La Commissione delle istituzioni politiche (CIP) del Consiglio degli Stati sottopone alla propria Camera un progetto concernente l’accesso dei lobbisti al Palazzo del Parlamento nel quale sono previste prescrizioni in materia di trasparenza più severe di quelle attuali.

Dopo la valutazione dei risultati della consultazione, la Commissione ha sottoposto il progetto, con poche modifiche, alla propria Camera (15.438 s Iv. Pa. Berberat. Per una normativa volta a instaurare la trasparenza in materia di lobbismo nel Parlamento federale: rapporto e progetto di atto legislativo dell’11 ottobre 2018). I parlamentari devono quindi poter continuare a far rilasciare due tessere di accesso per le persone che rappresentano interessi (lobbisti). Come chiesto dall’iniziativa parlamentare Berberat, ora tali persone dovranno tuttavia fornire informazioni sui loro mandanti e sui propri incarichi. Una minoranza vorrebbe invece che i rappresentanti di interessi operanti a livello commerciale non ottengano alcun accesso procurato da deputati, bensì ricevano l’accesso esclusivamente con l’approvazione della Delegazione amministrativa. Un’altra minoranza vuole che i parlamentari non diano più alcuna tessera di accesso ai lobbisti. Questi dovrebbero registrarsi, ottenendo così l’accesso per una sessione.

Nuovi contributi all’UE

Nel caso in cui i presupposti menzionati dalla Commissione siano adempiuti, con 10 voti contro 2 essa sostiene il credito quadro «Migrazione» di 190 milioni di franchi, che rientra nel suo ambito di competenza ed è stato proposto dal Consiglio federale (18.067 s Disparità economiche e sociali nell’UE allargata. Secondo contributo svizzero ad alcuni Stati membri dell’UE). Essa ritiene che sia nell’interesse del nostro Paese migliorare la gestione della migrazione negli Stati particolarmente interessati da questo fenomeno. Gli obiettivi concreti di relativi programmi saranno una procedura d’asilo più efficiente nonché il miglioramento della procedura di accoglienza delle persone in cerca di protezione e di quella di rimpatrio. Si potrà quindi chiedere il rimpatrio anche di persone che soggiornano illegalmente in uno degli Stati membri dell’UE che beneficia del sostegno economico. Si intende così impedire che queste persone entrino in modo irregolare in Svizzera. Nella legge sull’asilo occorre sancire che il Consiglio federale, in applicazione di questo credito, può concludere autonomamente trattati con Stati selezionati per la concessione dei relativi contributi (18.068 s Legge sull’asilo. Modifica [Credito quadro «Migrazione»; 2. Contributo svizzero ai ad alcuni Stati membri dell’UE]).

La Commissione ha però preso questa decisione con riserva: con 6 voti contro 4 la CIP è favorevole a presentare una proposta alla Commissione della politica estera (CPE) in virtù della quale si sospenda temporaneamente l’approvazione del «Credito quadro migrazione» e del «Credito quadro per ridurre le disparità economiche e sociali nell’UE allargata», di 1046,9 milioni di franchi, di competenza della CPE. Secondo la CIP, nuovi contributi all’UE entrano in linea di conto soltanto se l’UE accorda un riconoscimento illimitato delle borse svizzere e se si fanno progressi evidenti nelle relazioni bilaterali. La minoranza della Commissione reputa invece che collegare questi aspetti sia inopportuno e non contribuisca a promuovere la necessaria distensione del rapporto con l’UE.

Indennità di pernottamento

Con 10 voti contro 1 e 1 astensione la Commissione approva un adeguamento dell’ordinanza concernente la legge sulle indennità parlamentari che prevede un nuovo disciplinamento delle indennità di pernottamento per i membri del Parlamento. Con il presente progetto si intende garantire che l’indennità di pernottamento venga corrisposta unicamente se tra due giorni di seduta consecutivi il parlamentare pernotta nel luogo in cui si svolge la seduta (16.413 s Iv. Pa. Eder. Nessuna indennità di pernottamento se il pernottamento non avviene fuori casa: rapporto e progetto di atto legislativo dell’11 ottobre 2018). Il progetto di ordinanza sarà trattato prossimamente dal Consiglio degli Stati.

Voto elettronico: chiari limiti per le fasi di sperimentazione

La Commissione ritiene che la credibilità della democrazia meriti che si utilizzino unicamente canali di voto assolutamente sicuri. Con 7 voti contro 4 e 1 astensione dà perciò seguito a un’iniziativa parlamentare del consigliere agli Stati Damian Müller (LU) (18.427 s Iv. Pa. Sì al voto elettronico, ma privilegiando la sicurezza invece di forzare i tempi). Secondo l’iniziativa, la legge deve porre limiti ben precisi alle fasi di sperimentazione nei Cantoni. Così, ad esempio, il 30 per cento al massimo dell’elettorato cantonale può accedere al voto elettronico e devono essere operativi almeno due sistemi.

Unità della materia

La Commissione si è detta favorevole a sancire giuridicamente a livello di legge il principio dell’unità della materia per gli atti normativi. Con 6 voti contro 4 e 2 astensioni accoglie quindi un’iniziativa in tal senso (18.436 s Iv. Pa. Minder. Atti normativi dell’Assemblea federale. Preservare il principio dell’unità della materia).  La Commissione è consapevole che in determinati casi l’osservanza del principio dell’unità della materia può rappresentare una vera e propria sfida. Nondimeno, la Commissione ritiene che andrebbe esaminata l’opportunità di sancire giuridicamente questo criterio anche nelle leggi. Gli aventi diritto di voto dovrebbero avere la possibilità di potere esprimere chiaramente la propria opinione in caso di disegni di legge. Inoltre, alle leggi approvate dal Parlamento si devono applicare gli stessi standard che valgono per le iniziative popolari presentate dal Popolo.

Indennità di partenza per i quadri superiori

La Commissione ritiene che vi sia necessità di intervenire in materia di indennità di partenza per i quadri superiori delle aziende federali e delle imprese parastatali (18.428 s Iv. Pa. Aziende federali e imprese parastatali. Nessuna indennità di partenza per i quadri superiori). Reputa ingiustificato che da quando, nel 2013, è stata accolta l’iniziativa popolare «Contro le retribuzioni abusive», essi siano trattati in modo diverso dai quadri superiori delle società quotate in borsa. L’iniziativa parlamentare del consigliere agli Stati Thomas Minder (SH) è stata accolta con 5 voti contro 3 e 4 astensioni.

Controllo della qualità normativa prima della consultazione

Al fine di riconfermare la richiesta, già manifestata con interventi adottati in precedenza, di introdurre controlli della qualità delle normative in progetto, con 6 voti contro 3 e 2 astensioni la Commissione ha accolto una relativa iniziativa parlamentare proveniente dal Consiglio nazionale (16.500 Iv. Pa. Knecht. Controllo obbligatorio della qualità normativa già nell’ambito del rapporto esplicativo destinato alla consultazione).

Appianamento delle divergenze relative alla legge sugli stranieri

È iniziato l’esame delle divergenze rispetto al Consiglio nazionale nel progetto «18.026  s Legge federale sugli stranieri. Norme procedurali e sistemi d’informazione», che sarà concluso in occasione della seduta dell’8 novembre 2018.

Presieduta dalla consigliera agli Stati Pascale Bruderer Wyss (AG), la Commissione si è riunita a Berna l’11 e il 12 ottobre 2018.