Revisione totale della legge sull’alcool
Con 10 voti contro 3, la Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-S) ha proposto di rinunciare all'imposizione secondo il rendimento. Quale alternativa prospetta un sistema che prevede l’introduzione di una normativa sugli ammanchi, una riduzione fiscale per i possessori di materie da distillazione nonché aiuti finanziari a favore del settore svizzero delle bevande spiritose.

12.020 Legge sull’alcool. Revisione totale

Nell’autunno scorso la CET-S ha constatato che il sistema dell’imposizione secondo il rendimento, proposto dal Consiglio degli Stati e modificato dal Consiglio nazionale, violava sotto molti aspetti la Costituzione federale ed era inconciliabile con alcuni accordi commerciali internazionali. Essa ha pertanto incaricato l’Amministrazione di elaborare un’alternativa a tale sistema in collaborazione con gli ambienti interessati. Con 10 voti contro 3, la CET-S si è ora pronunciata a favore dell’alternativa proposta dall’Amministrazione, che prevede le tre misure seguenti:

  1. 1. Normativa sugli ammanchi: sono esentati dall’imposta le perdite risultanti durante la produzione, la lavorazione, il travaso e il deposito. La normativa prevede una deduzione forfettaria stabilita empiricamente (pari a ca. il 5 % della quantità prodotta imponibile).
  2. 2. Riduzione fiscale a favore dei possessori di materie da distillazione: i produttori di piccole quantità beneficiano di una riduzione del 50 per cento dell’imposta per i primi 50 litri di alcool puro.
  3. 3. Concessione di aiuti finanziari: sono previsti aiuti finanziari per il settore svizzero delle bevande spiritose, allo scopo di incrementare la qualità, la sostenibilità e l’accesso al mercato. Per sostenere in modo mirato la produzione regionale di qualità, sarà ad esempio possibile assegnare premi a liquori di pregio. Gli aiuti finanziari dovrebbero ammontare a circa 1–2 milioni di franchi all’anno.

Concepito in modo tale da assicurarne la costituzionalità, il sistema alternativo consente di sgravare il settore delle bevande spiritose in misura analoga a quanto previsto dall’imposizione secondo il rendimento. A seconda dell’aliquota fiscale applicata, si prevede che gli sgravi oscilleranno tra i 32 e i 36 milioni di franchi all’anno. La maggioranza della Commissione è perciò persuasa che il sistema alternativo sia preferibile all’imposizione secondo il rendimento.

Una minoranza propone invece di aderire alla posizione del Consiglio nazionale, in quanto ritiene che lo sgravio generato dalla normativa sugli ammanchi sia insufficiente e reputa che la riduzione fiscale prevista non incentivi nella misura auspicata l’utilizzo di frutta svizzera per la produzione di bevande spiritose. A detta della minoranza, inoltre, gli aiuti finanziari destinati al settore delle bevande spiritose sono in contraddizione con i programmi di prevenzione dell’alcolismo di Confederazione e Cantoni.

Dopo essersi pronunciata sul regime d’imposizione, la Commissione ha deciso, con 6 voti contro 5 e 1 astensione, di mantenere invariata l’aliquota d’imposta di 29 franchi per litro di alcool puro. Una minoranza propone invece di portarla a 32 franchi, come deciso dal Consiglio nazionale.

Per quanto concerne le divergenze relative alla legge sul commercio dell’alcool, peraltro già vagliate dalla Commissione l’autunno scorso, la maggioranza ha ribadito la volontà di mantenere il divieto della vendita notturna di bevande alcoliche, mentre la minoranza propone di rinunciarvi, allineandosi a quanto deciso dal Consiglio nazionale.

Con ogni probabilità, il Consiglio degli Stati esaminerà le proposte della CET-S nella sessione autunnale.

13.084 n Sostenere le famiglie! Esentare dalle imposte gli assegni per i figli e gli assegni di formazione. Iniziativa popolare

Come la Commissione omologa del Consiglio nazionale, anche la CET-S propone alla propria Camera, con 7 voti contro 4 e 1 astensione, di raccomandare la reiezione dell’iniziativa in questione senza contrapporvi un controprogetto, aderendo così alla rac-comandazione del Consiglio federale e alla decisione dal Consiglio nazionale del 4 giugno 2014. Gli assegni per i figli e gli assegni di formazione accrescono la capacità economica dei contribuenti e sottostanno attualmente all’imposta sul reddito. La maggioranza della Commissione ritiene che l’esenzione fiscale di tali assegni non permetterebbe di raggiungere l’obiettivo perseguito dall’iniziativa, giacché a causa della progressività delle imposte favorirebbe soprattutto le famiglie con un reddito elevato. Reputa inoltre che le famiglie vadano sostenute mediante misure non fiscali. Una minoranza propone invece di raccomandare l’accettazione dell’iniziativa, così da sgravare il ceto medio e accrescerne il potere d’acquisto.

