Scambio automatico di informazioni in materia fiscale
La Commissione propone ad ampia maggioranza di sostenere i tre progetti del Consiglio federale riguardanti lo scambio automatico di informazioni

1. 15.047 Assistenza amministrativa in materia fiscale. Convenzione del Consiglio d’Europa e dell’OCSE. Approvazione
15.046 Scambio automatico di informazioni relative a conti finanziari e la sua attuazione. Legge federale
Dopo essere entrata in materia in occasione della sua seduta di giugno, la Commissione doveva procedere alla deliberazione di dettaglio dei tre testi che le erano sottoposti.
 
Per quanto riguarda il decreto concernente la Convenzione sull’assistenza amministrativa in materia fiscale e le modifiche della legge sull'assistenza amministrativa fiscale (LAAF), la maggioranza della Commissione propone di attenersi, senza modifiche, al progetto del Consiglio federale. In particolare, la Commissione ha respinto (con 18 voti contro 7) la proposta di stralciare le disposizioni della LAAF riguardanti lo scambio spontaneo di informazioni. Con 12 voti contro 7, ha pure deciso di respingere un’altra proposta volta a permettere la trasmissione spontanea di informazioni nei soli casi in cui vi sia il sospetto fondato di sottrazione d’imposta grave o di frode fiscale. Nella votazione sul complesso, il decreto federale e la modifica della LAAF sono stati accettati con 18 voti contro 0 e 7 astensioni.
 
Per quanto riguarda l’Accordo multilaterale concernente lo scambio automatico di informazioni (AIA) e il disegno di legge sull’AIA, la Commissione ha approvato le proposte governative nel loro complesso. In particolare, si è opposta (con 16 voti contro 7 e 1 astensione) a una proposta in cui si chiedeva che le informazioni provenienti da un’autorità estera venissero esaminate non dall’amministrazione fiscale, ma da un’autorità indipendente e successivamente trasmesse a un tribunale unicamente nel caso, ad esempio, di falsità in documenti. La Commissione ha pure rifiutato (con 15 voti contro 3 e 6 astensioni) di iscrivere nella legge che il numero AVS debba essere utilizzato, allo scopo di sgravare il carico amministrativo, come numero d’identificazione fiscale per le informazioni trasmesse all’estero. La maggioranza preferisce lasciare per il momento la questione aperta, poiché ritiene pericoloso, dal punto di vista della protezione dei dati, utilizzare un identificatore che permette potenzialmente di accedere a una serie di informazioni personali. Infine, la Commissione non ha voluto (con 18 voti contro 7) sottoporre a referendum facoltativo i futuri accordi che istituiscono lo scambio automatico di informazioni tra la Svizzera e gli Stati partner.
 
Nell’intento di proteggere al meglio gli interessi delle persone i cui dati saranno trasmessi all’estero, la Commissione ha tuttavia deciso, con voto unanime, di introdurre la possibilità di contestare davanti a un giudice (art. 29a della Costituzione) la decisione di trasmettere dati, nel caso in cui tale trasmissione comporti a una persona svantaggi considerati insostenibili a causa della mancanza nello Stato ricevente di garanzie proprie dello Stato di diritto. Con analogo intento, la Commissione ha deciso, con 21 voti e 4 astensioni, di introdurre una disposizione che incarica il Consiglio federale di esaminare attentamente, al momento della scelta dei potenziali Stati partner, il loro quadro legale in materia di protezione dei dati, nonché le possibilità di regolarizzazione.

Nella votazione sul complesso, la Commissione ha approvato con 17 voti contro 7 il decreto concernente l’accordo multilaterale e, con 18 voti contro 7, il disegno di legge sull’AIA.
 
