La Commissione è favorevole a una partecipazione della Svizzera allo strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti (23.059). Questo mira a sostenere gli Stati Schengen che, in ragione di frontiere terrestri e marittime particolarmente estese o grandi aeroporti internazionali sul loro territorio, sopportano un importante onere finanziario per proteggere le frontiere esterne dell’area Schengen. La CPS-S ritiene che rafforzare le capacità e la cooperazione, in particolare con l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, sia molto importante per la sicurezza della Svizzera. Considera dunque opportuno e necessario che la Svizzera partecipi allo strumento di sostegno finanziario e dimostri così la propria solidarietà.
La Commissione ha respinto, con 9 voti contro 3, una proposta che intendeva obbligare il Consiglio federale a informare l’Assemblea federale sui risultati della valutazione intermedia e della valutazione a posteriori delle misure sostenute nel quadro del Fondo per la gestione integrata delle frontiere, in particolare per quanto concerne l’efficacia e il rispetto delle prescrizioni in materia di non discriminazione e osservanza dei diritti fondamentali. La maggioranza della Commissione sottolinea che i risultati di tali valutazioni saranno comunque pubblicati dagli organi dell’UE e che il Parlamento, in particolare le Commissioni della gestione, riceve le informazioni di cui ha bisogno. La minoranza ritiene che un’informazione in questo senso contribuirebbe a rafforzare la credibilità dell’intero sistema in termini di efficacia e di rispetto dei diritti fondamentali.
L’oggetto dovrebbe essere esaminato dal Consiglio degli Stati durante la sessione primaverile.
Protezione delle infrastrutture critiche della Svizzera dall’influenza di altri Stati
La Commissione ha preso atto del fatto che il Consiglio federale ha deciso lo scorso mese di dicembre di rafforzare la sicurezza delle infrastrutture di telecomunicazione e digitali in Svizzera e di elaborare un progetto di revisione della legge sulle telecomunicazioni (LTC). La CPS-S ha esaminato le conclusioni del rapporto in risposta al postulato 20.3984 «Infrastruttura digitale. Minimizzare i rischi geopolitici», condivide l’analisi del Consiglio federale e sostiene la sua intenzione di rafforzare la lotta contro questi rischi. Pertanto, con 6 voti contro 5 e 2 astensioni, propone al suo Consiglio di sospendere i lavori concernenti la mozione 22.3414 Protezione dell’infrastruttura critica della Svizzera dall’influenza di altri Stati fino alla trasmissione al Parlamento del messaggio concernente la revisione della LTC.
Tassa d’esenzione dall’obbligo militare
Con 10 voti contro 0 e 1 astensione, la CPS-S propone di non dare seguito all’iniziativa del Cantone di Lucerna (23.307) che chiede una modifica della legge federale sulla tassa d’esenzione dall’obbligo militare, affinché le persone disposte a prestare servizio ma che presentano infermità congenite come l'emofilia o il diabete siano esonerate dalla tassa d’esenzione dall'obbligo militare. La Commissione ritiene che accettare l’iniziativa significherebbe esonerare incondizionatamente dalla tassa tutte le persone disposte a prestare servizio ma giudicate inabili al servizio per un qualsiasi motivo. Secondo la CPS-S la tassa sarebbe così di fatto soppressa. La Commissione si oppone a una soppressione della tassa soprattutto per ragioni di parità di trattamento nel contesto degli obblighi militari. Propone altresì all’unanimità di respingere la petizione Michael Vincent Sabino (23.2012).
Nessun organo di alta vigilanza supplementare per il progetto Mitholz
Con 11 voti contro 2 la Commissione ha deciso di rinunciare alla proposta di istituire un nuovo organo di alta vigilanza sullo sgombero dell’ex deposito di munizioni di Mitholz. Tiene così conto del parere della Commissione omologa del Consiglio nazionale, secondo cui questo compito importante e complesso può e deve essere svolto dalle Commissioni della gestione e dalle Commissioni delle finanze. Ciononostante la CPS-S ha deciso di informarsi regolarmente sull’evoluzione del progetto.
La CPS-S ha infine preso conoscenza del rapporto del Consiglio federale in risposta al suo postulato 21.3450 «Discorsi di odio. Ci sono lacune nella legislazione?». Ha inoltre ricevuto informazioni sull’attuale situazione in Vicino Oriente e sull’evoluzione della guerra in Ucraina e ha definito i contorni del suo programma di lavoro per i prossimi due anni.
Presieduta dalla consigliera agli Stati Andrea Gmür-Schönenberger (Centro, LU), la Commissione si è riunita a Berna l’11 e il 12 gennaio 2024. A parte della seduta erano presenti la presidente della Confederazione Viola Amherd, capo del DDPS, nonché i consiglieri federali Guy Parmelin, capo del DEFR, e Beat Jans, capo del DFGP.