Averi illeciti dei potentati
La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale propone di entrare in materia sul disegno di legge concernente il blocco e la restituzione dei valori patrimoniali di provenienza illecita di persone straniere politicamente esposte.

La Commissione propone con 17 voti contro 6 di entrare in materia sul disegno di legge sui valori patrimoniali di provenienza illecita (14.039). A seguito degli avvenimenti che hanno contrassegnato la primavera araba all’inizio del 2011, il Consiglio federale ha emanato diverse ordinanze di blocco contro persone politicamente esposte, fondandosi direttamente sulla Costituzione federale (art. 184 cpv. 3). Ritenendo che il ricorso quasi sistematico alle disposizioni della Costituzione federale per bloccare valori patrimoniali di provenienza illecita e per prorogare il blocco non soddisfi i principi dello Stato di diritto, il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di presentargli una base legale formale (mozione 11.3151). La maggioranza della Commissione approva l’elaborazione di una legge formale che contribuirà a mantenere una piazza finanziaria svizzera sana, a lottare contro il riciclaggio di denaro e a salvaguardare la coerenza con la politica svizzera di aiuto allo sviluppo. Pur sostenendo gli obiettivi perseguiti dal Consiglio federale, una minoranza della Commissione propone di non entrare in materia sul disegno di legge, poiché quest’ultimo recepisce in linea di massima il diritto vigente e codifica la prassi; la minoranza ritiene pertanto sufficiente il diritto vigente. Le discussioni proseguiranno nel corso dell’estate.

Protezione dalla sparizione forzata

Nella votazione sul complesso la Commissione ha approvato con 18 voti contro 6 il decreto federale che approva e traspone nel diritto svizzero la Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalla sparizione forzata (13.105). Una minoranza propone di non entrare in materia. Per attuare la convenzione, la sparizione forzata sarà introdotta nel Codice penale svizzero quale reato a sé stante. Inoltre è prevista l’istituzione di una rete tra Confederazione e Cantoni che permetta di rintracciare velocemente le persone sottoposte a privazione della libertà.

Precetti esecutivi ingiustificati

La Commissione ha trasmesso alla propria Camera un progetto di modifica della legge federale sulla esecuzione e sul fallimento: le persone che ricevono un precetto esecutivo ingiustificato devono poter fare annullare in modo più semplice l’esecuzione o perlomeno evitare che terzi ne giungano a conoscenza (09.530). Il progetto, trasmesso per parere anche al Consiglio federale, è consultabile nel sito Internet del Parlamento.

Matrimonio civile per tutti

La Commissione ha esaminato due iniziative parlamentari del Gruppo verde liberale. Ha dato seguito con 12 voti contro 9 e 1 astensione all’iniziativa parlamentare «Matrimonio civile per tutti» (13.468), che chiede di aprire tutte le forme di convivenza disciplinate dalla legge a tutte le coppie, indipendentemente dal sesso o dall’orientamento sessuale. L’iniziativa sarà ora esaminata dalla commissione omologa in una delle prossime sedute.
Con 12 voti contro 9 e 1 astensione, la Commissione non ha invece dato seguito all’iniziativa parlamentare «Parità per tutte le forme di convivenza» (13.469) Una minoranza propone alla propria Camera di darvi seguito. La maggioranza della Commissione ritiene problematico equiparare il concubinato al matrimonio o all’unione domestica registrata in tutti gli ambiti (del diritto pubblico). Sottolinea che il fatto di contrarre un matrimonio o un’unione domestica registrata si fonda su un atto di volontà, mentre nel caso del concubinato è difficile individuare una volontà per determinate conseguenze giuridiche o in alcuni casi tale volontà non sussiste affatto.

Quota minima per uomini e donne ai tribunali della Confederazione

La Commissione propone con 11 voti contro 5 e 5 astensioni di non dare seguito all’iniziativa parlamentare 13.482. La Commissione nutre comprensione per la richiesta dell’iniziativa di aumentare la percentuale dei giudici donna ai tribunali della Confederazione. A tal proposito indica gli sforzi intrapresi dalla Commissione giudiziaria e sottolinea che nella legislatura in corso la percentuale di donne è aumentata. La Commissione ritiene molto auspicabile un maggior numero di candidature da parte di donne. La maggioranza della Commissione ritiene però troppo rigida una quota minima per entrambi i sessi. Per la scelta di un candidato è decisiva in primo luogo la qualità della candidatura. Una parte della Commissione è dell’opinione che sia necessaria una quota minima al fine di aumentare in modo veloce e durevole a oltre il 40 % la quota delle donne ai tribunali della Confederazione.

La Commissione si è riunita a Berna il 19 e il 20 febbraio 2015 sotto la presidenza del consigliere nazionale Alec von Graffenried (G, BE).

 

Berna, 20 febbraio 2015 Servizi del Parlamento