Corapporto sul programma di legislatura 2015–2019
In un corapporto all’indirizzo della Commissione del programma di legislatura, la Commissione delle finanze (CdF) si è espressa sul programma di legislatura 2015–2019. Dopo la presentazione del piano finanziario da parte del ministro delle finanze Ueli Maurer e dopo che è stata fornita una risposta a varie domande, la Commissione ha esaminato numerose proposte concernenti il programma di legislatura. L’articolo 2 del disegno di decreto federale sul programma di legislatura 2015–2019 enuncia l’obiettivo 1, essenziale per le finanze federali, secondo cui la Confederazione provvede all’equilibrio delle sue finanze e garantisce prestazioni statali efficaci. La maggioranza delle proposte aveva come oggetto proprio l’obiettivo 1.
La Commissione ha respinto d’entrata con 17 voti contro 8 una proposta che, considerata la buona chiusura dei conti 2015 (cfr. comunicato stampa del Consiglio federale del 17 febbraio 2016), incaricava il Consiglio federale di aggiornare le cifre e le stime del piano finanziario di legislatura nonché del programma di legislatura. Infine la Commissione ha respinto, con 16 voti contro 9, una proposta volta a modificare il tenore dell’obiettivo 1, nel senso che la Confederazione avrebbe dovuto congelare le proprie spese allo stato del 2014 e avrebbe dovuto migliorare l’efficienza delle prestazioni statali.
Il numero 1 dell’articolo 2 del decreto federale prevede quale provvedimento l’adozione del messaggio concernente il programma di stabilizzazione 2017–2019. Con 18 voti contro 7 la Commissione ha respinto la proposta di rinviare di almeno un anno tale provvedimento, in virtù della buona chiusura dei conti 2015. La CdF ha inoltre proposto con 18 voti contro 7 di procedere a un’aggiunta al numero 1 secondo cui, oltre all’adozione del messaggio concernente il programma di stabilizzazione 2017–2019, occorrerebbe perseguire un piano di rinuncia a determinati compiti con lo scopo di raggiungere un sostanziale sgravio delle finanze federali pari a circa 500 milioni di franchi all’anno. Considerata l’elevata quota di uscite vincolate nel bilancio della Confederazione, la Commissione ha proposto un ulteriore provvedimento con 18 voti contro 7, ossia incaricare il Consiglio federale di presentare un rapporto sulle uscite vincolate della Confederazione nonché proposte su come ridurre questa quota elevata.
L’obiettivo 2 di cui all’articolo 3 del decreto federale ha il seguente tenore «la Svizzera crea le migliori condizioni quadro economiche a livello nazionale sostenendo così la propria competitività». È stato proposto di completare tale obiettivo, nel senso che il Consiglio federale dovrebbe garantire tramite l’impiego di un servizio indipendente dall’Amministrazione che per tutti i progetti legislativi sia svolta un’analisi d’impatto della regolamentazione e che sia fissato un «cartellino del prezzo». Dopo lunghe discussioni, la CdF ha deciso di accogliere la proposta con 13 voti contro 11. Il punto controverso era sapere se il nuovo servizio indipendente occasionerebbe o meno un aumento della burocrazia. Il provvedimento 40 di cui all’articolo 11 prevede l’adozione del messaggio concernente la cooperazione internazionale 2017–2020. Con 11 voti contro 10 e 2 astensioni, la CdF ha proposto di completare tale provvedimento, in modo tale che sino al 2020 la quota di aiuto pubblico allo sviluppo sia ridotta allo 0,3 per cento del reddito nazionale lordo.
Con 15 voti contro 9 la CdF ha respinto una proposta che chiedeva di rinunciare all’adozione del messaggio concernente un accordo istituzionale tra la Svizzera e l’UE. Non ha avuto eco positiva nemmeno una proposta che chiedeva al Consiglio federale di presentare un messaggio concernente la revisione del freno all’indebitamento (proposta respinta con 18 voti conto 6).
Iniziativa del Cantone di Basilea Città sull’aumento degli effettivi del Corpo delle guardie di confine
Con 12 voti contro 11 e 2 astensioni la CdF ha proposto al Consiglio nazionale di non dare seguito all’iniziativa del Cantone di Basilea Città sull’aumento degli effettivi del Corpo delle guardie di confine (15.311). Da parte sua, il Consiglio degli Stati ha dato seguito all’iniziativa nella sessione invernale. In un corapporto la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) ha proposto con 13 voti contro 12 di dare seguito all’iniziativa. Inoltre, il 26 gennaio 2016 la CPS-N ha trattato un’iniziativa del Cantone di Basilea Campagna dal tenore praticamente uguale (15.301) e ha proposto di darle seguito con 13 voti contro 12. In seno alla CdF non è stato messo in discussione il fatto che, data la situazione alle frontiere, gli effettivi del Corpo delle guardie di confine (Cgcf) debbano essere aumentati. La controversia verteva tuttavia sulla questione se l’iniziativa cantonale fosse il modo giusto di procedere, poiché il Parlamento ha la possibilità di aumentare l’effettivo del Cgcf mediante il preventivo o i crediti aggiuntivi. La maggioranza della Commissione ritiene che il modo di procedere tramite l’iniziativa cantonale non sia adeguato; per la minoranza è invece importante che si persegua l’aumento vincolante dell’effettivo, anche seguendo questa via.
Rapporto 2016 sulle questioni finanziarie e fiscali internazionali
Il Segretario di Stato per le questioni finanziarie internazionali, Jacques de Watteville, ha presentato il Rapporto 2016 sulle questioni finanziarie e fiscali internazionali. La Commissione ha discusso fra l’altro dello stato del settore finanziario nell’ultimo anno, degli sviluppi nell’ambito dello scambio automatico delle informazioni e dell’intensità della regolamentazione nel settore finanziario. La CdF ha preso atto con soddisfazione del fatto che la piazza finanziaria ha superato bene gli ultimi difficili anni. Essa ha infine elogiato l’ottima qualità del rapporto e il buon lavoro della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali.
Presieduta dalla consigliera nazionale Margret Kiener Nellen (PS/BE), la Commissione delle finanze si è riunita a Berna il 18 febbraio 2016. Il ministro delle finanze Ueli Maurer, il direttore dell’Amministrazione federale delle finanze, il segretario di Stato per le questioni finanziarie internazionali, il capo del Corpo delle guardie di confine nonché il vicedirettore del Controllo federale delle finanze hanno assistito a parte della seduta.
Berna, 19 febbraio 2016 Servizi del Parlamento