Prescrizione civile
La Commissione ha approvato il progetto di revisione del diritto in materia di prescrizione civile (13.100) con 13 voti contro 10 e 1 astensione. Una minoranza propone di non entrare in materia.

La maggioranza aderisce sostanzialmente alle proposte del Consiglio federale: il principio dei doppi termini è mantenuto, il termine di prescrizione relativo, con inizio per motivi soggettivi, passa da uno a tre anni, il termine di prescrizione assoluto, con inizio per motivi oggettivi, rimane di dieci anni ma in caso di decesso o di lesioni corporali passa a 30 anni. La votazione è stata molto serrata e le opzioni respinte sono oggetto di proposte di minoranza: alcune modulano la durata del termine assoluto (20, 40 o 50 anni), altre rinunciano a tale termine e optano per un unico termine più breve (tre o cinque anni) con inizio per motivi soggettivi.

Il disegno in esame permetterà di migliorare la situazione per quel che concerne i danni che si manifesteranno nel futuro. La Commissione ha quindi esaminato anche l’opportunità di prevedere regole specifiche applicabili ai danni che si sono già verificati e la cui riparazione è ostacolata dalla brevità dei termini di prescrizione attuali. Allineandosi alla posizione del Consiglio federale, la Commissione ha optato, con 17 voti contro 7, per l’esclusione della retroattività. Con 11 voti contro 10 e 3 astensioni, essa ha tuttavia deciso di presentare una mozione (14.3664) che chiede la creazione di un fondo che permetta di indennizzare completamente, in base al diritto sulla responsabilità civile, le vittime dell’amianto che, a causa della decorrenza dei termini, non hanno potuto ottenere una riparazione o hanno ottenuto una riparazione incompleta da parte di responsabili sul piano civile o contrattuale. Il testo di tale mozione non prevede le modalità di finanziamento.

Per una migliore protezione dei consumatori nell’ambito della vendita per telefono e del commercio online

La Commissione ha terminato la deliberazione di dettaglio del progetto della Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati concernente la modifica del Codice delle obbligazioni (revisione del diritto di revoca, 06.441), approvandolo con 11 voti contro 7 e 1 astensione. Il progetto prevede di introdurre un diritto generale di revoca per tutti i contratti a distanza al fine di proteggere meglio i consumatori dal rischio di decisioni affrettate e di essere colti alla sprovvista. La Commissione si è allineata ampiamente al progetto della CAG-S e alla decisione del Consiglio degli Stati. In seno alla Commissione si è discusso in modo acceso (11 voti contro 11) se la definizione di contratto a distanza (art. 40c del progetto) debba essere limitata ai contratti conclusi per telefono. Con voto preponderante del presidente, la maggioranza si è espressa in favore del progetto della CAG-S e dunque contro una siffatta limitazione. Una minoranza propone invece una limitazione della definizione di contratto a distanza. Per quanto concerne le eccezioni al diritto di revoca, la maggioranza della Commissione  (13 voti contro 7 e 2 astensioni) propone di aumentare a 200 franchi l’importo di cui all’articolo 40e lett. a del progetto. Inoltre la maggioranza della Commissione (12 voti contro 8) propone di introdurre una nuova lettera f nell’articolo 40i in base alla quale il diritto di revoca del consumatore si estingue se il sigillo dell’imballaggio originale di un apparecchio elettrico è stato rimosso o l’apparecchio è stato messo in funzione. Una minoranza è contraria a questa proposta. Per quanto concerne il limite assoluto all’esercizio del diritto di revoca (art. 40j cpv. 3 del progetto), con 10 voti contro 7 e 2 astensioni la Commissione segue il Consiglio degli Stati e il progetto della CAG-S che prevede un termine di tre mesi e 14 giorni. Una minoranza propone invece un termine di un anno e 14 giorni.

Sorveglianza della corrispondenza

La Commissione ha proseguito l’esame del progetto concernente la nuova legge sulla sorveglianza della corrispondenza (13.025). Ha effettuato audizioni e ha condotto un lungo dibattito di entrata in materia, conclusosi con una decisione positiva (16 voti contro 6 e 3 astensioni). È stata presentata una proposta di minoranza.

Responsabilità in caso di regime aperto

La Commissione ha dato seguito con 13 voti contro 8 e 2 astensioni all’iniziativa parlamentare 13.430 presentata dalla consigliera nazionale Natalie Rickli. L’iniziativa chiede l’elaborazione di una base legale affinché l’ente pubblico competente si assuma la responsabilità del danno che può risultare dalla decisione di permettere a una persona condannata di scontare la propria pena in regime aperto. La maggioranza della Commissione ritiene che in seguito a casi come quello dell’assassinio di Marie nel Cantone di Vaud o di Lucie nel Cantone di Argovia vi sia l’urgenza di approfondire la questione relativa alla responsabilità dell’ente pubblico e intende pertanto occuparsi più dettagliatamente del problema. L’oggetto sarà ora esaminato dalla Commissione omologa del Consiglio degli Stati.

Opinioni divergenti

Con 12 voti contro 8, la Commissione ha deciso di presentare una mozione con cui si chiede che le opinioni divergenti dei giudici in minoranza possano essere menzionate nelle decisioni del Tribunale federale (14.3667).

Grooming

Con 15 voti contro 8, la Commissione ha deciso di mantenere la propria iniziativa parlamentare volta a reprimere il grooming (13.442). Essa ha pure presentato due mozioni in relazione a tale oggetto (14.3665 e 14.3666).

Pubblicazione delle liberalità versate agli attori politici da parte di imprese e istituti degli enti pubblici

La maggioranza della Commissione propone alla sua Camera, con 18 voti contro 5, di dare seguito all’iniziativa commissionale 14.400. Una minoranza propone invece di non darle seguito. L’iniziativa chiede che le società nelle quali la Confederazione o un altro ente pubblico ha una posizione dominante siano obbligate a dichiarare nei loro conti annuali tutte le liberalità elargite a singoli politici, partiti e organizzazioni.

Presieduta dal consigliere nazionale Alec von Graffenried (G, BE), la Commissione si è riunita a Berna il 14 e il 15 agosto 2014. Lunedì la Commissione pubblicherà un altro comunicato concernente gli oggetti trattati venerdì pomeriggio.

Berna, 15 agosto 2014 Servizi del Parlamento