Nell’ambito della consultazione sugli obiettivi strategici di RUAG, la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) è stato informata più in dettaglio sugli affari commerciali di RUAG MRO relativi ai carri armati Leopard 1. La CPS-N prende atto con soddisfazione che il DDPS ha commissionato un’inchiesta esterna approfondita sulla questione. Tuttavia, ritiene che sia indispensabile già ora un’informazione migliore e più tempestiva da parte di RUAG.

La CPS-N ha esaminato gli obiettivi strategici di RUAG International e RUAG MRO Svizzera sottopostigli dal Consiglio federale per consultazione. In tale occasione ha anche discusso con il capo del DDPS delle dimissioni della CEO di RUAG MRO e degli affari commerciali relativi ai 96 carri armati Lepoard 1 stazionati in Italia. La Commissione prende atto con soddisfazione che il DDPS ha commissionato un’inchiesta esterna per esaminare le circostanze di questi affari commerciali con i carri armati e, allo stesso tempo, per verificare come il consiglio di amministrazione di RUAG fa fronte al suo obbligo di vigilanza nei confronti della direzione e se vi è la necessità di procedere ad adeguamenti per quanto riguarda la collaborazione tra il consiglio d’amministrazione e l’ente proprietario. La CPS-N ritiene importante che sia garantita la piena trasparenza. Con 14 voti contro 4 e 6 astensioni, si è espressa a favore di una rendicontazione più rigorosa da parte di RUAG MRO. In particolare, in futuro RUAG MRO dovrà informare tempestivamente la Confederazione su progetti e circostanze di notevole rilevanza sotto il profilo imprenditoriale e politico, in ogni caso prima che siano resi noti al pubblico. Altre proposte sono state lasciate in sospeso, perché la Commissione vuole attendere i risultati dell’inchiesta esterna. La CPS-N sarà regolarmente informata sullo stato dei lavori. 

Piattaforma di polizia​ POLAP

La CPS-N è stata inoltre informata sullo stato dei lavori per l’attuazione della mozione Eichenberger 18.3592, «Scambio di dati di polizia su scala nazionale». Approvata da entrambe le Camere nel 2019, la mozione chiede di istituire una banca dati centrale di polizia su scala nazionale o una piattaforma che colleghi le banche dati cantonali esistenti, affinché i corpi di polizia dei Cantoni e gli organi di polizia della Confederazione possano accedere direttamente ai dati di polizia su persone e le relative pratiche in tutta la Svizzera. La Commissione è preoccupata per i ritardi nell’elaborazione della base giuridica necessaria e vorrebbe che i sistemi cantonali fossero collegati alla piattaforma di polizia POLAP nel modo più rapido e completo possibile.

Ritiene indispensabile che i processi per la ricerca dei dati siano efficaci, in particolare per la lotta al terrorismo e alla criminalità transcantonale e internazionale. La Commissione ha preso atto che le opinioni dei Cantoni e della Confederazione divergono sulle questioni costituzionali relative al collegamento dei sistemi cantonali a POLAP. La CPS-N chiede che il DFGP commissioni un parere terzo indipendente sulle questioni costituzionali e le presenti una nuova tabella di marcia. Nella prossima riunione la Commissione intende esaminare in modo più approfondito se è necessario modificare la Costituzione federale.

Altri ogg​etti

Per il resto, la Commissione è stata consultata anche sulle ordinanze relative alla legge sulla sicurezza delle informazioni. Inoltre, ha avuto uno scambio di opinioni con gli aspiranti di una classe della Scuola di polizia di Zurigo. Infine, ha visitato l’azienda Rheinmetall Air Defense AG.

Presieduta dal consigliere nazionale Mauro Tuena (UDC, ZH), la Commissione si è riunta a Zurigo il 21 e 22 agosto 2023. A parte della seduta era presente la consigliera federale Viola Amherd, a capo del DDPS e la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, a capo del DFGP.