La Commissione ha nuovamente discusso con il consigliere federale Alain Berset e specialisti di diversi Uffici federali la situazione e i provvedimenti per combattere la pandemia di COVID-19. Ha preso atto che la situazione epidemiologica sta migliorando nonostante le fasi di riapertura e che la campagna di vaccinazione sta progredendo. Sulla scorta di questa constatazione, in una lettera la Commissione raccomanda al Consiglio federale di modificare l’ordinanza COVID-19 situazione particolare in modo tale che alle manifestazioni siano ammesse come pubblico fino a 100 persone in luoghi chiusi e fino a 1000 persone in aree esterne (14 voti contro 5 e 5 astensioni). Nella stessa lettera raccomanda inoltre al Consiglio federale di ammettere a livello di ordinanza anche sistemi di tracciamento dei contatti in cui i dati siano registrati in modo decentralizzato sui dispositivi dei visitatori. Dal punto di vista della protezione dei dati è problematico il fatto che nell’ambito del tracciamento dei contatti nei Cantoni molti dati di contatti vengano registrati in modo centralizzato.
Giudizio controverso sulle ripercussioni del certificato COVID
Il tema più dibattuto è stato il certificato COVID, che attesterà l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dalla malattia o il risultato negativo di un test recente. In tale contesto la Commissione ha discusso diversi aspetti dell’impiego concreto del certificato, ad esempio nella gastronomia, nel settore dei viaggi e nelle grandi manifestazioni. La maggioranza della Commissione condivide la proposta del Consiglio federale di creare un settore arancione in cui gli esercizi, quali ristoranti e bar, sono liberi di impiegare il certificato COVID al posto dei piani di protezione.
La Commissione è inoltre stata informata sulla bozza di ordinanza con cui sarà disciplinata l’attuazione tecnica del certificato COVID. Ha sottolineato l’importanza del fatto che l’Ufficio federale dell’informatica e della telecomunicazione (UFIT) coinvolga meglio nel progetto sia l’economia privata sia i fornitori di servizi interessati.
Promuovere la stabilità nei provvedimenti dell’assicurazione contro la disoccupazione
Nell’ambito del corapporto concernente la modifica della legge COVID-19 (21.033 sn) all’attenzione della competente Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N), la Commissione propone di prorogare fino a fine dicembre 2021 sia i provvedimenti secondo l’articolo 17 capoversi 2 e 3 concernenti il prolungamento dell’indennità disoccupazione e del termine quadro (12 voti contro 8 e 3 astensioni) sia il provvedimento secondo l’articolo 17a sul miglioramento dell’indennità per lavoro ridotto per i redditi modesti (19 voti contro 0 e 3 astensioni). In tal modo la Commissione intende garantire una maggiore sicurezza a livello di pianificazione in settori particolarmente toccati dalla crisi, come quello degli alberghi situati in città. Inoltre, sostiene esplicitamente la proposta del Consiglio federale di prolungare fino alla fine del 2021 l’indennità per perdita di guadagno per il coronavirus.
Presieduta dalla consigliera nazionale Ruth Humbel (Alleanza del Centro, AG), la Commissione si è riunita a Berna il 21 maggio 2021. A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset.