I crediti d’impegno richiesti dal Consiglio federale e già approvati dalla Delegazione delle finanze delle Camere federali per garanzie concesse alla Banca nazionale svizzera e UBS pari a complessivamente 109 miliardi di franchi sono stati discussi a fondo dalla Commissione delle finanze del Consiglio nazionale. La Commissione propone al Consiglio nazionale con 17 voti contro 1 e 4 astensioni di approvarli e rinuncia, nell’interesse della stabilità finanziaria, a vincolare questo stanziamento a condizioni. Nello stesso tempo, nell’ambito dell’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS essa presenta un postulato mantello che incarica il Consiglio federale di svolgere accertamenti in svariati settori. Il dispositivo concernente il credito e il postulato di commissione saranno discussi nella sessione straordinaria nella settimana dopo Pasqua.

Prima aggiunta A al preventivo 2023: garanzia della Confederazione in caso di dissesto (BNS/Credit Suisse) e garanzia della Confederazione in caso di perdite (UBS) (23.007 sn)

Il 19 marzo 2023 la Delegazione delle finanze delle Camere federali (DelFin) ha approvato due crediti d’impegno urgenti pari a complessivamente 109 miliardi di franchi. Un primo credito d’impegno è stato approvato per la concessione di una garanzia (100 miliardi) in caso di dissesto per i mutui a sostegno della liquidità della Banca nazionale svizzera (BNS), un secondo credito d’impegno è stato approvato per la concessione di una garanzia della Confederazione a UBS per coprire eventuali perdite nella vendita di attivi di Credit Suisse (9 miliardi). Il 29 marzo 2023 il Consiglio federale ha adottato un messaggio speciale in vista dell’approvazione a posteriori del credito da parte del Parlamento. Il 30 marzo le Commissioni delle finanze del Consiglio degli Stati e del Consiglio nazionale hanno discusso il progetto separatamente. Le possibilità sul piano giuridico della Commissione e delle Camere nell’approvazione a posteriori dei crediti urgenti sono state riassunte in una breve nota (cfr. allegato).

La Commissione delle finanze del Consiglio nazionale (CdF-N) si è informata dapprima presso la DelFin su quanto da essa deliberato e deciso il 19 marzo. È poi seguito un colloquio generale approfondito al quale hanno partecipato, oltre al capo del DFF, anche il presidente della Banca nazionale svizzera e la presidente del consiglio d’amministrazione della FINMA. Per la deliberazione di dettaglio conclusiva sono giunte alla Commissione 14 proposte. Sono state presentate diverse condizioni quadro riguardanti l’utilizzazione dei crediti, nonché depositati interventi e iniziative di commissione. Non è stata presentata nessuna proposta di modifica dei crediti richiesti. Con 17 voti contro 1 e 4 astensioni, la CdF-N ha così approvato il disegno sulla Prima aggiunta A al preventivo 2023 (riguardante crediti d’impegno nell’affare CS) nella votazione sul complesso.

Alcune minoranze della Commissione hanno proposto di vincolare l’attuazione dei crediti d’impegno a cinque condizioni quadro. Queste condizioni sono di natura prospettica e non mettono in forse l'accordo di acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. Nell’interesse della stabilità dei mercati finanziari, la Commissione rinuncia ad assoggettare l’approvazione dei crediti a condizioni.

La Commissione ha riunito diverse domande formulate da suoi membri in un postulato mantello a cui il Consiglio federale risponderà in seguito. Tale postulato incarica il Consiglio federale di valutare i seguenti punti e di fare rapporto in merito al Parlamento:

  • primo punto della situazione (gravità, probabilità d’insorgenza, periodo) delle ripercussioni giuridiche, di politica istituzionale e finanziarie (danni, rischi e opportunità) dell’avvenuta integrazione di Credit Suisse in UBS grazie a garanzie della Confederazione;
  • classificazione delle ripercussioni ipotetiche di una gestione statale temporanea della crisi del CS;
  • riduzione dei rischi derivanti dalle banche di rilevanza sistemica per le finanze federali e l’economia svizzera;
  • divieto di pagamento di rimunerazioni variabili alla direzione suprema delle banche oggetto di una fusione negli anni in cui è fatto ricorso completamente o in parte a una garanzia della Confederazione a copertura delle perdite;
  • restrizioni legali delle componenti salariali variabili per i membri del consiglio d’amministrazione, della direzione e degli organi di controllo o di altre categorie di persone di banche di rilevanza sistemica;
  • richiesta generale di obiettivi di sostenibilità, analogamente a quelli che la stessa Confederazione si dà o che ha ratificato a livello internazionale, in caso di aiuti statali straordinari per le imprese private;
  • aumento della quota di capitale proprio delle banche di rilevanza sistemica;
  • introduzione di un sistema bancario separato per le banche di rilevanza sistemica mediante scorporo della banca d’investimento dalla banca commerciale.

Nella prossima sessione straordinaria le Camere federali si occuperanno dei crediti d'impegno urgenti e dei relativi interventi di commissione. Le proposte delle Commissioni delle finanze ai loro Consigli saranno riassunte in un paragramma all'attenzione dei gruppi e pubblicate nei prossimi giorni sul sito Internet del Parlamento.

Altri temi di politica finanziaria

Nell’ambito di una discussione generale la CdF-N si è inoltre occupata della Prima aggiunta B al Preventivo 2023 (23.007 sn), che il Consiglio federale ha richiesto con il suo messaggio speciale del 29 marzo 2023. Si tratta di 16 crediti aggiuntivi ordinari pari a complessivamente 433,8 milioni di franchi, concernenti in particolare il settore dell’asilo, il sostegno a favore dell’Ucraina e il traffico regionale viaggiatori. Le sottocommissioni della CdF-N discuteranno a fondo le proposte del Consiglio federale entro la fine di aprile nell’ambito della deliberazione di dettaglio.

