasporto delle persone in formazione», depositata da Jacques-André Maire. Dopo aver preso atto delle preoccupazioni della sua omologa del Consiglio degli Stati, la Commissione ha ritenuto che valesse la pena di approfondire l’esame di questa iniziativa, in quanto ritiene importante migliorare la situazione delle persone in formazione.

In occasione dell’esame preliminare dell’iniziativa parlamentare 12.442 n «Costituzione di una banca dati delle analisi genetiche», depositata da Jacques Neirynck, la Commissione ha deciso, con 13 voti contro 6 e 3 astensioni, di elaborare una mozione di commissione dello stesso tenore dell’iniziativa piuttosto che mantenere quest’ultima. La maggioranza della Commissione è favorevole a quanto si prefigge l’iniziativa, reputa però più opportuno procedere mediante una mozione. Le questioni affrontate sono in effetti complesse ed esigono un esame approfondito. Ciò può essere garantito meglio sotto la guida del Consiglio federale, tanto più che quest’ultimo prevede di sottoporre a revisione la legge federale sugli esami genetici sull’essere umano e la legge federale sulla ricerca  sull’essere umano.  
Una minoranza si oppone tuttavia alle richieste dell’intervento e sostiene un’altra mozione di commissione proposta dalla consigliera nazionale Josiane Aubert e dedicata allo stesso argomento. Questa mozione è stata a sua volta approvata con 13 voti contro 5 e 3 astensioni. 

La CSEC-N si è inoltre occupata della mozione 12.3320 «Sufficienti posti di praticantato per la formazione dei medici» che ha respinto di misura con il voto preponderante del suo presidente con 12 voti contro 11. La Commissione fa notare che il problema concernente la formazione dei medici è stato riconosciuto e che sono già in corso discussioni tra la Confederazione, i Cantoni, le università e gli ospedali per la sua soluzione. 

Inoltre, la Commissione ha preso atto di tre petizioni. Con 11 voti contro 7 e 4 astensioni, ha respinto la petizione 12.2033 della Sessione dei giovani 2011 «Imporre l’uguaglianza dei salari»; una minoranza proporrà invece alla sua Camera di darvi seguito. La Commissione ha proposto, con 13 voti contro 7 e 2 astensioni, di non dar seguito alla petizione 12.2032 della Sessione dei giovani 2011 «Pari opportunità nella formazione». Anche in questo caso, una minoranza chiede che le rivendicazioni degli autori della petizione siano prese in considerazione. Infine, riferendosi alle discussioni relative alla mozione 12.3320, la CSEC-N ha proposto, con 20 voti contro 1, di non dar seguito alla petizione 12.2043 depositata da Simon Bosshard  «Nessuna competenza della Confederazione nell’ambito della formazione nelle professioni mediche».

I membri della Commissione hanno anche seguito con interesse le spiegazioni del gruppo di giovani ricercatori concernente il documento «Scenario 2020». Il postulato del Consiglio degli Stati in merito e il rapporto che il Consiglio federale deve presentare saranno esaminati dalla Commissione.

La Commissione ha tenuto il suo secondo giorno di seduta presso l’Ufficio federale dello sport (UFSPO) dove si è intrattenuta con il consigliere federale Ueli Maurer e il direttore dell’Ufficio M. Remund. Le discussioni hanno vertito sulla politica sportiva, sulla candidatura della Svizzera all’organizzazione dei Giochi olimpici 2022 e sulla promozione dello sport.

Presieduta dal consigliere nazionale Christian Wasserfallen (RL/BE), la Commissione si è riunita a Berna il 18 ottobre 2012 e a Macolin il 19 ottobre 2012. A parte della seduta era presente il consigliere federale Ueli Maurer.

 

Berna,  19 ottobre 2012 Servizi del Parlamento