Con 10 voti contro 2 la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati (CTT-S) ha deciso di non dare il proprio consenso all’iniziativa elaborata dalla Commissione omologa del Consiglio nazionale (CTT-N). La CTT-S ritiene che il controprogetto del Consiglio federale tenga già sufficientemente conto delle richieste dell’iniziativa popolare e non intende proporre misure ulteriori che andrebbero a scapito della pluralità dei media, in particolare dell’offerta quadrilingue e di quella regionale.

Nella sua seduta precedente la CTT-S aveva iniziato l’esame dell’iniziativa 25.400 presentata dalla CTT-N, che funge da controprogetto indiretto all’iniziativa popolare «200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)» (24.060). Tale controprogetto riprende le richieste essenziali dell’iniziativa popolare ma definisce alcuni ulteriori punti chiave (cfr. comunicato stampa della CTT-N del 14 gennaio 2025). La CTT-S ha chiesto chiarimenti all’Ufficio federale della comunicazione in merito alle varie proposte contenute nell’iniziativa della CTT-N. Dopo aver preso atto del relativo rapporto, la Commissione ha deciso con 10 voti contro 2 di non dare il proprio consenso. La maggioranza della Commissione è convinta che un paesaggio mediatico diversificato e una SSR forte e quadrilingue siano essenziali per garantire la vitalità della democrazia e un servizio di base di qualità nel settore giornalistico, segnatamente anche nelle regioni linguistiche periferiche, e respinge pertanto il controprogetto, il quale riprende in larga misura le principali richieste dell’iniziativa popolare. Inoltre la CTT-S è del parere che i punti chiave dell’iniziativa commissionale siano formulati in modo troppo vago e che l’elaborazione delle modifiche di legge risulterebbe pertanto difficile. La minoranza della Commissione appoggia invece il controprogetto, ritenendo che vi sia la necessità di intervenire in tale ambito e che la SSR possa fornire prestazioni giornalistiche di qualità in più lingue anche riducendo fortemente le risorse finanziarie a disposizione. La minoranza considera inoltre necessario intervenire anche sugli altri punti chiave definiti dall’iniziativa commissionale, motivo per cui avrebbe auspicato cogliere l’occasione per elaborare le relative modifiche di legge. La CTT-S esaminerà l’iniziativa popolare soltanto dopo che questa sarà stata trattata dal Consiglio nazionale, presumibilmente durante il terzo trimestre dell’anno in corso.

Con 8 voti contro 3 e 2 astensioni la CTT-S propone alla propria Camera di respingere la mozione 22.3827 «Contro il declassamento delle regioni di Baden e Brugg nella definizione dell'orario nel Prossif 2035. Contro un ampliamento che implichi un peggioramento. Meno treni, più qualità». Tutti i membri della Commissione concordano nel ritenere che l’orario dei trasporti pubblici e le fasi di ampliamento progettate non debbano tenere conto soltanto degli interessi dei grandi centri urbani e riconoscono pertanto la legittimità di fondo della richiesta formulata dalla mozione. Tuttavia la maggioranza ritiene che gli interventi parlamentari non siano lo strumento adeguato per far valere interessi regionali nella pianificazione degli orari. Rammenta inoltre che singoli adeguamenti dell’orario si ripercuotono sulla pianificazione dell’intero sistema dei trasporti pubblici. Una minoranza ritiene invece che il mantenimento del collegamento diretto non costituisca un miglioramento dell’offerta ma semplicemente il proseguimento della situazione attuale e propone di conseguenza di accogliere la mozione. La minoranza sottolinea l’elevata densità demografica e la grande importanza economica delle regioni di Baden e Brugg e sostiene pertanto un’adeguata offerta di collegamenti pubblici da e verso questi centri, incluso un collegamento diretto con cadenza oraria sull’asse Baden-Brugg-Berna.

La CTT-S ha inoltre trattato la mozione 22.4563 Limitare la concorrenza sleale da parte delle imprese federali. La mozione incarica il Consiglio federale di elaborare un disegno che preveda, tra l’altro, di descrivere in modo preciso in un articolo sullo scopo le prestazioni e le attività che devono essere fornite nel quadro del servizio universale da parte di imprese di proprietà della Confederazione o a essa vicine, prevedendo altresì il divieto di sovvenzionare nell’ambito del monopolio le attività aperte alla concorrenza. La Commissione sostiene in linea di principio quanto richiesto dalla mozione; tuttavia, poiché sono già in corso di elaborazione tre iniziative parlamentari dal tenore simile (23.461, 23.462 e 23.469) che contengono sostanzialmente le stesse richieste della mozione, prima di prendere una decisione la CTT-S ha deciso, con 8 voti contro 5, di attendere i risultati dei lavori già in corso.

In seguito a uno scambio avvenuto l’anno scorso con la Commissione federale delle comunicazioni (ComCom), la CTT-S ha constatato che la vigente base legale di tale Commissione non è più al passo con le nuove possibilità offerte dalla tecnologia. Attualmente la ComCom ha in particolare la facoltà di intervenire nel campo della rete di trasmissione con cavi in rame, ma non in quello della tecnologia a fibra ottica. L’ampliamento delle competenze della ComCom deve avvenire a vantaggio dei clienti finali, segnatamente di quelli che risiedono in regioni periferiche il cui collegamento alla rete non è ottimale. Con 7 voti contro 1 e 1 astensione, la Commissione ha pertanto deciso di presentare la mozione 25.3023 Sottoporre i collegamenti a fibra ottica alla competenza della ComCom.

La CTT-s ha infine preso atto del rapporto concernente il postulato 22.3638 Rafforzare le piattaforme dei trasporti e l'infrastruttura ciclistica nello spazio rurale.