Modifica della legge federale concernente la perequazione
finanziaria e la compensazione degli oneri (18.075 s)
Il 28 settembre 2018 il Consiglio federale
ha trasmesso alle Camere federali il messaggio sulla modifica della legge
federale concernente la perequazione finanziaria e la compensazione degli oneri
(LPFC, RS 613.2). Così come proposta, la revisione parziale della LPFC si basa
sul terzo rapporto sull’efficacia della perequazione finanziaria, di
cui la Commissione ha già preso conoscenza in occasione della sua seduta del 7
e 8 maggio 2018 (cfr. comunicato
stampa del 9 maggio 2018). Nella sessione invernale del 2018, il Consiglio
degli Stati ha sostenuto il progetto presentato dall’Esecutivo, decidendo di
non apportarvi alcun cambiamento. La Commissione ha condotto un’ampia audizione
in occasione della quale ha sentito i rappresentanti della Conferenza dei governi
cantonali (CdC), oltre a quelli dei datori di lavoro, dei lavoratori e del
mondo economico. Il presidente della Confederazione Ueli Maurer (e i
rappresentati dell’AFF intervenuti all’audizione) hanno preso in seguito
posizione sulle riflessioni formulate. L’intensa discussione che ne è seguita
ha evidenziato come la straordinaria importanza della perequazione finanziaria
e l’estrema complessità della materia richiedano una preparazione accurata di
quanto dovrà essere successivamente deliberato. Si dovrà ad esempio pensare a
un coordinamento con il cosiddetto Progetto-RFFA, che modifica alcuni articoli
della LPFC attualmente in esame. La Commissione ha pertanto accolto una mozione
d’ordine, facendo sì che la deliberazione di dettaglio si svolga in una seduta
straordinaria in programma il 5 marzo 2019, in modo che per quell’occasione
l’Amministrazione possa fornirle informazioni supplementari riguardanti le
proposte già presentate. Questa pianificazione permetterà di trattare l’oggetto
ancora durante la sessione primaverile del marzo 2019, o eventualmente nella
sessione straordinaria del maggio 2019, così che nella successiva sessione
estiva si possa procedere all’eventuale appianamento delle divergenze e al voto
finale. Dopo una discussione approfondita, la Commissione è entrata in materia
sul disegno senza controproposte.
Oltre alla revisione della LPFC, la
Commissione delle finanze si è occupata anche dell’iniziativa depositata dal
Cantone di Lucerna che chiede l’eliminazione dei falsi incentivi nell’ambito
della NPC (17.316 s). Con 12 voti contro 7 e 3 astensioni propone di non dare
seguito a questa iniziativa cantonale.
La Commissione ha infine preso atto del rapporto del Consiglio federale concernente la separazione
dei compiti tra Confederazione e Cantoni, allestito in adempimento della
mozione 13.3363. Tramite questa mozione il Parlamento aveva incaricato il
Consiglio federale di presentargli un’analisi completa di tutti i compiti in
comune tra Confederazione e Cantoni. Per ogni singolo compito in comune il
Consiglio federale era tenuto a indicare se fosse opportuno trasferire
interamente la responsabilità e/o il finanziamento ai Cantoni oppure alla
Confederazione, o se determinati compiti in comune dovessero rimanere tali. A
tal proposito la Commissione ha deciso all’unanimità di depositare il postulato
commissionale 19.3001 Semplificare l’esecuzione degli accordi programmatici tra
Confederazione e Cantoni, che incarica il Consiglio federale di presentare un
rapporto in cui illustra le misure atte a semplificare l’esecuzione degli
accordi programmatici tra Confederazione e Cantoni, indicando le potenziali
sinergie per la Confederazione e i Cantoni.
