Insegnamento delle lingue straniere nella scuola dell'obbligo
La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-S) ha respinto le due iniziative parlamentari della Commissione omologa: la 14.459 con 7 voti contro 4 e 1 astensione e la 14.460 all’unanimità. Entrambe le iniziative chiedono di completare l’attuale legge sulle lingue con una disposizione che eroderebbe la sovranità in ambito educativo dei Cantoni, ingerendosi nella loro competenza in materia di insegnamento delle lingue. La Commissione è tuttavia disposta a tornare nuovamente sulla tematica qualora altri Cantoni non soddisferanno le disposizioni sull’armonizzazione.

L'insegnamento delle lingue straniere nella scuola dell’obbligo, che è disciplinato dai Cantoni, è attualmente discusso nell’ambito del dibattito sulla coesione nazionale in modo molto emozionale. La CSEC-S ha esaminato due iniziative parlamentari della Commissione omologa su questo tema e deciso di non darvi seguito. L’iniziativa parlamentare 14.459 vuole sancire nella legge che l'insegnamento di una seconda lingua nazionale inizia al più tardi due anni prima della fine della scuola elementare, mentre l’iniziativa parlamentare 14.460 chiede che la prima lingua straniera insegnata sia una seconda lingua nazionale.

La Commissione giustifica la propria decisione sostenendo di non volere ingerirsi nella competenza in ambito educativo dei Cantoni. Essa ricorda inoltre che il Consiglio federale ha più volte espresso la sua disponibilità a esaminare la situazione e considerare l’opportunità di un intervento da parte della Confederazione qualora i Cantoni non dovessero riuscire a coordinarsi per conseguire un'armonizzazione scolastica come sancito dalla Costituzione federale. Per queste ragioni la maggioranza della CSEC-S non ritiene necessario intraprendere nuove misure.

Una minoranza della Commissione vorrebbe invece dare seguito all’iniziativa parlamentare 14.459. A suo avviso, i numerosi interventi cantonali concernenti l’insegnamento delle lingue nella scuola dell'obbligo indicano che gli esiti per conseguire un’armonizzazione nell'insegnamento delle lingue siano ancora incerti. I due oggetti tornano alla CSEC-N.


Bilancio HarmoS
La Commissione ha inoltre invitato Christoph Eymann, presidente della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), e Hans Ambühl, segretario generale della CDPE, a presentare il rapporto sul bilancio di HarmoS pubblicato il 1° luglio 2015. La CDPE trae un bilancio globalmente positivo sull'armonizzazione della scuola dell'obbligo. La Commissione è soddisfatta del bilancio.

Presieduta dalla consigliera agli Stati Géraldine Savary (PS/VD), la Commissione si è riunita a Berna il 2 settembre 2015.

 

 

Berna, 2 settembre 2015  Servizi del Parlamento