2. 15.048 Legge federale sul riciclaggio di denaro. Modifica
Con 15 voti contro 10, la Commissione propone di non entrare in materia sul disegno del Consiglio federale che prevede di imporre agli intermediari finanziari obblighi di diligenza basati sui rischi, al fine di garantire la conformità fiscale dei clienti residenti fiscalmente all’estero anche nei casi in cui la Svizzera e il Paese di residenza del cliente non abbiano adottato alcun accordo sullo scambio automatico di informazioni.
Secondo la maggioranza della Commissione, il progetto del Consiglio federale attribuisce alle banche un compito poliziesco, che non spetta loro. Il costo per l’attuazione di tale misura sarebbe d’altronde assai importante per il settore bancario e tanto più pregiudizievole per la competitività, considerato che la Svizzera sarebbe l’unica a introdurre un obbligo del genere. Dal canto suo, la minoranza reputa che sia importante introdurre l’obbligo di diligenza nel caso dei clienti di Paesi con i quali la Svizzera non ha concordato alcuno scambio automatico di informazioni. Solo in tal modo è possibile, a suo avviso, perseguire la strategia per una piazza finanziaria che accolga unicamente denaro fiscalizzato. Senza questo ulteriore passo vi è il rischio di ripetere gli errori del passato.
 
3. 14.093 Revisione dell’imposizione alla fonte del reddito da attività lucrativa. Legge federale
Nella seduta del 9 febbraio 2015 la Commissione aveva deciso di sospendere la trattazione dell’oggetto, in modo da seguire gli sviluppi dell’Accordo sui frontalieri tra la Svizzera e l’Italia. L’esame è stato ripreso in data odierna, essendovi ora una roadmap dell’accordo e prevedendo che si possa raggiungere un’intesa entro la fine di settembre. Dopo aver respinto una proposta che chiedeva un’ulteriore sospensione, la Commissione ha svolto un breve dibattito al termine del quale ha deciso, senza opposizioni, di entrare in materia sull’oggetto.
 
4. Altre decisioni
Fondandosi sull’articolo 151 della legge sul Parlamento, la Commissione ha chiesto informazioni sulla prevista modifica dell’ordinanza concernente la legge sul credito al consumo. Nell’avamprogetto posto in consultazione dal Consiglio federale si prevede di ridurre il tasso d’interesse massimo per i crediti al consumo dall’attuale 15 per cento al 10 per cento e di introdurre un meccanismo di calcolo. Con 14 voti contro 10 e 1 astensione, la Commissione ha deciso di sostenere il progetto.
 
Con 13 voti contro 10 e 2 astensioni, la Commissione si è espressa a favore di due iniziative cantonali, depositate dal Cantone Vaud (12.300) e dal Cantone Friburgo (13.310). Entrambe chiedono di interrompere i negoziati con l'Unione europea relativi a un accordo di libero scambio nel settore agroalimentare.
 
Con 14 con 13 voti contro 9 e 1 astensione, la Commissione propone di accogliere la mozione. 14.3923 Mo. Consiglio degli Stati (Bischof). Trasformare il gruppo di esperti Brunetti in un consiglio strategico per l’avvenire della piazza finanziaria anziché scioglierlo
 
5. Discussione sul franco forte
In considerazione del perdurare della difficile situazione economica e della continua massiccia sopravvalutazione del franco, la CET-N aveva deciso recentemente di organizzare un nuovo incontro con il consigliere federale Johann Schneider-Ammann per discutere sulla forza del franco e sulle possibili misure atte a contrastare questa situazione. Come già nei precedenti colloqui, anche in questa occasione è risultato che la Commissione segue con estrema attenzione e con preoccupazione gli attuali sviluppi dell’economia svizzera. La Commissione si propone di continuare la discussione con il capo del DEFR in occasione delle sedute programmate nel quarto trimestre del 2015, per valutare quali misure concrete possono essere adottate a sostegno dell’economia.
 
Presieduta dal consigliere nazionale Ruedi Noser (PLR, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 17 e il 18 agosto 2015. A parte della seduta erano presenti i consiglieri federali Eveline Widmer-Schlumpf e Johann Schneider-Ammann.
 
 
 
Berna, 18 agosto 2015 Servizi del Parlamento