15.049 Legge sulla riforma dell'imposizione delle imprese
La Commissione ha deciso all'unanimità l'entrata in materia sul disegno già durante la seduta del 25 giugno 2015. Nelle due sedute seguenti si è occupata in modo approfondito della deliberazione di dettaglio che ha potuto portare a termine nella seduta odierna.
La Commissione propone di dare seguito per ampia parte al disegno del Consiglio federale: sono incontestate l'abolizione degli statuti fiscali cantonali (art. 28 cpv. 2–5 LAID) e le disposizioni sulla dichiarazione delle riserve occulte (art. 61a e b LIFD). La CET-S non mette in questione neanche i conseguenti adeguamenti alla perequazione delle risorse né i contributi complementari di 180 mio. di franchi che la Confederazione intende versare ai Cantoni finanziariamente deboli (art. 3 e art. 23a LPFC).
Invece ha adottato con 8 voti contro 2 ed una astensione una proposta che intende aumentare la quota cantonale dell'imposta federale diretta al 21,2 per cento, invece del 20,5 per cento come previsto nel messaggio (art. 196 cpv. 1 LIFD). In tal modo si vuole offrire ai Cantoni, con all'incirca 153 mio. di franchi, un margine di manovra maggiore per ridurre l'aliquota dell'imposta cantonale sull'utile. Introiti che di conseguenza verrebbero a mancare alla Confederazione.
Al fine di compensarli, la Commissione approva con 7 voti contro 4 la proposta di mantenere la tassa di bollo sul capitale proprio (art.1–36 LTB). Non la ritiene infatti un punto centrale della riforma. Secondo il messaggio, alla Confederazione la soppressione della tassa di bollo d'emissione sarebbe venuta a costare 228 mio. di franchi.
Per quel che riguarda il «patentbox», con 7 voti contro 5 ed una astensione la Commissione respinge la proposta secondo la quale l'agevolazione fiscale, grazie proprio al «patentbox», avrebbe dovuto corrispondere esattamente alla quota dell’utile qualificante, tuttavia al massimo al 90 per cento (art. 24a cpv.1 LAID).
Invece, con 10 voti contro 2 ed una astensione la Commissione ha approvato una proposta che permette ai Cantoni di scaglionare su 5 anni i primi importi dovuti al fisco quando una ditta viene trasferita nel «patentbox» (art. 24a cpv. 2bis LAID). In tal modo i Cantoni possono ripartire meglio il gettito fiscale e le ditte controllare i deflussi di liquidità.
Con 7 voti contro 6 la Commissione adotta la proposta di limitare le deduzioni per le spese di ricerca e sviluppo al massimo al 150 per cento degli oneri giustificati dall'uso commerciale (incentivazione dell'input facoltativa) (art. 25a cpv.1 LAID). In questo modo la Commissione intende evitare il pericolo di una mancata imposizione e di una marcata concorrenza fiscale tra Cantoni. Con 7 voti contro 6 respinge invece la possibilità per i Cantoni di concedere crediti d'imposta invece di deduzioni nell'ambito dell'incentivazione dell'input. Inoltre respinge (7:4) anche la limitazione dell’effetto combinato di incentivazione dell’input e patentbox.
La CET-S sostiene la proposta del Consiglio federale relativa alla procedura di imposizione parziale dato che garantisce l'imposizione indipendentemente dalla forma giuridica (art. 18b cpv.1 e art. 20 cpv. 1bis LIFD e adeguamento analogo nella LAID). Respinge invece la proposta di imposizione integrale delle entrate da dividendi con 8 voti contro 4. Neanche la proposta di mantenere la procedura di imposizione parziale secondo il diritto vigente viene approvata dalla maggioranza (5 voti contro 7).
La proposta di introdurre un'imposta sull'utile senza interessi è respinta dalla Commissione con 6 voti contro 4 ed una astensione (art. 59 LIFD / art. 25 LAID). Non solo non ne è garantito il consenso internazionale, ma le entrate fiscali della Confederazione si ridurrebbero di 266 mio. di franchi, quelle dei Cantoni di 344 mio. La Commissione si riserva di trattare una mozione sull’argomento nel quadro della procedura di appianamento delle divergenze.
Nel complesso le proposte della CET-S hanno ripercussioni finanziarie statiche tanto per la Confederazione quanto per i Cantoni. A paragone del messaggio del Consiglio federale, le entrate aumenterebbero per la Confederazione di 75 mio. di franchi, per i Cantoni di 153 mio. Nella votazione sul complesso la Commissione ha approvato il disegno con 4 voti contro 1 e 7 astensioni.
La riforma III dell'imposizione delle imprese sarà trattata dal Consiglio degli Stati nella sessione invernale 2015.
La Commissione ha deciso che il primo progetto dell’iniziativa parlamentare 09.503 «Abolire progressivamente le tasse di bollo e creare nuovi posti di lavoro» rimarrà in sospeso fino al termine della consultazione parlamentare sulla riforma III dell'imposizione delle imprese.
Presieduta dal consigliere agli Stati Roberto Zanetti (PS, SO), la Commissione si è riunita a Berna il 19 novembre 2015. A parte della seduta era presente la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf.
Berna, 19 novembre 2015 Servizi del Parlamento