I rapporti della DelFin e del CDF hanno evidenziato il peggioramento della situazione dei progetti chiave e dei progetti principali del DDPS. Visto il volume totale di circa 19 miliardi di franchi, l’accumularsi di ritardi, l’aumento dei rischi e gli eventuali costi aggiuntivi preoccupano la Commissione. Come la DelFin, anche la CdF-N ritiene che la massima priorità del Dipartimento debba essere quella di garantire un impiego dei mezzi finanziari efficace ed economico. Da parte sua, la Commissione intensificherà la vigilanza esercitata entro le sue competenze e sentirà in merito i nuovi vertici del DDPS nel quadro del consuntivo 2024 sia a livello di sottocommissione competente che di commissione plenaria.
Ammortamento del debito causato dalla pandemia di COVID-19
Sulla base di una proposta relativa a un postulato di commissione, la CdF-N si è occupata della riduzione del debito causato dalla pandemia di COVID-19. La Commissione rileva che l’ammortamento dei debiti accumulati durante la pandemia procede a rilento e che la prevista riduzione (entro il 2035, ma al massimo entro il 2039, secondo l’art. 17e della legge federale sulle finanze della Confederazione) diventa sempre più difficile a causa dell’attuale situazione finanziaria critica della Confederazione. La Commissione ha deciso di approfondire ulteriormente la questione con la sua commissione omologa del Consiglio degli Stati in occasione di una seduta di clausura congiunta che si terrà in estate.
Iv. Pa. Schaffner 24.460 n Misure alternative alla concessione di nuove agevolazioni fiscali
Con 16 voti contro 9 la CdF-N propone al Consiglio nazionale di non dare seguito all’iniziativa parlamentare presentata dalla consigliera nazionale Barbara Schaffner. L’autrice dell’iniziativa propone di modificare la legge sui sussidi (LSu), affinché sia possibile introdurre agevolazioni fiscali soltanto nel caso in cui siano lo strumento più efficace per raggiungere l’obiettivo perseguito. Oltre all’autrice dell’iniziativa, la CdF-N ha sentito anche il CDF e l’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC). Va notato che le agevolazioni fiscali non figurano nel conto della Confederazione e che non è quindi possibile dimostrarne il costo in modo trasparente. Inoltre la Confederazione non dispone di dati sufficienti sull’esatto volume di agevolazioni fiscali nei Cantoni.
La maggioranza della Commissione è soddisfatta della situazione giuridica esistente, secondo cui «di regola si deve prescindere da aiuti in forma di agevolazioni fiscali» (art. 7 lett. g LSu). La minoranza della Commissione propone di dare seguito all’iniziativa e ritiene le sue richieste facilmente attuabili.
Vista la carenza di dati fiscali la Commissione ha incaricato l’Amministrazione di valutare il volume attuale delle agevolazioni fiscali a livello di Confederazione e di aggiornare così i dati presentati in un rapporto dell’AFC del 2011.
Corapporti della Commissione su progetti importanti sotto il profilo della politica finanziaria
- Progetti volti a sostenere la custodia di bambini complementare alla famiglia (24.058 s e 21.403 n)
Nella procedura di corapporto, la CdF-N ha soppesato le ripercussioni finanziarie dell’Iniziativa sugli asili nido (24.058 s) rispetto ai vari modelli dell’iniziativa parlamentare «Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna» (21.403 n).
Con 15 voti contro 8 e 1 astensione, la CdF-N propone di raccomandare la reiezione dell’Iniziativa sugli asili nido visti i lavori parlamentari già in corso e l’impossibilità di finanziare le maggiori uscite per il bilancio della Confederazione stimate dall’Amministrazione a circa 2,3 miliardi. La Commissione sottolinea tuttavia l’importanza di ampliare l’offerta di posti di custodia. Con 14 voti contro 10 e 1 astensione, è quindi favorevole a presentare i disegni di atti legislativi concernenti l’iniziativa 21.403 quale controprogetto indiretto all’Iniziativa sugli asili nido. La Commissione ritiene che l’integrazione di entrambi i genitori nel mercato del lavoro possa contrastare la carenza di personale qualificato. La CdF-N si attende altresì che la maggiore produttività abbia effetti positivi per l’economia nazionale, ad esempio sulle entrate fiscali o sul prodotto interno lordo. Secondo una minoranza della Commissione la custodia di bambini rientra nella sfera di competenza dei Cantoni e dei Comuni e quindi non sarebbe un compito federale.
Dal punto di vista della politica finanziaria, per la CdF-N il modello del Consiglio degli Stati è da preferire a quello del Consiglio nazionale (17 voti contro 8). Tuttavia, la Commissione ritiene necessario promuovere l’istituzione di ulteriori posti di custodia. Con 13 voti contro 12, propone pertanto alla Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) di riprendere gli accordi di programma secondo il progetto della CSEC-S all’articolo 13 capoverso 1 della legge federale concernente il sostegno alla custodia di bambini complementare alla famiglia e alle politiche cantonali della prima infanzia (LSCus). In considerazione dei vantaggi per l’economia nazionale, la maggioranza della Commissione è dell’avviso che un credito d’impegno di oltre 100 milioni di franchi per i primi quattro anni sia finanziariamente sostenibile.
- 24.091 n Estensione della compensazione delle perdite
Con 17 voti contro 7, la CdF-N propone alla CET-N di non entrare in materia sulla legge federale concernente l’estensione della compensazione delle perdite. L’estensione della compensazione delle perdite da sette a dieci anni dovrebbe permettere di compensare dal 2028 le perdite registrate negli anni della pandemia di COVID-19. Per la Commissione il fatto che le relative minori entrate non siano quantificabili a causa di dati mancanti nei Cantoni è problematico e deplorevole. Sono disponibili stime vaghe secondo cui, in anni eccezionali, sono possibili perdite fiscali pari a 100 milioni di franchi.
Analogamente al Consiglio federale, anche la maggioranza della CdF-N non ravvisa alcuna urgenza per questo affare. Alla luce della situazione finanziaria tesa della Confederazione, il Parlamento dovrebbe astenersi dall’approvare modifiche di legge politicamente non prioritarie e le cui ripercussioni finanziarie non possono essere stimate con precisione.
- 24.075 s Accordo concernente misure di solidarietà volte a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di gas tra la Svizzera, la Germania e l’Italia. Approvazione
In un corapporto destinato alla Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia (CAPTE-N), la CdF-N sostiene all’unanimità l’approvazione, richiesta dal Consiglio federale, dell’Accordo concernente misure di solidarietà volte a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di gas tra la Svizzera, la Germania e l’Italia. La Commissione ha anche proposto all’unanimità di approvare i crediti d’impegno richiesti, che sono necessari per l’attuazione dell’Accordo.
La Commissione accoglie con favore il progetto del Consiglio federale per un’attuazione dell’Accordo senza incidenza sul bilancio grazie al trasferimento di eventuali costi sui prezzi del gas e non vi intravede rischi finanziari.
Presieduta dalla consigliera nazionale Sarah Wyss (PS, BS), la Commissione si è riunita a Berna il 23 gennaio 2025. A parte della seduta erano presenti il direttore del Controllo federale delle finanze e rappresentanti di vari dipartimenti (DFF, DFI e DEFR).