In occasione della quinta seduta sul tema della diagnosi preimpianto (13.051 s) la Commissione ha adottato il progetto in vista della trattazione nel Consiglio degli Stati. Rispetto al disegno del Consiglio federale la Commissione ha introdotto due agevolazioni di notevole entità. Da un lato propone di abolire la limitazione del numero massimo di embrioni che è consentito sviluppare (cfr. comunicato stampa del 12.11.2013). Dall’altro prevede di permettere lo screening delle aneuploidie nel caso di coppie la cui infertilità è riconducibile a ragioni genetiche (cfr. comunicato stampa del 28.1.2014). Il Consiglio degli Stati dovrà tuttavia ancora discutere due altri importanti aspetti. Innanzitutto dovrà decidere se permettere o no la diagnosi preimpianto (DPI): la maggioranza della Commissione è favorevole alla DPI, ma una minoranza propone alla Camera di non entrare in materia. In secondo luogo il Consiglio degli Stati dovrà pronunciarsi sull’ammissibilità della tipizzazione HLA. Su questo tema le posizioni nella Commissione sono invertite rispetto a quelle sulla DPI: infatti una maggioranza propone di non ammettere la tipizzazione HLA mentre una minoranza è favorevole. La posizione della minoranza corrisponde a quella della maggioranza della Commissione nazionale d’etica in materia di medicina umana, di cui è stato recentemente pubblicato il parere sulla medicina riproduttiva. La deliberazione nel Consiglio degli Stati è prevista l’11 marzo 2014.
La Commissione ha inoltre esaminato la mozione Schwaller 13.3652 s «Libera circolazione delle persone e carenza di personale qualificato in Svizzera». La mozione chiede al Consiglio federale di elaborare una strategia per far fronte al problema della carenza di personale qualificato in Svizzera, che secondo l'autore sinora si è potuto in gran parte contenere grazie all'immigrazione dallo spazio economico europeo. La Commissione concorda in linea di massima con le grandi linee della mozione, ma – dopo l'accettazione dell'iniziativa contro l'immigrazione di massa – ritiene più appropriato raccomandare alla propria Camera di respingere la mozione Schwaller e presentare una propria mozione commissionale che prenda in considerazione le nuove circostanze nell'ambito dell'immigrazione. Le misure richieste per ridurre la carenza di personale qualificato concernono fra l'altro l'esame della possibilità di vincolare la concessione di contingenti di stranieri alla disponibilità delle imprese a formare apprendisti nonché di adeguare le attività in materia di politica universitaria alle effettive necessità della società. La mozione commissionale (14.3009 é Mo. CSEC-CE (13.3652). Mesures visant à pallier la pénurie de main d'oeuvre qualifiée eu égard à la nouvelle situation) sarà discussa verosimilmente nella sessione estiva 2014.
La Commissione si è inoltre detta preoccupata per la messa in discussione dell'attuazione del programma UE per la ricerca e l'innovazione «Horizon 2020» e dei programmi UE di formazione «Erasmus+». I membri della Commissione ritengono che tali programmi siano estremamente importanti, e questo non soltanto dal punto di vista finanziario. Il programma «Horizon 2020» si estende dalla ricerca di base passando dalla ricerca applicata fino allo sviluppo tecnologico, e copre in pratica tutta la filiera del valore aggiunto; tale programma consente inoltre agli scienziati svizzeri di accedere alla rete di ricerca europea. «Erasmus+» garantisce agli Svizzeri la parità di trattamento per quanto concerne l'accesso a tutti i progetti di mobilità e di collaborazione. La CSEC-S esaminerà nuovamente questo tema in aprile e discuterà delle possibili soluzioni.
La Commissione si è riunita il 24 febbraio 2014 a Berna sotto la presidenza della consigliera agli Stati Géraldine Savary (SP/VD). A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset.
Berna, 25 febbraio 2014 Servizi del Parlamento