1. 14.061Legge sull’infrastruttura finanziaria (LInFi)
La Commissione dell’economia e dei tributi (CET) ha proseguito la trattazione della LInFi, esaminando in particolare le norme penali e le disposizioni sull’assistenza amministrativa.
Disposizioni penali (art. 144 segg.)
Per la Commissione è importante che la misura della pena per le diverse fattispecie sia strutturata in modo coerente con l’intera sistematica. Per questo motivo propone all’unanimità di punire con una multa sino a 500 000 franchi la violazione intenzionale di obblighi di registrazione e di comunicazione, come previsto in caso di violazione delle disposizioni sulle denominazioni confuse o ingannevoli e degli obblighi di comunicazione. Analogamente, con 15 voti contro 0 e 8 astensioni, la Commissione propone di comminare una multa fino a 150 000 franchi in caso di violazione per negligenza. Essa ritiene inoltre che le multe nell’ambito degli obblighi concernenti il commercio di derivati debbano essere ridotte in considerazione dello speciale campo di applicazione. Propone pertanto, con 18 voti contro 0 e 6 astensioni, di punire le violazioni intenzionali con una multa sino a 100 000 franchi - anziché 500 000 – e, con 17 voti contro 2 e 5 astensioni, di punire quelle commesse per negligenza con una multa di 10 000 franchi anziché 150 000. Una minoranza reputa che le conseguenze della negligenza siano sproporzionate e chiede quindi di stralciare le rispettive disposizioni.
Assistenza amministrativa (allegato, legge sulla vigilanza dei mercati finanziari, art. 42 segg.)
Considerati gli sviluppi in corso sul piano internazionale, la maggioranza della Commissione ritiene sensati sia la revisione delle norme sulla procedura amministrativa sia il ravvicinamento della procedura a quanto previsto nella legge sull’assistenza amministrativa fiscale (LAAF). Per quanto concerne la procedura amministrativa (art. 42a), la Commissione propone all’unanimità di inserire una precisazione secondo cui, in caso di trasmissione di informazioni, la FINMA può prescindere dall’informare previamente i clienti interessati solo in casi eccezionali. Una minoranza propone di stralciare le disposizioni sulla procedura amministrativa e sulla collaborazione con le organizzazioni e gli organismi internazionali, poiché considera estremamente problematica la trasmissione di informazioni senza che le persone interessate siano state informate.
All’unanimità la Commissione ha inoltre deciso di completare la disposizione relativa alla trasmissione di informazioni da parte di assoggettati alla vigilanza, affinché la FINMA possa subordinare alla sua approvazione la trasmissione, la pubblicazione o l’inoltro di dati provenienti da una procedura che essa dirige. In tal modo si garantisce che la FINMA abbia il controllo sull’informazione relativa all’attività di vigilanza e sull’osservanza delle disposizioni in materia di assistenza amministrativa e giudiziaria.
Nella votazione sul complesso, la Commissione ha approvato il progetto con 15 voti contro 7. La trattazione in Consiglio nazionale è prevista per la sessione primaverile 2015.
2. 14.093 Revisione dell’imposizione alla fonte del reddito da attività lucrativa. Legge federale
La revisione dell’imposizione alla fonte del reddito da attività lucrativa si prefigge di eliminare le disparità di trattamento fra le persone assoggettate all’imposta alla fonte e quelle assoggettate alla procedura ordinaria e di garantire l’osservanza degli impegni internazionali. A tal fine la tassazione ordinaria ulteriore andrebbe applicata a tutti i contribuenti residenti attualmente assoggettati all’imposta alla fonte, i cui redditi lordi da attività lucrativa superano un determinato importo. Questa possibilità dovrebbe essere data anche alle persone assoggettate all’imposizione alla fonte che non sono residenti in Svizzera ma che conseguono nel nostro Paese una buona quota dei loro proventi realizzati a livello mondiale.
Prima di iniziare l’esame la Commissione ha sentito i rappresentanti della Conferenza dei direttori cantonali delle finanze (CDF) e dei Cantoni di frontiera Ginevra e Ticino.
In vista dell’imminente firma dell’Accordo di doppia imposizione fra la Svizzera e l’Italia, la Commissione ha deciso, con 13 voti contro 8 e 3 astensioni, di sospendere la trattazione dell’oggetto.
3. 14.055 Impegni eventuali nella promozione dell’alloggio 2015-2021. Crediti quadro
Allineandosi alla decisione del Consiglio degli Stati, la Commissione propone, con 16 voti contro 7, di approvare il credito quadro di 1 900 milioni di franchi per finanziare gli impegni eventuali, grazie ai quali la Confederazione potrà garantire da metà 2015 a fine 2021 le emissioni della Centrale di emissione per la costruzione di abitazioni. La maggioranza ha sottolineato l’importanza di promuovere la costruzione di abitazioni a pigione moderata, vista la situazione sul mercato dell’alloggio. Oltre a rispondere a un mandato costituzionale, la politica condotta sinora dalla Confederazione in questo ambito ha dato buoni risultati. Una minoranza propone di non entrare in materia e mette in questione la necessità di un tale programma.
4. Discussione sulla forza del franco
La Commissione ha chiesto informazioni al presidente della BNS Thomas Jordan sui motivi e le circostanze che hanno condotto alla soppressione del tasso di cambio minimo fra franco e euro. Il consigliere federale Johann Schneider-Ammann ha inoltre discusso approfonditamente le conseguenze del franco forte per l’economia svizzera. Il consigliere federale ha assicurato che entro la prossima seduta della CET-N del 29/30 giugno il DEFR le presenterà un rapporto, dopo aver consultato le associazioni economiche e i settori interessati, sui provvedimenti concreti che potranno essere adottati per ridurre i costi delle imprese.
Con 13 voti contro 6 e 3 astensioni la CET-N ha inoltre adottato una mozione di commissione che incarica il Consiglio federale, in collaborazione con l’Assicurazione svizzera contro i rischi delle esportazioni (ASRE), gli istituti finanziari e la Banca nazionale, di elencare possibili misure che consentano al settore delle esportazioni di assicurarsi in modo conveniente contro le forti oscillazioni dei tassi di cambio. In particolare occorrerà tenere conto delle esigenze delle PMI.
5. 14.3449 Mo. Bischofberger. Basta con gli incentivi statali a favore del turismo degli acquisti
Con 12 voti contro 8 e 2 astensioni, la Commissione propone di accogliere la mozione che chiede al Consiglio federale di assicurare una chiara distinzione quantitativa tra importazioni per uso privato e importazioni commerciali.
La Commissione si è riunita il 9 e 10 febbraio 2015 a Cologny presso la sede del World Economic Forum (WEF) sotto la presidenza del consigliera nazionale Ruedi Noser (PLR, ZH). A parte della seduta erano presenti la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf e il consigliere federale Johann Schneider-Ammann. La ha Commissione colto l’occasione per discutere con esperti del WEF sulle sfide attuali dell’economia mondiale e sulla competitività della Svizzera.
Ginevra, 10 febbraio 2015 Servizi del Parlamento