Altri oggetti
La CdF-N continua a occuparsi intensamente
della struttura di Agroscope. Aveva infatti presentato due mozioni che il
Consiglio nazionale ha accolto nella sessione invernale 2018 (18.4087 Riforme
strutturali presso Agroscope a favore della ricerca agricola; 18.4088 Una
struttura per Agroscope incentrata sulla pratica). Inoltre aveva incaricato il
Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) di
redigere un rapporto relativo a un’eventuale esternalizzazione secondo la
mozione 18.3404 Trasformare l’istituto di ricerca Agroscope in un istituto
autonomo federale di diritto pubblico con personalità giuridica, accolta dal
Consiglio degli Stati. Nel rapporto, dal titolo «Esame di un’esternalizzazione
di Agroscope: varianti, vantaggi e svantaggi», sono state esaminate quattro
varianti (istituto autonomo federale di diritto pubblico, istituto di diritto
pubblico integrato nel settore dei PF, permanenza nell’Amministrazione federale
centrale ma con un Consiglio di Agroscope allargato e ricostituito nonché lo
statu quo). Il rapporto è stato presentato da una rappresentanza del DEFR.
Al termine di intense discussioni, la
Commissione ha deciso, con 14 voti contro 10 (e una astensione), di modificare
la mozione 18.3404 nel senso di incaricare il Consiglio federale di esaminare
soltanto in modo più approfondito se sia possibile trasformare Agroscope in un
istituto autonomo federale di diritto pubblico con personalità giuridica.
Andranno valutati anche i costi e le prestazioni. Fino all’istituzione della
nuova forma giuridica, l’attuale forma strutturale e organizzativa, introdotta
nel 2017, andrà completata con un nuovo Consiglio di Agroscope comprendente fra
l’altro una rappresentanza degli ambienti della pratica agricola. La
maggioranza della Commissione ha così avallato ampiamente la raccomandazione
del rapporto.
La forte minoranza avrebbe voluto limitarsi
alla riorganizzazione del Consiglio di Agroscope, dando finalmente stabilità al
personale dell’istituto.
La CdF-N aveva esaminato in via preliminare
l’oggetto 17.021 Modernizzazione e digitalizzazione dell’AFD (programma DaziT).
Finanziamento. Il decreto federale prevede che la seconda parte della prima
tranche, pari a 123 milioni di franchi, venga liberata dal capo del DFF dopo
aver sentito un organismo esterno indipendente. Assieme a una rappresentanza
dell’AFD, il presidente della Confederazione Ueli Maurer ha illustrato il
rapporto a una ditta esterna, la quale ha valutato lo stato del progetto e non
ha trovato alcun motivo che si opponga alla liberazione del credito.
L’attuazione del programma DaziT resta molto ambizioso. La CdF-N ne seguirà
l’attuazione.
Il Segretario di Stato per le questioni
finanziarie internazionali ha discusso con la Commissione su varie questioni,
fra cui le possibili conseguenze della Brexit, la questione dell’equivalenza
delle borse e lo scambio automatico di informazioni. La Commissione delle
finanze ha infine approvato all’unanimità l’iniziativa parlamentare 17.495
Scioglimento della delegazione di vigilanza della NFTA.
Presieduta dal consigliere nazionale Markus
Hausammann (UDC/TG), la Commissione si è riunita a Berna il 17 e il 18 gennaio
2019. A parte della seduta erano presenti il presidente della Confederazione
Ueli Maurer; il consigliere di Stato Benedikt Würth, direttore del dipartimento
delle finanze del Cantone di San Gallo e presidente della Conferenza dei
governi cantonali (CdC); la consigliera di Stato Nathalie Fontanet, direttrice
del dipartimento delle finanze e delle risorse umane del Cantone di Ginevra; il
consigliere di Stato Ernst Stocker, responsabile della direzione delle finanze del
Cantone di Zurigo; il consigliere di Stato Markus Dieth, direttore del
dipartimento delle finanze e delle risorse del Cantone di Argovia; il
consigliere di Stato Alain Ribaux, direttore del dipartimento della giustizia,
della sicurezza e della cultura del Cantone di Neuchâtel, oltre a
rappresentanti del DFF e del DEFR.