La Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati (CPE-S), in presenza del presidente della Confederazione Ignazio Cassis, della consigliera federale Simonetta Sommaruga e del consigliere federale Guy Parmelin, ha continuato a fare il punto della situazione in materia di politica europea, concentrandosi in particolare sull’approvvigionamento energetico, sulla cooperazione in materia di ricerca e sugli sviluppi nell’ambito degli ostacoli tecnici al commercio. In questo contesto la Commissione ha sentito anche rappresentanti di Swissgrid e della ElCom. In una lettera al Consiglio federale, la Commissione chiederà un coordinamento più stretto dei dipartimenti sul dossier europeo, nonché di essere consultata tempestivamente sull’agenda di politica europea.

Nell’ambito di un esame approfondito globale della politica europea, la CPE-S ha considerato i prossimi passi da intraprendere nelle relazioni con l’Unione europea. In presenza della consigliera federale Simonetta Sommaruga, responsabile del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), la Commissione ha discusso la situazione attuale degli accordi sull’energia elettrica con l’UE. Partendo dall’attuale situazione politica tra l’UE e la Svizzera, la CPE-S ha esplorato i vari scenari di cooperazione possibili, prendendo atto che il Consiglio federale si sta concentrando sulla partecipazione al Forum pentalaterale dell’energia e sulla dichiarazione d’intenti firmata in tale occasione.

In uno scambio con il consigliere federale Guy Parmelin, capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), la Commissione ha approfondito questioni relative agli ostacoli tecnici al commercio, a Orizzonte Europa e a Erasmus+. La Commissione ha constatato che la diplomazia sta lavorando a pieno ritmo in questi settori ed è stata informata in particolare sugli incontri avuti dal consigliere federale Parmelin in Germania, Finlandia e Regno Unito. Essa sostiene gli sforzi profusi dal Consiglio federale volti a ottenere la piena associazione all’accordo di ricerca.

Con il presidente della Confederazione Ignazio Cassis, responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), la Commissione ha esaminato lo stato dell’analisi della politica europea effettuata dal Consiglio federale e la procedura prevista per definire l’agenda svizzera. Ha infine sentito rappresentanti di Swissgrid e della ElCom, prendendo atto del parere delle due organizzazioni secondo cui i contratti tra gestori di rete dei sistemi di trasmissione di energia elettrica non rappresentano una soluzione durevole poiché non tengono conto di tutti gli aspetti che sarebbero stati affrontati dall’accordo sull’energia mancante. Gli accordi tecnici possono costituire una soluzione minima per un periodo transitorio, ma non possono rappresentare un approccio a lungo termine.

In occasione della sua prossima riunione, la Commissione proseguirà la sua valutazione della politica europea invitando la consigliera federale Karin Keller-Sutter, responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP).

Infine, la CPE-S ha adottato una lettera a destinazione del Consiglio federale in cui, fondandosi sull’articolo 152 della legge sul Parlamento, chiede un coordinamento più stretto dei dipartimenti sul dossier europeo e che le Commissioni della politica estera siano consultate tempestivamente per quanto concerne l’agenda della politica europea.

Retrospettiva sulla politica estera e sulla politica economica esterna 2021

La CPE-S ha preso atto del rapporto sulla politica economica esterna 2021 (22.008), che contiene una panoramica delle attività svolte dalla Svizzera in materia di politica economica esterna a livello bilaterale e multilaterale. Tra gli oggetti passati in rassegna dalla Commissione figuravano il controllo dell’attuazione delle disposizioni relative alla sostenibilità fissate dall’Accordo di partenariato economico tra l’Associazione europea di libero scambio (AELS) e l’Indonesia, nonché le conseguenze della pandemia di COVID-19 nei Paesi in sviluppo. A questo proposito è stato discusso il legame tra l’approvvigionamento di vaccini e i diritti di proprietà intellettuale.

Nell’ambito del rapporto, il Consiglio federale ha pure proposto all'Assemblea federale di approvare la decisione 2/2021 del Comitato misto commerciale Svizzera-Regno Unito che modifica l’Accordo commerciale tra la Svizzera e il Regno Unito e le misure tariffali adottate nel 2021. La CPE-S è entrata in materia, senza opposizioni, sui due decreti federali corrispondenti, adottandoli all’unanimità nella votazione sul complesso.

Oltre al rapporto sull’economia esterna, la Commissione ha trattato e preso atto del rapporto sulla politica estera (22.009) mediante il quale il Consiglio federale rende conto delle attività di politica estera, con particolare riferimento agli obiettivi della strategia di politica estera 2020-2023.

Situazione in Ucraina

La Commissione ha chiesto informazioni al presidente della Confederazione, Ignazio Cassis, sulla preoccupante escalation delle tensioni in Ucraina. Ha preso atto degli sforzi diplomatici volti a disinnescare la crisi e delle azioni intraprese dalla Svizzera in questa delicata situazione. Questi sforzi rientrano, in particolare, nell’ambito di competenza del personale dell’Ambasciata di Svizzera a Kiev, del sostegno all’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), nonché dei buoni uffici.