10.467 Iv. Pa. Aubert. Prevenire l’indebitamento vietando la pubblicità dei piccoli crediti

Con 6 voti contro 6, 1 astensione e il voto risolutivo del presidente, la Commissione ha approvato il progetto del Consiglio nazionale concernente l’iniziativa parlamentare 10.467, che prevede di vietare la pubblicità aggressiva per i crediti al consumo. I sostenitori del progetto ritengono che possa contribuire a ridurre l’indebitamento dei singoli ed elogiano il fatto che i creditori partecipino alla definizione della nozione di pubblicità aggressiva, il che permette di responsabilizzare tutti gli operatori del settore. Gli avversari del progetto dubitano invece che una limitazione della pubblicità possa dissuadere le persone dall’indebitarsi eccessivamente e sono inoltre dell’avviso che il progetto contenga troppe nozioni giuridiche indefinite che, in ultima analisi, si tradurranno in lunghi procedimenti giudiziari. Con 7 voti contro 5, la Commissione ha inoltre bocciato la proposta del Consiglio federale di prevedere una definizione più restrittiva dei crediti veloci, i quali sono sottratti al campo d’applicazione della legge sul credito al consumo. Il Consiglio degli Stati dovrebbe esaminare il progetto nella sessione autunnale.

13.479 n Iv. Pa. Gasche. Precisazione della prassi di lunga data nell'ambito della procedura di notifica prevista dalla legge sull'imposta preventiva

13.471 n Iv. Pa. Niederberger. Procedura di notifica. Modifica della legge sull'imposta preventiva al fine di eliminare gli ostacoli burocratici

Con 8 voti contro 3 e 1 astensione, la CET-S propone di aderire alla decisione della Commissione omologa di dare seguito all’iniziativa parlamentare Gasche (v. anche il comunicato stampa sulla decisione della CET-N). Contemporaneamente, con 9 voti contro 3 e 1 astensione la Commissione ha dato seguito all’iniziativa parlamentare Niederberger, che tratta lo stesso tema. L’iniziativa parlamentare Gasche tornerà ora alla CET-N, che elaborerà un progetto.

13.073 Doppia imposizione. Convenzione con la Francia

Con 7 voti contro 3 e 3 astensioni, la Commissione ha respinto nella votazione sul complesso la nuova convenzione con la Francia, negoziata dal Consiglio federale, intesa a evitare i casi di doppia imposizione in materia d’imposte sulle successioni. Secondo la maggioranza la convenzione è poco equilibrata. Senza voti contrari, la Commissione ha inoltre deciso di non conferire al Consiglio federale un nuovo mandato negoziale poiché al momento, data la posizione chiaramente contraria della Francia, le possibilità di successo appaiono esigue. Se nella sessione autunnale il Consiglio degli Stati seguirà la proposta della CET-S, a contare dall’inizio del 2015 Svizzera e Francia non saranno più legate da una convenzione in materia di imposte sulle successioni.

12.3519 n Mo. Consiglio nazionale (Pezzatti). Rafforzare la responsabilità individuale in materia di previdenza potenziando il pilastro 3a

La mozione chiede di innalzare a 12 000 e 40 000 franchi l'importo esente da imposta che può essere versato nel pilastro 3a rispettivamente dai lavoratori dipendenti e dagli indipendenti. Con 6 voti contro 6, 1 astensione e il voto risolutivo del presidente, la Commissione propone di respingere la mozione.

Seduta informativa su temi fiscali scelti

La Commissione ha proceduto a una seduta informativa congiunta con la Commissione omologa del Consiglio nazionale. Tale seduta aveva lo scopo di consentire uno scambio approfondito su importanti temi fiscali di carattere internazionale che l’Assemblea federale sarà chiamata ad affrontare nella legislatura in corso e anche ulteriormente.

Le presentazioni circostanziate e la ricchezza delle domande hanno permesso di acquisire un quadro generale della questione e di fare luce sui legami tra i vari temi; è stato inoltre possibile approfondire alcuni punti nel corso della discussione. In particolare sono stati affrontati i temi seguenti: lo scambio internazionale di informazioni, le connesse problematiche concernenti l’accesso al mercato e il passaggio al principio dell’agente pagatore, gli sviluppi internazionali, la prossima riforma dell’imposizione delle imprese nonché alcuni importanti dossier bilaterali (concernenti in particolare Stati Uniti, Italia e Francia). Alla seduta hanno partecipato la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, il segretario di Stato Jacques de Watteville, il professor Aymo Brunetti, Claude-Alain Margelisch, il capo del servizio fiscale di ABB Thomas Fürer, il responsabile della consulenza giuridica e fiscale di PWC Andreas Staubli, il direttore dell’amministrazione federale delle contribuzioni Adrian Hug nonché il direttore della divisione fiscalità presso la Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali, l’ambasciatore Christoph Schelling.

Presieduta dal consigliere agli Stati Roberto Zanetti (PS, SO) e, per quanto riguarda la seduta informativa sui temi fiscali, dal consigliere nazionale Ruedi Noser (PLR, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 30 giugno e il 1° luglio 2014. A parte delle sedute ha presenziato anche la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf.

 

Berna, 1° luglio 2014 Servizi del Parlamento