La Commissione del Consiglio nazionale (CdG-N) ha analizzato il ruolo assunto dall’Approvvigionamento economico del Paese (AEP) prima e durante la crisi COVID-19. Essa reputa che alcuni punti relativi alle basi giuridiche e al coordinamento debbano essere migliorati e che alcune disposizioni del nuovo piano pandemico debbano essere dichiarate vincolanti.

La pandemia di COVID-19 ha rappresentato una sfida in termini di approvvigionamento economico. Molti prodotti necessari non erano più disponibili in quantità sufficienti in Svizzera e neppure all'estero. Nel suo rapporto la CdG-N analizza in particolare il ruolo assunto dall’AEP prima e durante la crisi, le basi giuridiche pertinenti e le modalità di ripartizione dei compiti con altre unità amministrative all'inizio della crisi. La Commissione ha voluto concentrarsi in particolare sulla questione dell’approvvigionamento di materiale medico.

Basi legali e progetto di revisione

Per quanto riguarda la questione delle basi giuridiche, la CdG-N esprime la propria soddisfazione per il fatto che il Consiglio federale abbia avviato il processo di riflessione affinché le conclusioni tratte dalla gestione della pandemia di COVID-19 vengano integrate nella legislazione. In particolare saranno esaminate le interrelazioni fra la legge sull'approvvigionamento economico del Paese, la legge sulle epidemie e il piano pandemico. In tale contesto la CdG-N ritiene importante che le competenze siano definite in modo inequivocabile e che il campo d’applicazione delle basi legali sia delimitato nel modo più chiaro possibile. La CdG-N ritiene inopportuno che l'articolo 44 della legge sulle epidemie si applichi solo alla fornitura di agenti terapeutici e non ai dispositivi di protezione e invita pertanto il Consiglio federale a valutare se il campo di applicazione di questa disposizione debba essere esteso all’approvvigionamento di tutto il materiale medico necessario in caso di epidemia.

Scorte di materiale medico

LA CdG-N accoglie con favore il fatto che sia previsto un esame della questione relativa alle scorte di materiale medico. Ha inoltre preso atto dei motivi in base a cui il Consiglio federale in passato non ha imposto agli istituti di cura la costituzione di riserve minime e del perché le direttive del piano pandemico non sono state dichiarate vincolanti. Tuttavia si rammarica per la decisione presa all'epoca e ritiene che, nonostante l’opposizione che si è manifestata contro tali misure, si sarebbe dovuto dare maggior peso alle considerazioni relative alla salute pubblica. Constata però anche con soddisfazione che secondo l‘UFAE alcune prescrizioni del nuovo piano pandemico dovrebbero essere dichiarate vincolanti e che l'attuazione delle raccomandazioni dovrebbe essere controllata.

Per quanto riguarda i medicamenti necessari per le malattie contagiose, la CdG-N concorda con l'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del Paese sulla necessità di riconsiderare per quali prodotti debbano essere costituite in futuro delle scorte. Ritiene inoltre che il Consiglio federale debba rivedere la gamma di agenti terapeutici interessati e, se necessario, ampliare l'elenco. La CdG-N accoglie con favore il previsto riesame completo delle scorte obbligatorie e si informerà al riguardo a tempo debito.

Coordinamento e collaborazione fra le unità amministrative

Il CdG-N ha anche constatato che la Commissione federale per la preparazione e la risposta alle pandemie (CFP), che ha il compito di fornire all'Amministrazione federale una consulenza sulla preparazione alle pandemie, non comprende esperti nel campo dell'approvvigionamento di agenti terapeutici. Il CdG-N invita il Consiglio federale a esaminare se esperti di questo settore debbano essere integrati direttamente nella CFP.

All'inizio della pandemia il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) e il Dipartimento federale dell'interno (DFI) hanno dovuto definire la ripartizione delle responsabilità per la gestione del materiale. Secondo la CdG-N ciò dimostra che in precedenza le competenze delle varie unità amministrative non erano state definite con sufficiente chiarezza. Soprattutto, ritiene che la responsabilità di dirigere le operazioni debba essere definita in modo inequivocabile prima che si verifichino situazioni di crisi. Chiede quindi al Consiglio federale di esaminare se le competenze delle varie unità amministrative in materia di gestione del materiale debbano essere chiarite o ridefinite, soprattutto in caso di crisi, e di determinare quale unità amministrativa sia responsabile della direzione delle operazioni in quali casi.

Scorte d’emergenza

Infine la Commissione ritiene che dovrebbero essere effettuato anche un riesame della gamma di alimenti e dei beni oggetto di scorte nel contesto delle raccomandazioni indirizzate ai privati, in quanto la costituzione di riserve domestiche potrebbe rappresentare una buona soluzione al problema dei depositi. Ciò vale in particolare per le mascherine igieniche il cui deposito centralizzato è più difficile da attuare.

La CdG-N ha rivolto siete raccomandazioni al Consiglio federale e gli chiede di prendere posizione in merito entro il 9 dicembre 2022.

Presieduta dalla consigliera nazionale Prisca Birrer-Heimo (PS, LU), la CdG-N si è riunita a Lucerna il 9 settembre 2022.