Nel suo messaggio concernente il piano d'azione «Ricerca coordinata in campo ener-getico in Svizzera» (12.079 ns) il Consiglio federale chiede al Parlamento crediti per 202 milioni di franchi per rafforzare la ricerca e l'innovazione nel settore energetico.
Dopo aver sentito alcuni rappresentanti del Consiglio dei PF, della Conferenza dei rettori delle scuole universitarie professionali svizzere (KFH) e del Fondo nazionale svizzero (FNS), la Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) ha deciso, senza opposizione, di entrare in materia sui decreti federali corrispondenti. La Commissione è favorevole alle misure previste, in particolare allo sviluppo di nuove competenze scientifiche e alla promozione mirata delle nuove leve per rafforzare le capacità a livello di ricerca energetica.
Il decreto federale concernente il limite di spesa per il settore dei PF negli anni 2013–2016 e l’approvazione del mandato di prestazioni del Consiglio federale al settore dei PF per gli anni 2013–2016 ha dato luogo a intensi dibattiti. Il disegno del Consiglio federale prevede di stanziare 60 milioni di franchi (del limite di spesa di 202 mio di fr. destinati al settore dei PF che il Parlamento ha già approvato; cfr. messaggio ERI 12.033) allo sviluppo della ricerca energetica; di conseguenza questi 60 milioni di franchi devono essere compensati internamente.
La CSEC-N si oppone a questa destinazione vincolata: con 14 voti contro 9 e 2 astensioni propone al suo Consiglio di aumentare di 60 milioni di franchi i contribuiti al settore dei PF a favore della ricerca energetica. La maggioranza della Commissione ritiene in effetti che le risorse indicate nel messaggio ERI debbano essere dedicate non alla ricerca energetica, ma ai compiti specifici delle istituzioni di formazione. Una minoranza propone al Consiglio di approvare il disegno del Consiglio federale.
I tre altri decreti federali (B, C e D) sono stati adottati con 18 voti contro 6, mentre una mino-ranza li ha respinti in blocco. Un importo pari a 118 milioni viene quindi destinato al pro-gramma «Energia» – coordinato dalla Commissione per la tecnologia e l'innovazione (CTI) e e dal FNS – e 24 milioni di franchi supplementari sono stanziati per il programma di promozione delle nuove leve «Energia» del FNS. Quest'ultimo prevede in particolare il reclutamento di nuove leve per rafforzare le capacità delle istituzioni esistenti. Durante i dibattiti, alcuni deputati hanno peraltro sottolineato che la formazione professionale superiore e le attività svolte dall'economia privata nel settore della ricerca applicata devono essere incoraggiate nel quadro della «Strategia energetica 2050».
Il Consiglio nazionale dovrebbe esaminare questo oggetto il 7 marzo prossimo e il Consiglio degli Stati il 13 marzo.
Nell'ambito della procedura di corapporto, la Commissione si è inoltre espressa sui tagli che il Pacchetto di consolidamento e di verifica dei compiti 2014 (12.101 n) prevede nel settore delle università e dei PF. Una stretta maggioranza della Commissione sottolinea che, in occasione dell'esame del messaggio ERI di cui sopra, il Parlamento aveva deciso di aumentare i mezzi destinati alle università e ai PF per consentire loro di pianificare meglio le attività a lungo termine e di coprire le spese supplementari dovute all'aumento del numero di studenti; accettare i tagli previsti dal pacchetto di consolidamento e di verifica dei compiti 2014 contraddirebbe quindi la volontà del Parlamento. Una minoranza ha ricordato l'importanza della disciplina di bilancio che il Parlamento è tenuto a rispettare in tutti i settori e so-stiene le riduzioni proposte dal Consiglio federale. La CSEC-N informerà per scritto la Commissione delle finanze, competente in materia, sulle sue decisioni e le proporrà di ri-nunciare a ridurre di 22,7 milioni di franchi i contributi stanziati per le università e di 71 milioni di franchi i sussidi destinati al settore dei PF per gli anni 2014–2016.
Infine, con 10 voti contro 9 e 2 astensioni, la Commissione ha adottato una mozione d'ordine concernente i Giochi olimpici invernali 2022 (12.091 n). Ha deciso di dedicare l'intera seduta del 4 marzo 2013 a informarsi sul tema e di rinviare l'esame del progetto, a condizione che l'elettorato grigionese accetti, il 3 marzo, che il Cantone organizzi i Giochi. La maggioranza della Commissione ritiene che ci siano ancora troppi punti in sospeso che non possono essere chiariti prima della sessione primaverile.
Presieduta dal consigliere nazionale Wasserfallen (RL/BE), la Commissione si è riunita a Berna il 21 febbraio. A parte della seduta era presente il consigliere federale Johann Schneider-Ammann.
Berna, 22 febbraio 2013 Servizi del Parlamento