Dopo 17 ore totali di deliberazione di dettaglio, nella votazione sul complesso la Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-S) ha accolto all’unanimità la legge federale sugli acquisti pubblici (LAPub). L’oggetto potrà quindi essere trattato dal Consiglio degli Stati nella sessione invernale. La Commissione ha inoltre discusso le responsabilità nell’ambito della vigilanza sui mercati finanziari e ha condotto un’ampia audizione in materia.

Già nelle sue sedute del 3 luglio e dell’8 ottobre di quest’anno, la CET-S aveva preso decisioni sull’oggetto 17.019 «Legge federale sugli acquisti pubblici. Revisione totale». Nella seduta odierna la Commissione ha potuto concludere la deliberazione di dettaglio. La CET-S ha formulato le seguenti proposte di modifica del testo deciso dal Consiglio nazionale:

  • All’articolo 10 la CET-S ha deciso all’unanimità di aggiungere tra le eccezioni gli istituti di previdenza della Confederazione.
  • All’articolo 21 la Commissione propone senza voti contrari di inserire un nuovo capoverso 6, secondo il quale le commesse pubbliche non possono essere definite di modo che per l’aggiudicazione entri in considerazione fin dal principio un solo offerente.
  • All’articolo 29 «Criteri di aggiudicazione»: con 7 voti contro 4 la Commissione propone di stralciare dal capoverso 1 il criterio «affidabilità del prezzo». Con 9 voti contro 3 e 1 astensione, essa propone inoltre di spostare nel capoverso 1 il criterio «diversi livelli di prezzi nei Paesi in cui la prestazione è fornita», che il Consiglio nazionale ha inserito nel capoverso 1bis, e di stralciare quest’ultimo. Il capoverso 2, che definisce ciò di cui tener conto al di fuori dell’ambito di applicazione dei trattati internazionali, viene completato dalla Commissione, all’unanimità, con «impieghi per lavoratori più anziani» e «il reinserimento dei disoccupati di lunga durata». La Commissione ha inoltre deciso all’unanimità di integrare il capoverso 2 dell’articolo 41 in un nuovo capoverso 4 dell’articolo 29, però senza il termine «ampiamente». Quest’ultimo stabilisce che per prestazioni standardizzate il prezzo costituisce il solo criterio di aggiudicazione.
  • All’articolo 31 capoverso 1, con 6 voti contro 6 e un’astensione e il voto determinante del presidente, la Commissione propone di ammettere solo un subappaltatore; i committenti possono tuttavia prevedere eccezioni.
  • Con 7 voti contro 5 la Commissione propone di stralciare il capoverso 2 dell’articolo 40, il quale consente di effettuare una preselezione di tre offerte nel caso in cui le verifiche delle offerte richiedono un dispendio considerevole.
  • Per quanto concerne il capoverso 1 dell’articolo 41, la CET-S ha accolto all’unanimità il disegno del Consiglio federale, con un’aggiunta all’articolo 3 che definisce l’offerta economicamente più vantaggiosa come l’offerta che presenta il miglior rapporto prestazione-prezzo.
  • All’articolo 44 la Commissione sostiene senza voti contrari il disegno del Consiglio federale, poiché la disposizione del Consiglio nazionale concernente l’esclusione di offerenti il cui comportamento contravviene all’etica professionale o pregiudica lo svolgimento conforme alla legge della procedura di aggiudicazione crea soprattutto incertezze.
  • Con 6 voti contro 5 e un’astensione la Commissione propone di stralciare il capoverso 2 dell’articolo 52, in quanto essa intende garantire la protezione giuridica totale anche alle commesse pubbliche che non rientrano nell’ambito di applicazione dei trattati internazionali.
  • Infine, con 9 voti contro 3 e un’astensione la Commissione propone di stralciare l’intero articolo 59 e di non sancire per legge il diritto d’esame degli atti da parte del Controllo federale delle finanze.

Nella votazione sul complesso, la Commissione ha accolto all’unanimità anche l’Accordo dell’OMC (17.020), il quale sarà trattato dal Consiglio degli Stati congiuntamente alla LAPub. Nella deliberazione di dettaglio sulla LAPub sono state inoltre trattate le mozioni 12.3577, 14.4307, 16.3657, 15.3770, 16.3222, 16.3870, 17.3571. Poiché tali mozioni risultano quasi integralmente adempiute, la Commissione propone di respingerle.

Regole più chiare nella vigilanza sui mercati finanziari

La CET-S ha discusso in modo dettagliato tre mozioni che chiedono di chiarire il mandato della vigilanza sui mercati finanziari e ha sentito in merito rappresentanti della FINMA, dell’Associazione svizzera dei banchieri, dell’Associazione Svizzera d’Assicurazioni e degli ambienti scientifici. Con 10 voti contro 3 la Commissione propone di accogliere la mozione Landolt (17.3317), la quale incarica il Consiglio federale di proporre misure al fine di separare in modo più netto le responsabilità tra l’Amministrazione e la FINMA nella vigilanza sui mercati finanziari. Con rispettivamente 10 voti contro 3 e 12 voti contro 1 ha deciso di sospendere le mozioni CET-N (17.3976) ed Ettlin (18.3612) che chiedono adeguamenti legislativi. La maggioranza ritiene che la questione debba essere chiarita, ma che a tal fine non sia necessaria una modifica di legge. Essa è dell’avviso che il Consiglio federale debba chiarire rapidamente le questioni aperte a livello di ordinanza. Il Consiglio federale è disposto a procedere in tal senso e ha proposto di accogliere la mozione Landolt. Una minoranza intende invece attendere le misure del Consiglio federale, prima che si attivi anche il Parlamento. Si prevede che il Consiglio degli Stati tratti la mozione Landolt nella sessione invernale.

Altri oggetti

Con 12 voti contro 0 e un’astensione, la CET-S ha accolto il disegno del Consiglio federale volto ad adeguare la deduzione per partecipazioni relative a strumenti too big to fail (18.020). Allineandosi alla CET-N, essa sostiene espressamente che i lavori sulla riforma dell’imposta preventiva, attualmente sospesi, vengano ripresi senza indugio e che in tale ambito si proceda al miglioramento generale delle condizioni quadro fiscali per il finanziamento di gruppi.

La Commissione non ha ancora concluso la deliberazione sulle divergenze concernenti la legge federale sul trattamento fiscale delle sanzioni finanziarie (16.076). Intende esaminare ulteriori varianti e attende un rapporto dell’Amministrazione in materia.

Presieduta dal consigliere agli Stati Pirmin Bischof (PPD, SO), la Commissione si è riunita a Berna il 01 e il 02 novembre 2018. In parte era presente alla seduta il consigliere federale Ueli Maurer.