L’iniziativa del Cantone del Ticino chiede standard minimi per i sistemi di sicurezza degli autoveicoli pesanti allo scopo di migliorare la sicurezza sulle strade di transito nella regione alpina. Nella sua seduta la Commissione ha preso atto dei risultati della consultazione. Con 15 voti contro 10 ha deciso di mantenere il progetto preliminare e di sottoporre al Consiglio nazionale un progetto di revisione della legge federale sulla circolazione stradale. Secondo la revisione prevista, gli autoveicoli pesanti sulle strade di transito nella regione alpina saranno obbligati a essere equipaggiati con sistemi di assistenza atti a ridurre gli incidenti. Per alcuni trasporti non transfrontalieri il Consiglio federale deve poter prevedere un termine più lungo.
La maggioranza della Commissione è del parere che la modifica proposta della legge federale sulla circolazione stradale riduca il potenziale di pericolo costituito dal traffico pesante nelle Alpi migliorando così ulteriormente l’elevato standard di sicurezza sulle strade svizzere. Una minoranza propone di non entrare in materia, ritenendo che la necessità di un intervento legislativo non sia giustificata a sufficienza e che equipaggiare a posteriori gli autoveicoli non sarebbe sostenibile per l’industria dei trasporti sul piano tecnico ed economico.
Un’altra minoranza propone di stralciare dal progetto la possibilità di un termine più lungo per la Svizzera meridionale e il Vallese. Essa fa notare che queste eccezioni riducono l’efficacia delle misure e contraddicono il principio dell’uguaglianza giuridica. Secondo la maggioranza della Commissione il termine più lungo sgrava le imprese di spedizione attive nei Cantoni alpini e garantisce l’approvvigionamento delle regioni di montagna.
Il progetto non sarà trattato dal Consiglio nazionale prima della sessione estiva, nel frattempo il Consiglio federale potrà pronunciarsi sul progetto legislativo.
Il rapporto sui risultati della consultazione sarà pubblicato sulla pagina web dei Servizi del Parlamento e della Cancelleria federale.
La Commissione ha inoltre sentito due rappresentanti dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL), ai quali ha chiesto di presentare un’analisi approfondita dei sussidi nel settore dei trasporti che vanno a scapito della biodiversità. La Commissione ha incaricato l’Amministrazione di prendere posizione in un rapporto in merito a quest’analisi e di illustrare le misure previste dalla Confederazione.
Dopo che, il 16 dicembre 2020, il Consiglio degli Stati non aveva dato seguito all’iniziativa del Cantone del Giura «Sportelli di vendita delle aziende di trasporto ferroviario. Trasparenza e termine di preavviso per la chiusura dei punti di vendita» (20.310), con 15 voti contro 3 e 5 astensioni anche la CTT-N propone alla sua Camera di respingere l’iniziativa. La Commissione ha sottolineato l’importanza delle richieste avanzate dai promotori dell’iniziativa che vogliono obbligare per legge le imprese di trasporto a essere più trasparenti riguardo alle chiusure pianificate dei punti di vendita esistenti. Dato che però il numero di punti di vendita, e di riflesso anche le relative eventuali chiusure, rientra nella procedura di ordinazione cantonale, in questo caso non è necessario modificare il diritto federale.