Dal 2011 la Svizzera partecipa pienamente ai programmi europei per la formazione e la gioventù. La nuova generazione di questi programmi per gli anni 2014-2020 è denominata «Erasmus per tutti» (13.023 s) e riunisce tutti i programmi svolti finora riguardanti l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.
La CSEC-S è convinta della grande importanza dei programmi, che in effetti consentono a ogni cittadino svizzero di usufruire delle stesse opportunità di accesso a tutti i progetti di mobilità e di cooperazione. Nel solo 2012, 6300 Svizzeri hanno beneficiato di tali progetti. I membri della Commissione concordano inoltre sul fatto che le competenze linguistiche, interculturali e sociali acquisite all’estero costituiscono un valore aggiunto sia per il partecipante stesso, sia per le istituzioni di formazione svizzere e il mercato del lavoro nel nostro Paese. Era perciò indiscusso un ulteriore sostegno di questi soggiorni all’estero nell’ambito di studi, per uno stage professionale o per attività extrascolastiche. Sono stati messi in discussione unicamente i 35,7 milioni di franchi di costi d’esercizio dell’agenzia nazionale, responsabile dell’attuazione dei vari programmi. La CSEC-S chiede perciò che il Consiglio federale vigili con attenzione sull’onere amministrativo. Le semplificazioni in tal senso previste nel messaggio contribuiranno a far confluire i fondi nei programmi invece che nei costi d’esercizio.
La Commissione è entrata in materia, senza controproposte, sul progetto e ha deciso all’unanimità il proseguimento dei programmi fino al 2020. Con questa decisione essa propone alla propria Camera di approvare il credito complessivo di 305,5 milioni di franchi e di garantire così che il nostro Paese continui a partecipare, senza interruzioni, ai programmi. Se le due Camere approvano il decreto federale concernente il finanziamento, il Consiglio federale sarà autorizzato a rinnovare l’accordo bilaterale tra la Svizzera e l’UE sulla partecipazione ai programmi di formazione.
In qualità di Commissione della seconda Camera, la CSEC-S si è occupata della mozione «Adeguamento delle disposizioni sulla pluralità dell’offerta cinematografica» (12.4017 n), depositata dalla sua omologa del Consiglio nazionale. Anche la CSEC-S ritiene che le basi legali debbano tenere conto dello spostamento del consumo di film dalle sale cinematografiche verso altre forme di commercializzazione dei film (p. es. DVD o video su richiesta). La Commissione approva all’unanimità l’adozione della mozione e propone quindi un conseguente adeguamento ai tempi attuali della legge federale sulla produzione e la cultura cinematografiche. Le nuove disposizioni sono intese a creare condizioni quadro legali analoghe per tutti gli operatori del mercato, indipendentemente dalla forma di commercializzazione.
Il 10 aprile 2013, il Consiglio federale ha nominato Nicoletta Mariolini quale nuova delegata al plurilinguismo. La funzione di delegato al plurilinguismo è ora aggregata alla Segreteria generale del Dipartimento federale delle finanze (DFF), di modo che sono in parte raggiunti gli obiettivi della mozione «Rivedere l’aggregazione amministrativa e gerarchica del delegato al plurilinguismo» (12.3828 n). La mozione chiede inoltre un adeguamento dell’ordinanza sulle lingue nazionali e la comprensione tra le comunità linguistiche che consideri questa aggregazione. Sempre all’unanimità, la CSEC-S ha deciso di proporre alla propria Camera di adottare la mozione.
Come già il Consiglio nazionale, anche la CSEC-S ha deciso di non entrare in materia sull’oggetto «Giochi olimpici invernali Svizzera 2022. Contributi della Confederazione» (12.091 n) poiché il rifiuto espresso in votazione popolare dal Cantone dei Grigioni ha posto fine al progetto. In compenso, la Commissione ha constatato con soddisfazione che i mandati in materia di promozione dello sport di prestazione conferiti dal Consiglio federale all’UFSPO nel quadro dello stesso messaggio sono stati mantenuti.
Presieduta dal consigliere agli Stati Felix Gutzwiller (RL/ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 22 aprile 2013. A parte della seduta erano presenti la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf e il consigliere federale Johann Schneider-Ammann.
Berna, 23. aprile 2013 Servizi del Parlamento