Strategia energetica 2015
La Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio degli Stati ha avviato la deliberazione di dettaglio sulla Strategia energetica 2050, seguendo ampiamente il disegno del Consiglio federale per quanto concerne il modello di rimunerazione per le energie rinnovabili. Rimangono ancora da decidere le modalità di promozione della forza idrica. La Commissione intende valutare accuratamente diversi modelli di promozione che prevedono tra l'altro la possibilità d’un sostegno mirato della forza idrica.

Dopo aver sentito alcuni rappresentanti del settore dell'elettricità la Commissione ha avviato la deliberazione di dettaglio della Strategia energetica (13.074). In due punti principali del progetto, ossia l'obbligo di ritiro e di rimunerazione dell'energia (art. 17) e la promozione delle energie rinnovabili (art. 19), ha seguito ampiamente il disegno del Consiglio federale. Il Consiglio nazionale si era detto favorevole a un modello di promozione diverso che ai produttori permetta in particolare di scegliere se vendere la propria elettricità direttamente sul mercato o approfittare del ricavo derivante dalla garanzia di ritiro. Con 5 voti contro 2 la Commissione del Consiglio degli Stati opta invece per il modello del Consiglio federale che, in linea di massima, obbliga i gestori a vendere la loro elettricità sul mercato. Secondo la maggioranza della Commissione, se i produttori di elettricità sono soggetti alle leggi del mercato, l'incentivo a produrre in base al fabbisogno è maggiore. La rimunerazione per il plusvalore ecologico risultante dalla produzione di elettricità generata a partire da energie rinnovabili si aggiunge al ricavo conseguito con la vendita dell'elettricità sul mercato. Per quanto concerne la rimunerazione nell'ambito della garanzia di ritiro, la Commissione è invece giunta a un compromesso che corrisponde alla prassi attuale sancita nell'ordinanza sull'energia: in questo caso la rimunerazione è solitamente superiore ai prezzi applicati sul mercato internazionale dell'energia.
La Commissione si è inoltre dichiarata favorevole alla possibilità di definire attraverso aste i tassi di rimunerazione per le energie rinnovabili (art. 25).

 

La Commissione ha per il momento rinunciato a esprimersi in merito alla promozione della forza idrica. La Commissione è convinta che senza la quota di elettricità proveniente dalle centrali idroelettriche svizzere la Strategia energetica 2050 sia condannata a fallire. Di conseguenza occorre non soltanto promuovere lo sviluppo di nuove centrali idroelettriche, bensì anche valutare un sostegno a quelle esistenti. A questo proposito la Commissione intende innanzitutto esaminare diversi modelli di promozione che offrano possibilità più ampie.

 

Con 6 voti contro 4 e 1 astensione la Commissione ha inoltre proposto di ridurre a 11 400 GWh il valore indicativo di incremento di produzione per l'elettricità generata a partire da energie rinnovabili (art. 2): una minoranza desidera mantenere il valore originario, mentre un'altra minoranza vuole rinunciare a definire valori indicativi nella legge. Infine, con 4 voti contro 3, la Commissione sostiene la proposta del Consiglio federale di pianificare in modo coordinato lo sviluppo delle energie rinnovabili, affidando ai Cantoni il compito di elaborare un relativo progetto (art. 11). La minoranza respinge la proposta, allineandosi alla decisione del Consiglio nazionale.

 

Un centro di competenza per il suolo che fornisca le basi per la sicurezza alimentare, la pianificazione del territorio e la protezione dell'ambiente
Con 6 voti contro 3 e 1 astensione la Commissione propone di accogliere la mozione 12.4230 e di chiedere dunque al Consiglio federale di istituire un centro nazionale indipendente per la gestione e il coordinamento dei dati sul suolo. La maggioranza della Commissione ritiene che la protezione del suolo sia un argomento prioritario strettamente correlato a temi politici importanti quali la sicurezza alimentare, la pianificazione del territorio e la protezione dell'ambiente. Un centro preposto alle informazioni sul suolo fornirebbe basi decisionali importanti garantendo in particolare il rilevamento sistematico e uniforme dei dati nei Cantoni nonché la loro gestione centralizzata. La maggioranza chiede inoltre che i Cantoni cofinanzino il centro, non da ultimo perché faciliterebbe il rilevamento dei dati. La minoranza della Commissione invece propone di respingere la mozione non solo perché le autorità già provvedono a rilevare dati sufficienti sul suolo, ma anche perché comporterebbe costi inutili per svariati milioni di franchi.

 

La Commissione propone infine all'unanimità di accogliere la mozione 14.3157 affinché il Consiglio federale provveda alla pubblicazione di una lista in cui figurino tutti i valori limite di concentrazione di sostanze inquinanti determinati in Svizzera sulla base dell'ordinanza sui siti contaminati e approvati dall'Ufficio federale dell'ambiente.

 

Presieduta dal consigliere agli Stati Ivo Bischofberger (CE/AI), la Commissione si è riunita il 30/31 marzo e il 1° aprile 2015 a Berna. A parte della seduta era presente la consigliera federale Doris Leuthard.

 

Berna, 2 aprile 2015 Servizi del Parlamento