Nel contesto degli attuali sforzi in materia di correzioni di bilancio la Commissione è stata informata in merito ai parametri fondamentali dei decreti finanziari pluriennali decisi dal Consiglio federale. All’inizio di ogni legislatura il Consiglio federale adotta i disegni dei decreti finanziari pluriennali di vasta portata nei settori educazione/ricerca/innovazione, esercito, politica agricola, cooperazione internazionale, traffico regionale viaggiatori, ambiente e cultura. Questi decreti federali catalizzano circa un quarto delle uscite della Confederazione. La CdF-N si è occupata delle ripercussioni dei decreti del Consiglio federale nei rispettivi settori di compiti. Essa sottolinea che gli importi decisi rappresentano valori limite superiori, la cui utilizzazione dipende dall’ulteriore evoluzione delle finanze federali. Nonostante le recenti decisioni relative a misure di sgravio per il bilancio della Confederazione, negli anni della pianificazione finanziaria rimarrà comunque un disavanzo strutturale, il quale secondo la regolamentazione del freno alle spese va corretto.

Coinvolgimento delle Commissioni delle finanze nei progetti di atti normativi delle commissioni tematiche che hanno significative ripercussioni finanziarie

Il 9 novembre 2022 la CdF-N ha depositato l'iniziativa parlamentare 22.483. Poiché la Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati vi ha aderito, la CdF-N sta elaborando un progetto di atto normativo. Nella seduta odierna la Commissione ha adottato un progetto preliminare che verrà sottoposto dapprima alla Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale e poi alle altre Commissioni tematiche affinché possano redigere un corapporto all'attenzione della CdF-N.

In futuro, nei loro corapporti, le Commissioni delle finanze (CdF) intendono concentrarsi maggiormente sugli aspetti di politica finanziaria inerenti agli oggetti. Le CdF saranno consultate dalle commissioni competenti contemporaneamente al Consiglio federale, se i progetti di atti normativi di queste ultime prevedono significative ripercussioni finanziarie. Inoltre la CdF-N auspica che le CdF potranno esprimere in Parlamento la loro posizione in merito a oggetti che disciplinano le entrate della Confederazione o che comportano importanti uscite vincolate. Attualmente il diritto di parola delle CdF nelle Camere si limita a oggetti che chiedono crediti d'impegno o limiti di spesa (le cosiddette uscite debolmente vincolate). Poiché due terzi circa delle finanze federali non possono essere controllate mediante il preventivo essendo legalmente vincolate, questa nuova diposizione rappresenta uno strumento essenziale per adempiere il mandato legale delle CdF in ambito di gestione delle finanze.

Pareri della Commissione delle finanze concernenti disegni di atti normativi rilevanti dal punto di vista politico-finanziario

Nell'ambito della procedura di corapporto la CdF-N si è occupata degli aspetti finanziari dell'oggetto del Consiglio federale concernente il proseguimento del sostegno ai tre Centri ginevrini 2024–2027 (22.081 n), oggetto di competenza della Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N). L'entrata in materia non è stata oggetto di controversia. La maggioranza della Commissione delle finanze, con 22 voti contro 3, ha proposto alla CPS-N e al Consiglio nazionale di accogliere la richiesta del credito d'impegno pari a 129,7 milioni di franchi. Rispetto al periodo precedente questo importo è aumentato di 1,7 milioni di franchi, ma considerata l'inflazione esso risulta essere allo stesso livello del 2016. Una minoranza ritiene che il credito d'impegno dovrebbe essere decurtato di 1,7 milioni di franchi, ma rinuncia a presentare una proposta formale.

La Commissione propone inoltre all'unanimità alla Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N), competente per l'oggetto 23.032, e al Consiglio nazionale di entrare in materia sul decreto federale che approva il limite di spesa per l’esercizio, la manutenzione e la sistemazione intesi come interventi di adeguamento delle strade nazionali per il periodo 2024–2027 e di approvarlo senza modifiche. Trasmetterà in un corapporto alla CTT-N la sua valutazione politico-finanziaria dell'oggetto. Nel corapporto la maggioranza della CdF-N propone inoltre di entrare in materia sul disegno di decreto federale sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali e sul relativo credito d'impegno. Una proposta di non entrare in materia è stata respinta con 14 voti contro 11.

Infine, la CdF-N propone all'unanimità alla competente CTT-N di entrare in materia sull'oggetto 23.033 e di approvare come chiesto dal Consiglio federale il decreto federale sui crediti d’impegno per i contributi destinati a misure nel quadro del programma Traffico d’agglomerato pari a 1,58 miliardi di franchi a partire dal 2024. La Commissione ritiene che i fondi a livello federale per il programma Traffico d'agglomerato corrispondano al quadro legale del Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato e con i contributi dei Cantoni e delle Città produrranno l'effetto auspicato.

Rapporto di attività 2022 della Delegazione delle finanze

La CdF-N ha discusso il rapporto di attività 2022 della DelFin. La Commissione ha riconosciuto la grande mole di lavoro e di tempo investita dalla DelFin. L'autorizzazione di crediti urgenti rappresenta solo una parte visibile del lavoro della Delegazione; la maggior parte della sua attività avviene a porte chiuse nell'ambito dell'alta vigilanza finanziaria.

Presieduta dal consigliere nazionale Roland Fischer (GL, LU), la Commissione si è riunita a Berna il 30 e il 31 marzo 2023. A parte della seduta erano presenti il capo del DFF, il presidente della Direzione generale della BNS, la presidente del consiglio di amministrazione della FINMA nonché rappresentanti di diversi dipartimenti (DFF, DFAE, DATEC).