Durante l’esame del programma d’armamento 2018 vi sono state accese discussioni in particolare sul credito per il vestiario di protezione balistica. Per la maggioranza della Commissione, che approva l’importo complessivo chiesto dal Consiglio federale pari a 199,2 milioni di franchi, prevale la necessità di garantire a tutti i soldati un vestiario di protezione adeguato. Deve inoltre essere rispettato il principio dell’equipaggiamento completo. Due minoranze propongono invece tagli (secondo il Consiglio degli Stati anche lo stralcio dell’intero credito) poiché, data l’assenza di una reale situazione di minaccia, non si può giustificare la necessità di dotare l’intera truppa di un vestiario di protezione balistica.
In merito alle altre parti del messaggio sull’esercito 2018, la Commissione ha adottato le decisioni seguenti:
Con 17 voti contro 2 e 6 astensioni la CPS-N propone di accogliere il decreto federale concernente i crediti quadro per il materiale dell’esercito. Tre minoranze propongono tagli, in particolare per quanto riguarda il credito quadro per la progettazione, il collaudo e la preparazione dell’acquisto e quello per le munizioni d’istruzione e la gestione delle munizioni.
La CPS-N propone all’unanimità di accogliere il programma degli immobili del DDPS 2018 nella versione del Consiglio degli Stati. Si allinea dunque alla decisione di quest’ultimo di operare tagli pari a 2,5 milioni di franchi, poiché le riserve previste per le imprecisioni dei costi sono considerate eccessive.
Con 12 voti contro 0 e 7 astensioni la CPS-N propone di accogliere il decreto federale concernente la messa fuori servizio di sistemi d’arma. Prima di questa decisione la Commissione ha svolto un’audizione sulla questione dei lanciamine di fortezza. Alcuni membri della Commissione hanno sollevato dubbi sul momento di questa messa fuori servizio, tanto più che non è stato ancora redatto un rapporto sul futuro assetto delle truppe di terra. La Commissione accoglie la messa fuori servizio poiché a suo parere prevale il fatto che, con il mutare della situazione di minaccia, i lanciamine di fortezza hanno perso d’importanza.
Il Consiglio nazionale tratterà quest’oggetto presumibilmente durante la sessione autunnale.
Impieghi dell’esercito in servizio d’appoggio e accordo con l’Austria per la sicurezza dello spazio aereo
Con rispettivamente 21 voti contro 0 e 2 astensioni e 21 voti contro 2 e 1 astensione, la CPS-N si è espressa a favore del decreto federale sull’impiego dell’esercito in servizio d’appoggio e di quello sul finanziamento di misure di sicurezza in occasione del WEF 2019-2021 (18.023). La Commissione ritiene che lo svolgimento degli incontri annuali del WEF rivesta un grande interesse nazionale e, di conseguenza, sostiene il servizio d’appoggio garantito dalla Confederazione. In Commissione divergono invece le opinioni su come questo sostegno debba essere strutturato – in particolare sul suo finanziamento – e sono state presentate tre proposte di minoranza. Una minoranza propone che gli organizzatori del WEF assumano la metà dei costi dei giorni di servizio dei militari (proposta relativa al decreto federale 1, respinta con 21 voti contro 2). Un’altra minoranza vuole ridurre il credito per il finanziamento delle misure di sicurezza da 11,025 a 10,125 milioni di franchi e un’altra ancora vuole che tale importo scenda fino a 6,75 milioni di franchi (proposte relative al decreto federale 2, entrambe respinte con 17 voti contro 6 e 1 astensione).
La CPS-N ha invece accolto all’unanimità il decreto federale concernente l’impiego dell’esercito in servizio d’appoggio a favore delle autorità civili nell’ambito della protezione di rappresentanze straniere (18.028). Quest’oggetto ha riscosso ampi consensi; durante la discussione la Commissione ha però messo in risalto che secondo il principio di sussidiarietà tali impieghi devono avvenire soltanto in casi eccezionali.
Sempre all’unanimità, la CPS-N ha proposto di approvare un accordo con l’Austria sulla sicurezza aerea contro le minacce aeree non militari (17.057). La Commissione è favorevole all’accordo poiché, da un lato, essa sostiene la cooperazione con gli Stati limitrofi per la sicurezza dello spazio aereo e lo svolgimento in modo efficiente di un servizio di polizia aerea e, dall’altro, ritiene che l’accordo non ponga problemi dal punto di vista della politica di neutralità.
Il Consiglio nazionale tratterà i tre oggetti presumibilmente durante la sessione autunnale.
Presieduta dal consigliere nazionale Werner Salzmann (UDC, BE), la Commissione si è riunita a Berna il 18 e il 19 giugno 2018. A parte della seduta era presente il consigliere federale Guy Parmelin, capo del DDPS.