Oggi 17 maggio 2023, l’Ufficio del Consiglio degli Stati ha sentito il presidente del Consiglio nazionale, i presidenti delle due Commissioni della gestione (CdG) e il cancelliere della Confederazione in merito all’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) per far luce sulle responsabilità delle autorità e degli organi coinvolti nell’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. Prima di prendere posizione in merito all’eventuale istituzione di una CPI, l’Ufficio ha voluto attendere la decisione delle CdG. Sulla base delle audizioni svolte, si è dichiarato all’unanimità favorevole all’istituzione di una CPI allineandosi alla proposta dell’Ufficio del Consiglio nazionale, che il 27 marzo aveva adottato, anch’esso all’unanimità, un’iniziativa parlamentare in tal senso.
Gli elementi fondamentali che hanno portato l’Ufficio del Consiglio degli Stati ad allinearsi alla decisione dell’Ufficio del Consiglio nazionale e quindi a ritenere giustificata l’istituzione di una CPI sono, da un lato, le decisioni di entrambe le CdG in tal senso e dall’altro la portata degli eventi e le ripercussioni finanziarie che ne conseguono. Esso auspica che il mandato della CPI sia formulato in modo ampio così da comprendere tutti gli attori che sottostanno all’alta vigilanza del Parlamento e da permettere di chiarire gli avvenimenti degli ultimi anni che hanno portato alla fusione.
Il relativo decreto federale, che stabilirà il mandato e i mezzi finanziari della CPI, dovrebbe essere trattato in Consiglio nazionale e in Consiglio degli Stati durante la sessione estiva 2023. Se entrambe le Camere accoglieranno la proposta, sarà istituita una CPI formata da un ugual numero di membri di ciascuna Camera. Si tratterebbe della quinta CPI nella storia della Svizzera.
Ulteriori informazioni sulle CPI sono disponibili a questo link.
Presieduto da Brigitte Häberli-Koller, presidente del Consiglio degli Stati, l’Ufficio si è riunito nel Palazzo del Parlamento mercoledì 17 maggio 2023.