La CPE-N ha preso atto dei primi passi intrapresi dal Consiglio federale presso le autorità statunitensi e dell’impegno di quest’ultimo a favore del multilateralismo, di condizioni quadro stabili e della certezza del diritto al fine di tutelare gli interessi economici e generali della Svizzera. La Commissione ha inoltre discusso le modalità e i tempi di un’eventuale consultazione su un mandato negoziale del Consiglio federale in materia.
Con 16 voti contro 8 è stata respinta una proposta di mozione che chiede al Consiglio federale di adottare «misure adeguate in risposta ai dazi punitivi». La maggioranza della Commissione ritiene che, per il momento, sia più opportuno proseguire sulla via del dialogo intrapresa dal Consiglio federale.
Politica europea
La CPE-N ha preso atto dei recenti sviluppi relativi ai lavori in corso per la conclusione formale dei negoziati sul pacchetto di accordi tra la Svizzera e l’UE. La discussione si è incentrata anche sul diritto di partecipazione della Svizzera alla preparazione delle decisioni all’interno delle istituzioni dell’UE (decision shaping) e sui provvedimenti previsti per rafforzare il coinvolgimento del Parlamento in questo processo. In un secondo tempo, la Commissione ha discusso del diritto ottenuto da alcuni parlamentari di consultare i testi degli accordi con l’UE prima che siano parafati. La CPE-N, ritenendo che questa procedura non sia trasparente e violi il diritto all’informazione delle Commissioni della politica estera, ha deciso all’unanimità di trasmettere una lettera al Consiglio federale in cui chiede che il Consiglio federale, conformemente all’articolo 7 della legge sul Parlamento, garantisca a tutti i membri dell’Assemblea federale il diritto di consultare i documenti relativi alla stabilizzazione e allo sviluppo delle relazioni bilaterali tra la Svizzera e l’UE. Inoltre, il Consiglio federale dovrà astenersi dal concedere a taluni parlamentari il diritto di consultare per primi tali documenti.
Infine, dopo aver preso atto dei chiarimenti richiesti in marzo, la CPE-N ha deciso con 21 voti contro 2 e 1 astensione di proporre alla propria Camera di respingere la mozione 24.3898 Creare un clima di fiducia nel proseguimento delle relazioni bilaterali con l’Unione Europea.
Il seggio della Svizzera al Consiglio di sicurezza dell’ONU
Il mandato della Svizzera come membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si è concluso il 31 dicembre 2024. Si è trattato del primo mandato assunto dalla Svizzera in questo organismo dell’ONU. La Commissione ha stilato un bilancio dell’attività svolta dal Consiglio di sicurezza e delle iniziative adottate dal nostro Paese. La Commissione ha apprezzato l’ottimo lavoro svolto dal Consiglio federale e dagli operatori coinvolti sia a New York, sotto la direzione dell’ambasciatrice Pascale Baeriswyl, capo missione, sia a Berna, sotto la condotta dell’ambasciatore Thomas Gürber, capo della Divisione ONU.
Situazione in Medio Oriente
La Commissione ha esaminato l’iniziativa cantonale 24.309 presentata dal Cantone di Ginevra (La Svizzera deve versare senza indugio il suo contributo all’UNRWA), nonché le petizioni 24.2035 del movimento Campax (Sbloccare subito i contributi a favore dell’UNRWA!) e 24.2023 del Centre pour l’action non-violente (CENAC) (Dieci richieste per Gaza!). Alla stregua del Consiglio degli Stati, la CPE-N ha deciso di non darvi seguito come segue:
- 24.309s iniziativa cantonale di Ginevra: 16 voti contro 8;
- 24.2035 petizione Campax: 17 voti contro 8;
- 24.2023 petizione CENAC: senza voti contrari.
A margine dell’esame di quest’ultima, la Commissione ha deciso, con 13 voti contro 12, di trasmettere una lettera al Consiglio federale in cui esprime la sua preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza e il suo sostegno agli sforzi compiuti dal Consiglio federale a favore di un cessate il fuoco.
Altre decisioni
La CPE-N ha in seguito fatto il punto sulle sfide cui è attualmente confrontata la Ginevra internazionale e sulle conseguenze derivanti dalle pressioni, soprattutto di natura finanziaria, esercitate dagli Stati Uniti. La Commissione è stata parimenti informata sull’attuale situazione determinata dalla sospensione del sostegno americano attraverso USAID. La CPE-N continuerà a monitorare l’evoluzione legata alla Ginevra internazionale. Nello stesso settore, la CPE-N propone, all’unanimità, alla propria Camera di approvare un credito d’impegno di 44,7 milioni di franchi per un mutuo alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI) destinato a finanziare la demolizione e la ricostruzione dell’edificio della sede dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) a Ginevra (24.084). La Commissione ritiene necessaria la sostituzione dell’edificio della sede dell'OIM e accoglie con favore il progetto proposto.
La CPE-N ha esaminato e preso atto del Rapporto sulla politica estera 2024 (25.009), di cui sottolinea la qualità. Ha riservato particolare attenzione ai progressi compiuti dal Consiglio federale nella realizzazione degli obiettivi definiti nella strategia di politica estera 2024-2027, al dossier speciale concernente gli Stati del gruppo BRICS e all’impegno profuso in favore di un multilateralismo mirato e fondato sul principio della sussidiarietà.
La CPE-N è stata consultata, conformemente all’articolo 152 capoverso 3 LParl, sul mandato negoziale per l’esame degli emendamenti allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale. Con 16 voti contro 8 e 1 astensione, la Commissione sostiene il mandato nel suo complesso. La maggioranza della Commissione ritiene importante sostenere ogni tipo di sforzo inteso a consolidare un ordinamento fondato sul diritto internazionale. La minoranza valuta con occhio critico l’utilità della Corte penale internazionale.
La CPE-N ha deciso, con 24 voti contro 1, di rinviare l’esame della mozione 24.3824 Base legale per l’aiuto all’Ucraina, presentata dall’omologa Commissione del Consiglio degli Stati. Prima di prendere una decisione, preferisce approfondire la questione relativa alla base legale e sentire il parere delle cerchie economiche interessate.