Revisione della legge sui trapianti
La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale vuole che il pubblico e i donatori siano meglio informati sulle donazioni di organi. Ha concluso la prima deliberazione sulla legge sui trapianti. Inoltre sostiene l'introduzione di un'indennità in caso di adozione. Nel quadro dell'eliminazione delle divergenze in merito alla legge sugli agenti terapeutici propone di introdurre una banca dati destinata alla sorveglianza dell'uso di antibiotici nella medicina veterinaria.

La Commissione ha concluso la deliberazione sulla revisione parziale della legge sui trapianti (13.029 s) e, dopo aver deciso alcune proposte di modifica, ne ha approvato il disegno nella votazione sul complesso con 23 voti contro 0 e 2 astensioni. Essa vuole che in futuro le competenti autorità possano sensibilizzare maggiormente la popolazione sulla donazione degli organi e propone pertanto di adeguare l'articolo 61 concernente l'informazione del pubblico: nel quadro di campagne informative, ad esempio, Confederazione e Cantoni devono poter trattare il problema del fabbisogno di organi e prospettare i vantaggi di una donazione per i pazienti. La Commissione auspica che questo possa anche far aumentare il numero delle donazioni di organi. Essa propone inoltre che l'informazione al pubblico indichi le possibilità di esprimere la propria volontà in merito ai provvedimenti medici preparatori per la donazione di organi e in merito ai relativi rischi e inconvenienti (art. 61 cpv. 2 lett. a).

Maggiori competenze al personale sanitario

La Commissione ha esaminato il progetto preliminare relativo all'Iv. Pa. LAMal. Maggiore autonomia per il personale sanitario (Joder; 11.418) approvandolo nella votazione sul complesso con 19 voti contro 3 e 1 astensione. Con questo progetto si vuole attribuire maggiori competenze al personale sanitario. Case di cura, organizzazioni Spitex e personale sanitario indipendente dovrebbero ottenere il rimborso da parte dell'assicurazione malattie di determinate prestazioni, in particolare le cure di base, senza che sia necessaria una prescrizione medica. Le disposizioni che limitano l'ammissione dei medici dovrebbero nel contempo essere estese al personale sanitario. Il prossimo passo della Commissione sarà quello di esaminare il rapporto esplicativo destinato alla consultazione.

Avviata la discussione sulle divergenze concernenti la legge sugli agenti terapeutici

La Commissione ha avviato la discussione sulle divergenze concernenti la modifica della legge sugli agenti terapeutici (12.080 n), che intende concludere in febbraio. Sottopone alla propria Camera essenzialmente le seguenti proposte:

  1. le ditte farmaceutiche che sono impegnate nella ricerca di medicamenti destinati alla cura di malattie rare e che li immettono sul mercato vanno premiate concedendo loro un monopolio a tempo determinato. A favore di questa posizione è stata addotta la buona esperienza che gli USA e l'UE hanno fatto con lo strumento del monopolio (mantenere l'art. 12a; 14 voti contro 10 e 1 astensione); 
  2. gli agenti terapeutici paragonabili a medicamenti che sono sul mercato di un Paese dell'UE o dell'AELS da almeno dieci anni dovrebbero essere più facilmente omologati in Svizzera. Su questo tema la Commissione propone all'unanimità di andare oltre quanto deciso dal Consiglio degli Stati (art. 14);
  3. con 12 voti contro 6 e 1 astensione la Commissione sostiene una nuova disposizione voluta dal Consiglio degli Stati, secondo la quale occorre impedire che medicamenti provenienti dalla Svizzera siano utilizzati all’estero per esecuzioni (art. 21);
  4. con una chiara maggioranza la Commissione ha ribadito che di regola i medici devono fornire una prescrizione per i medicamenti, affinché i pazienti possano decidere autonomamente dove procurarseli (art. 26 cpv. 2bis, 3 e 4);
  5. per quanto riguarda le farmacie per corrispondenza, la Commissione vuole che la legge stabilisca esplicitamente che occorre essere in possesso di una prescrizione medica prima di ordinare un medicamento (art. 27 cpv. 2 lett. a; 21 voti contro 1);
  6. nella lotta contro le resistenze agli antibiotici la Commissione sostiene chiaramente le disposizioni volute dal Consiglio degli Stati a favore di una banca dati destinata alla sorveglianza dell'uso di antibiotici sugli animali (art. 64a – 64f).

Venire incontro ai genitori adottivi e naturali

Con 14 voti contro 10 e 1 astensione la Commissione propone di dare seguito all'Iv. Pa Romano (Prevedere indennità in caso di adozione di un bambino; 13.478 n). Essa ritiene opportuno che i genitori che adottano un bambino abbiano diritto a un congedo pagato. Questo periodo di tempo determinato permetterebbe ai genitori adottivi e ai bambini adottati di conoscersi reciprocamente e di instaurare i necessari legami all'interno della famiglia.

Con 14 voti contro 8 essa propone inoltre di dare seguito anche all'Iv. Pa. Pieren. Il babysitting per un salario annuo fino a 3000 franchi è escluso dal lavoro domestico (13.475 n). La maggioranza della Commissione riconosce la necessità di sgravare la custodia dei bambini dagli ostacoli burocratici. La CSSS del Consiglio degli Stati si esprimerà ora su entrambe le iniziative.

La CSSS-N propone per contro di non dare seguito alle seguenti iniziative:

  1. 14.405 n Iv. Pa. Fehr Jacqueline. Una terminologia più comprensibile e una migliore informazione in merito alle nozioni di terzo pagante, terzo garante e terzo saldante (con 12 voti contro 8 e 4 astensioni). La maggioranza della Commissione è giunta alla conclusione che una modifica legislativa non sia necessaria per garantire agli assicurati una informazione più comprensibile.
  2. 14.406 n Iv. Pa. Fehr Jacqueline. Limite massimo per il terzo garante (con 13 voti contro 10 e 1 astensione). La maggioranza della Commissione ha ritenuto che soltanto relativamente pochi assicurati sarebbero coinvolti e che l'attuazione di un tale limite massimo potrebbe causare difficoltà pratiche.

Presieduta da Guy Parmelin (UDC, VD), la Commissione si è riunita a Berna il 21, 22 e 23 gennaio 2015. A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset.

 

Berna, 23 gennaio 2015 Servizi del Parlamento