La Commissione delle istituzioni politiche (CIP) del Consiglio nazionale non vuole interrompere l'ulteriore sviluppo del voto elettronico. Si è detta contraria a una moratoria per gli esperimenti attraverso il canale elettronico.

​La CIP ha respinto con 15 voti contro 10 un’iniziativa parlamentare che chiede di sospendere per almeno quattro anni gli esperimenti volti all’introduzione del voto elettronico (17.471 n Iv. Pa. Grüter. Moratoria per il voto elettronico). Secondo la Commissione il progetto annunciato ieri dal Consiglio federale per far diventare il voto elettronico il terzo canale di voto ordinario aprirà un ampio dibattito sulle opportunità e sui rischi in questo ambito. Consentirà inoltre di prevedere a livello di legge i necessari provvedimenti di sicurezza. Le sperimentazioni già autorizzate dalla Confederazione non devono essere interrotte, anzi esse consentono di acquisire le conoscenze necessarie per perfezionare i sistemi. Una moratoria non contribuirebbe a migliorare la sicurezza, ma, al contrario, ostacolerebbe lo sviluppo delle pertinenti tecnologie.

Con 12 voti contro 10 e 3 astensioni la Commissione ha anche respinto un'altra iniziativa parlamentare, adducendo che essa impedirebbe di fatto l'introduzione del voto elettronico(18.420 n Iv. Pa. Glättli. Garantire la fiducia nei risultati delle votazioni e delle elezioni in quanto base della democrazia). L'iniziativa chiede che il procedimento di determinazione dei risultati delle elezioni e votazioni deve poter essere verificato dagli aventi diritto di voto e di elezione senza particolari conoscenze tecniche. La Commissione ritiene che questo requisito non possa assolutamente essere soddisfatto da un sistema elettronico.

Venerdì pomeriggio verrà diffuso un comunicato sugli altri oggetti trattati dalla Commissione.

Presieduta dal suo presidente, il consigliere nazionale Kurt Fluri (RL/SO), la Commissione si riunisce a Berna il 28 e il 29 giugno 2018.