Con 10 voti contro 3 la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S) propone di respingere la mozione 18.3394 del gruppo BD, ritenendola superata dopo che il Consiglio federale ha recentemente comunicato di voler rinunciare alla modifica dell’ordinanza sul materiale bellico. Essa vuole inoltre mantenere l’attuale ripartizione delle competenze e si oppone in particolare al richiesto adeguamento dei criteri di esclusione della legge sul controllo dei beni a duplice impiego a quelli della legge federale sul materiale bellico.

La maggioranza della Commissione ritiene che il Consiglio nazionale abbia accolto la mozione in reazione alla modifica dell’ordinanza sul materiale bellico annunciata dal Consiglio federale in giugno. Dal momento, però, che il Consiglio federale nel frattempo ha deciso di rinunciare a questa modifica dell’ordinanza, essa considera la mozione superata. Inoltre vuole mantenere l’attuale ripartizione delle competenze. Questioni essenziali concernenti i criteri di autorizzazione – come il rispetto del diritto e degli obblighi internazionali nonché dei principi di politica estera – sono già contemplate attualmente nella legge sul materiale bellico. L’esame puntuale di questi criteri compete all’Esecutivo e alla sua Amministrazione, che dispone delle conoscenze tecniche necessarie. Peraltro anche il Consiglio federale è legittimato democraticamente, contrariamente a quanto si sostiene nella mozione. La maggioranza è in particolare contraria al richiesto adeguamento dei criteri di esclusione contenuti nella legge sul controllo dei beni a duplice impiego a quelli della legge sul materiale bellico, poiché colpirebbe altri settori dell’economia (come l’industria delle macchine e della chimica) e rappresenterebbe quindi un attacco frontale all’economia svizzera d’esportazione.

Una minoranza propone di accogliere la mozione. Ritiene che con la mozione si possa tenere conto in tal modo di questioni e sensibilità legittime in merito agli aspetti di procedura concernenti le autorizzazioni all’esportazione. Con l’attuazione della mozione sarebbe possibile estendere il dibattito al Parlamento e all’opinione pubblica e le future decisioni concernenti l’esportazione potrebbero ottenere un maggiore sostegno.

La mozione 18.3394 chiede che il Consiglio federale sia incaricato di stralciare dall’ordinanza sul materiale bellico i criteri per l’autorizzazione di affari con l’estero e di trasferirli nella legge federale sul materiale bellico. Parimenti, i criteri di esclusione sanciti nella legge sul controllo dei beni a duplice impiego verrebbero uniformati per analogia a quelli della legge federale sul materiale bellico.

Il Consiglio degli Stati deciderà su questo oggetto nella sessione invernale.

Corpo delle guardie di confine

Con 7 voti contro 3 la Commissione propone alla propria Camera di respingere la mozione 18.3385 della Commissione omologa, la quale chiede al Consiglio federale di aumentare l’effettivo del Corpo delle guardie di confine (CGCF) di 44 posti a tempo pieno e di prevedere i mezzi necessari nel preventivo 2019 e nel piano finanziario. Prima di prendere una decisione in merito, la Commissione è stata informata dettagliatamente sul programma DaziT che ha l’obiettivo di riorganizzare radicalmente l’Amministrazione federale delle dogane.

La maggioranza della Commissione sostiene che la mozione non potrà essere attuata entro il termine stabilito poiché il preventivo verrà adottato già nella sessione invernale. Inoltre occorre puntare sui processi di trasformazione in corso: grazie al programma DaziT sarà possibile conseguire guadagni in termini di efficienza e liberare risorse nonché riformare completamente la formazione delle guardie di confine e del personale doganale. Non sarebbe opportuno assumere e formare ora nuovo personale per il CGCF che entro breve tempo dovrebbe essere sottoposto a una nuova formazione. Una minoranza della Commissione propone di accogliere la mozione poiché a suo avviso è necessario adottare provvedimenti in questo ambito e intende tener conto già adesso delle richieste dei Cantoni di frontiera.

La Commissione ha rinviato all’inizio del 2019 la decisione sull’iniziativa cantonale 17.311, che a sua volta chiede di rafforzare il CGCF, per attendere i risultati delle deliberazioni sul preventivo.

Procedure per le spese in seno al DDPS

La Commissione è stata informata dal capo del DDPS in merito alle procedure per le spese del Dipartimento. Ha preso atto delle misure adottate e in particolare del fatto che all’inizio di settembre 2018 è entrato in vigore un nuovo regolamento relativo alle spese. Anche le Commissioni della gestione, che sono competenti in materia, si sono occupate di questo tema. La Commissione sostiene le misure adottate e si attende che il cambiamento di cultura nelle questioni riguardanti le spese sia applicato in maniera coerente e trasparente.

Presieduta dal consigliere agli Stati Josef Dittli (PLR, UR), la Commissione si è riunita a Berna il 13 novembre 2018. A parte della seduta erano presenti i consiglieri federali Johann Schneider-Ammann, capo del DEFR, Ueli Maurer, capo del DFF, e Guy Parmelin, capo del DDPS.