Obbligo di registrare l’orario di lavoro
La CET-S apprezza la disponibilità di tutte le parti a scendere a compromessi per elaborare una soluzione condivisa

1. 13.4104 Mo. Niederberger. Possibilità per alcuni settori di presentare una dichiarazione di rinuncia all'obbligo di registrare l'orario di lavoro

La CET-S ha preso atto con soddisfazione che, dopo annose discussioni, i partner sociali hanno trovato ieri un’intesa sulle modalità future di registrare l’orario di lavoro. La CET-S ringrazia il consigliere federale Schneider-Ammann per la sua opera di mediazione e riconosce le grandi concessioni fatte da tutte le parti per poter giungere a un compromesso. Poiché il compromesso può essere sancito a livello di ordinanza, il disciplinamento dovrebbe poter essere attuato in tempi rapidi.
La Commissione rileva che nelle prossime settimane dovranno essere chiarite ancora le ultime questioni relative all’attuazione della proposta dei partner sociali. Appena le modifiche d’ordinanza e le relative spiegazioni saranno affinate, la CET-S deciderà definitivamente sulla mozione del consigliere agli Stati Niederberger e presenterà una proposta al Consiglio degli Stati.

2. 14.095 Legge federale sugli orari di apertura dei negozi

La Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-S) ha interrotto i suoi lavori su questo oggetto, per dare modo al Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) di commissionare una perizia giuridica concernente le competenze di Confederazione e Cantoni per quanto riguarda gli orari d’apertura dei negozi. Il DEFR approfondirà con la Conferenza dei direttori cantonali dell'economia pubblica (CDEP) i risultati della perizia giuridica e le previste conseguenze di un’apertura prolungata dei negozi sul turismo degli acquisti. L’oggetto sarà verosimilmente trattato di nuovo in Commissione dopo la sessione estiva.

3. 14.302 Iv. Ct. TI. Abrogazione dell'accordo sui frontalieri e rinegoziazione della convenzione generale

14.303 Iv. Ct. TI. Creazione di una regione a statuto speciale per il Cantone Ticino e altre regioni periferiche particolarmente colpite dalle conseguenze negative della libera circolazione

14.304 Iv. Ct. TI. Il Ticino sia sovrano del proprio futuro

Dando seguito alla sua decisione di fine gennaio (cfr. comunicato stampa del 27 gennaio 2015), la CET-S ha invitato alla sua odierna seduta i capi del Dipartimento federale delle finanze (DFF) e del DEFR, dai quali è stata direttamente informata sui recenti sviluppi delle questioni sollevate dalle tre iniziative cantonali del Ticino. Visto che il processo politico è in corso, la Commissione ha deciso di proporre al suo Ufficio di stralciare le tre iniziative cantonali dal programma della sessione primaverile. Allo stesso tempo, ha approvato all’unanimità un postulato commissionale volto a incaricare il Consiglio federale di illustrare quali misure ha preso e quali altre intende prendere per andare incontro alle richieste e alle preoccupazioni espresse dal Ticino nelle iniziative cantonali. In particolare, il Consiglio federale è chiamato a spiegare le misure, le possibilità di intervento e gli eventuali progressi per quanto riguarda l’imposizione dei lavoratori frontalieri, l’accordo sulla doppia imposizioni con l’Italia e la libera circolazione delle persone (15.3012 Po. CET-S). Il Consiglio degli Stati tratterà il postulato nella sessione estiva del 2015.

4. 14.431 n Iv. Pa. Fischer Roland. Imposizione equa degli averi di libero passaggio delle persone che lasciano la Svizzera per un Paese non membro dell'UE/AELS

La Commissione ha deciso con 8 voti contro 4 di non aderire alla decisione della sua Commissione omologa. Considerati i previsti oneri amministrativi supplementari per le autorità fiscali e il timore di un’ingerenza nella sovranità fiscale dei Cantoni, la maggioranza della Commissione ritiene opportuno continuare a tassare gli averi di libero passaggio dopo un trasferimento all’estero dove ha sede l’istituto di previdenza – e non nel luogo dell’ultimo domicilio in Svizzera.

Altre decisioni

12.3809 Mo. Consiglio nazionale (Bugnon): La Commissione si allinea al Consiglio federale e propone al Consiglio degli Stati con 8 voti contro 3 e 1 astenuto di respingere la mozione 12.3809 del Consiglio nazionale (Bugnon) «Consentire alle società cooperative agricole e vinicole di continuare a beneficiare di crediti per i miglioramenti strutturali».

14.3835 Mo. Consiglio nazionale (Gruppo PPD-PEV) e 14.3844 Mo. Consiglio nazionale (Gruppo BD) «Modifiche legislative volte a promuovere la manodopera nazionale»: la Commissione si allinea al Consiglio federale e propone all’unanimità di accogliere le due mozioni. Il Consiglio degli Stati ha già accolto una mozione dallo stesso tenore nella sessione invernale 2014 (14.3795 Mo. Häberli-Koller).

12.4213 Mo. Consiglio nazionale (Müller Walter) «Modifica dell'articolo 55 capoverso 1 della legge sul contratto d'assicurazione»: la Commissione respinge all’unanimità la mozione, perché quanto richiesto è già attuato nell’ambito della revisione parziale della legge sul contratto d’assicurazione.

Presieduta dal consigliere agli Stati Roberto Zanetti (PS, SO), la Commissione si è riunita a Berna il 23 febbraio 2015. A parte della seduta erano presenti i consiglieri federali Johann Schneider-Ammann ed Eveline Widmer-Schlumpf.

 

Berna, 23 febbraio 2015 Servizi del Parlamento