Iniziativa popolare «Affinché i pedofili non lavorino più con fanciulli»
La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati (CAG-S) appoggia in linea di principio le proposte dell’iniziativa popolare «Affinché i pedofili non lavorino più con fanciulli», ma la maggioranza dei suoi membri è dell’opinione che il testo presentato non permetta di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Con 8 voti contro 4 la Commissione chiede al suo Consiglio di raccomandare il rifiuto dell’iniziativa popolare (12.076). Con l’introduzione di una nuova norma costituzionale, l’iniziativa in questione mira a vietare definitivamente alle persone condannate per reati sessuali su minori o persone dipendenti di esercitare un’attività professionale o di volontariato che preveda contatti con essi. Benché la Commissione riconosca la necessità di intervenire in questo campo a livello legislativo, la maggioranza ritiene il testo dell’iniziativa troppo restrittivo. Solo una minoranza invita il Consiglio ad approvarla.

Con 7 voti contro 5, la CAG-S  ha inoltre deciso di non contrapporre alcun controprogetto diretto all’iniziativa popolare; una minoranza chiede invece il rinvio del progetto alla Commissione con l’incarico di elaborare un controprogetto diretto. La proposta di controprogetto indiretto del Consiglio federale, ancora all’esame del Consiglio nazionale, non ha potuto essere discussa dalla Commissione del Consiglio degli Stati.

Progetto Swissness

La Commissione ha preso in esame le divergenze concernenti la modifica della legge federale sulla protezione dei marchi e una legge federale sulla protezione dello stemma della Svizzera (09.086). Con 10 voti contro 1 e 1 astensione ha accolto la disposizione introdotta dal Consiglio nazionale in base alla quale latte e latticini devono contenere il 100 per cento di latte svizzero affinché i prodotti in questione possano essere considerati prodotti svizzeri (art. 48b del disegno concernente la revisione della legge sulla protezione dei marchi). Anche per quanto riguarda la provenienza dei prodotti industriali (art. 48c del disegno) la Commissione si è allineata alle decisioni del Consiglio nazionale: con 11 voti contro 1 chiede che la provenienza di tali prodotti corrisponda al luogo in cui è generato almeno il 60 per cento dei costi di produzione. Per il calcolo di questi costi si devono prendere in considerazione in particolare i costi di ricerca e sviluppo. Una minoranza propone che tale percentuale sia ridotta al 50 per cento.

Sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni

La Commissione chiede senza opposizioni al suo Consiglio di entrare in materia sulla nuova legge federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni (13.025). La deliberazione di dettaglio avrà inizio in una delle prossime sedute. Con questa revisione si intende garantire che l’utilizzo delle tecnologie moderne (ad esempio la possibilità di comunicazione cifrata via Internet) non impedisca di svolgere la necessaria sorveglianza. L’obiettivo non è quello di estendere la sorveglianza bensì di migliorarla. Il diritto vigente dovrà quindi essere adeguato agli sviluppi tecnici avvenuti negli ultimi anni e, nella misura del possibile, agli sviluppi prevedibili in questo settore.

Procedura di risanamento

La Commissione ha preso in esame le divergenze ancora esistenti in merito al progetto di modifica della legge federale sulla esecuzione e sul fallimento (10.077) e chiede di allinearsi alle decisioni prese dal Consiglio nazionale nella sessione straordinaria di aprile, con due eccezioni. Si è espressa infatti all’unanimità a favore della proposta del Consiglio federale per quanto riguarda l’inversione dell’onere della prova (azione pauliana; art. 286 e 288 LEF) e senza voti contrari e con sole due astensioni ha deciso di attenersi a quanto stabilito dall’Esecutivo anche per quanto riguarda le previste competenze della delegazione dei creditori (art. 295a cpv. 3 e 298 cpv. 2 LEF). In relazione all’articolo 333b CO (Trasferimento del rapporto di lavoro nel caso di un trasferimento a terzi dell’azienda a seguito di un fallimento) la Commissione ha infine optato, con 7 contro 6, per quanto proposto dal Consiglio nazionale. Solo una minoranza si è espressa a favore della versione del Consiglio federale.

Protezione dei consumatori

In risposta a due iniziative parlamentari la Commissione aveva elaborato avamprogetti concernenti in particolare la modifica del diritto delle obbligazioni. Le iniziative chiedono l’introduzione di un diritto di revoca nell’ambito della vendita per telefono (06.441) nonché l’abrogazione delle disposizioni concernenti il contratto di vendita a rate anticipate (07.500). Gli avamprogetti sono stati posti in consultazione. Dopo aver preso atto dei risultati delle procedure di consultazione (si vedano a questo proposito il rapporto sull’iniziativa 06.441 e il rapporto sull’iniziativa 07.500) la CAG-S ha deciso all’unanimità di sottoporre al Consiglio degli Stati un progetto volto ad abrogare le disposizioni concernenti il contratto di vendita a rate anticipate. Per quanto concerne l’iniziativa parlamentare 06.441, la Commissione, nonostante le critiche espresse dai partecipanti alla consultazione, continua a essere dell’opinione che sussista una necessità di intervento sul piano legislativo anche in relazione al commercio elettronico (8 voti contro 3 e 1 astensione). Sulla struttura del progetto la Commissione si esprimerà in una successiva seduta.

Riciclaggio di denaro (12.065)

La Commissione si è allineata alle decisioni del Consiglio nazionale per quanto riguarda l’unica divergenza ancora esistente tra le due Camere.

Liberalità elargite dalle imprese ad attori politici

Con 7 voti contro 4 e 1 astensione la CAG-S ha deciso di dar seguito a un’iniziativa parlamentare (12.499) che chiede in particolare la pubblicazione dell’importo totale delle liberalità elargite ad attori politici da società anonime quotate in borsa o società controllate dalla Confederazione a da un altro ente pubblico.

Diritto delle ditte commerciali

Senza voti contrari, la Commissione propone di accogliere la mozione 12.3727 che chiede una modernizzazione del diritto delle ditte commerciali per agevolare la successione d’impresa.

Presieduta dalla consigliera agli Stati Anne Seydoux-Christe (PPD, JU) la Commissione si è riunita a Berna il 2 e il 3 maggio 2013.

 

Berna, 4 maggio 2013  Servizi del Parlamento