La Commissione speciale «Programma di legislatura» del Consiglio nazionale ha concluso la trattazione del programma di legislatura 2015-2019 all’indirizzo del Consiglio nazionale. Ha respinto una proposta di rinvio e apportato numerose modifiche al progetto del Consiglio federale. L’oggetto sarà trattato a fine aprile nel corso della sessione speciale.

​Alla Commissione sono state presentate numerose proposte su tutti gli obiettivi prospettati dal Consiglio federale. All’inizio della deliberazione di dettaglio la Commissione ha respinto con 16 voti contro 5 una proposta di rinvio, che chiedeva al Consiglio federale di rielaborare il programma di legislatura 2015-2019 indicando in particolare come intende affrontare le sfide e i rischi cui sarà confrontata la Svizzera nei prossimi anni. 

La Commissione ha presentato proposte di modifica per la maggior parte degli articoli. Ad esempio, ha approvato con 15 voti contro 7 una proposta che chiede, in aggiunta al programma di stabilizzazione 2017-2019 previsto dal Consiglio federale (con sgravi di circa un miliardo di franchi all’anno), di proseguire con il piano di rinuncia a determinati compiti. L’obiettivo è di realizzare un ulteriore sgravio sostanziale delle finanze federali di 500 milioni di franchi all’anno (cfr. la relativa decisione della Commissione delle finanze, comunicato stampa della CdF-N del 19 feb. 2016).

La Commissione ha inoltre affrontato approfonditamente la questione dell’impatto della regolamentazione dei progetti di legge. Ha tra l’altro approvato con 14 voti contro 7 una proposta che chiede al Consiglio federale che per i progetti di legge con grandi ricadute finanziarie per l’economia sia svolta un’analisi d'impatto della regolamentazione e sia fissato un «cartellino del prezzo». Inoltre, la Commissione chiede un rapporto sui costi della regolamentazione per lo sgravio finanziario dell’economia (13 voti contro 2 e 5 astensioni) e l’elaborazione di un ampio pacchetto di deregolamentazione (13 voti contro 7). 

Nel settore della politica economica la Commissione ha preso ulteriori decisioni. Ha ad esempio chiesto, con 11 voti contro 9, l’elaborazione di una strategia per una politica industriale attiva orientata al futuro, che sia incentrata sul lavoro produttivo. L’attuazione deve essere misurata sull’obiettivo di mantenere la quota dell’apporto dell’industria al valore aggiunto dell’economia svizzera ad almeno un quinto. La Commissione speciale propone inoltre alla Camera, nell’ambito della politica economica, di porre un nuovo obiettivo (15 voti contro 6). La Confederazione deve elaborare condizioni quadro favorevoli per la digitalizzazione della società e promuovere una relativa trasformazione durevole del settore economico. A tal scopo il Consiglio federale deve tra l’altro adottare nel settore dell’economia digitale misure per promuovere le imprese innovative e il capitale di rischio. La Commissione chiede anche lo sviluppo di una strategia nell’ambito dello spazio formativo svizzero digitale.

La Commissione ha anche dibattuto intensamente a proposito dell’iniziativa sul personale qualificato. A parità di voti e grazie al voto preponderante del suo presidente, la Commissione vuole incaricare il Consiglio federale di elaborare un piano d’azione per migliorare la conciliabilità tra famiglia e attività lucrativa. L’obiettivo è di sfruttare meglio il potenziale della forza lavoro indigena.

Nel settore della migrazione la Commissione propone due nuove misure. Da un lato, il Consiglio federale deve garantire l’impegno della Svizzera a livello internazionale per un’applicazione coerente di Schengen/Dublino e per una politica d’accoglienza più equa nella ripartizione dei richiedenti l’asilo tra gli Stati di Dublino (18 voti contro 1 e 2 astensioni). D’altro canto, la Commissione chiede con una maggioranza risicata (8 voti contro 6 e 8 astensioni) di rafforzare la cooperazione con l’UE in progetti e programmi nel settore dell’asilo, come ad esempio il rimpatrio congiunto nei Paesi d’origine dei richiedenti l’asilo respinti, la prevenzione contro l’immigrazione illegale o la lotta ai passatori.  

Nel settore del finanziamento delle assicurazioni sociali la Commissione ha discusso sui risultati d’esercizio del fondo di compensazione dell’AVS/AI/IPG. Alla luce delle cifre recentemente rese pubbliche, secondo le quali nel 2015 l’AVS ha chiuso nuovamente con un risultato di ripartizione negativo, una maggioranza della Commissione (16 voti contro 7) propone di introdurre un meccanismo d’intervento finanziario nell’AVS per assicurarne le finanze a lungo termine.

Al termine della deliberazione la Commissione ha inoltre deciso di presentare due iniziative parlamentari per modificare la procedura parlamentare per quanto riguarda il programma di legislatura. Una maggioranza risicata della Commissione (11 voti contro 10) ritiene che l’attuale procedura sia poco efficiente e, in vista della prossima legislatura, vuole semplificarla (16.425). Un'altra maggioranza (12 voti contro 5 e 3 astensioni) vuole valutare se i progetti pendenti nelle Camere federali e che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di legislatura debbano essere trattati nell’ambito del programma di legislatura (16.426).

Presieduta dal consigliere nazionale Karl Vogler (CSP, OW), la Commissione si è riunita a Berna il 4 e 5 aprile 2016. Alla seduta erano presenti il presidente della Confederazione e il cancelliere della Confederazione.

Berna, 6 aprile 2016 Servizi del Parlamento