Misure per promuovere la pace e la sicurezza umana
La Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N) ha accolto, con 18 voti contro 3 e 2 astensioni, la proroga e l’aumento del credito quadro per il proseguimento delle misure di promozione della pace e della sicurezza umana 2012-2016.

L’attuale credito quadro per la promozione della pace e della sicurezza umana scadrà nella primavera del 2016. Il Consiglio federale propone alle Camere di innalzare tale credito di 84 milioni di franchi e di prorogarlo fino a fine 2016, ossia finché non sarà entrato in vigore il nuovo credito quadro per il periodo 2017-2020.
La maggioranza della CPE-N è favorevole a questo credito temporaneo che consentirà alla Svizzera di proseguire le sue attività di promozione della pace e della sicurezza umana fino alla fine del 2016. La Commissione vede inoltre positivamente il fatto che, dal 2017, il credito sarà integrato nel messaggio concernente la cooperazione internazionale, garantendo in tal modo una maggiore coerenza tra le attività della Svizzera nei vari ambiti tematici, ossia tra la sicurezza umana, la pace, l’aiuto umanitario e la cooperazione allo sviluppo. Una minoranza della Commissione si oppone alla proroga del credito quadro in considerazione della difficile situazione di bilancio in cui versa la Confederazione.

 

Petizione «Sahara occidentale/MINURSO»
La Commissione ha altresì esaminato una petizione che invita l’Assemblea federale a impegnarsi presso le Nazioni Unite a favore dell’integrazione, nell’elenco dei compiti della MINURSO (Missione delle Nazioni Unite per il referendum nel Sahara occidentale), della sorveglianza dei diritti umani nel Sahara occidentale occupato e nei campi profughi (15.2006). Con 16 voti contro 3, la CPE-N ha deciso di dare seguito alla petizione, depositando una mozione che incarica il Consiglio federale di chiedere alle autorità responsabili dell’ONU di estendere il mandato della MINURSO alla sorveglianza dei diritti umani nelle zone occupate e nei campi profughi saharawi.

 

Altri dossier
La CPE-N si è occupata della politica della Svizzera in materia di accordi bilaterali di protezione degli investimenti (APPI). Ha segnatamente approfondito le questioni riguardanti la portata delle nuove disposizioni degli APPI relative alla durabilità e alla trasparenza delle procedure d’arbitraggio.
Inoltre la Commissione ha preso atto dei rapporti Maggiore trasparenza nel settore delle materie prime (in seguito al postulato 13.3365, Po. CPE-N) – di cui è in attesa degli aggiornamenti – e Educazione sanitaria e sessuale nei Paesi in via di sviluppo per lottare contro l'HIV/Aids e l’esplosione demografica (13.3258, Po. Fiala).



Berna, 24 marzo 2015  Servizi del Parlamento