Con 7 voti contro 5, la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) propone alla propria Camera di respingere la mozione presentata dalla consigliera agli Stati ginevrina Lisa Mazzone volta a estendere il periodo durante il quale le future madri non possono essere espulse dalla Svizzera (22.3242, Estendere il periodo di stabilità per le future madri sottoposte a una procedura di rimpatrio).

La Commissione considera soddisfacente la soluzione attuale, elaborata dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM) in collaborazione con professionisti della salute e di concerto con i Cantoni, secondo la quale, in assenza di complicazioni, i voli sono possibili fino alla 32a settimana di gravidanza. Questa prassi ha il vantaggio di essere sufficientemente flessibile da tenere conto dei diversi interessi in causa: da un lato, la protezione della salute della madre e del bambino che nascerà e, dall’altro, l’interesse generale a un’esecuzione effettiva delle decisioni di allontanamento. Inoltre, secondo le indicazioni della SEM, nessun incidente è stato riscontrato negli ultimi sei anni.

Una minoranza propone di accogliere la mozione affinché le future madri non siano esposte a situazioni di forte stress in una fase di grande vulnerabilità.

Rinuncia all’istituzione di una commissione amministrativa

Nel progetto concernente il margine di manovra del Parlamento in situazioni di crisi (20.437/20.438), la Commissione propone, senza controproposta, per la seconda volta alla sua Camera di rinunciare all’istituzione di una commissione amministrativa in sostituzione dell’odierna delegazione amministrativa, come proposto dal Consiglio nazionale. In seno alla delegazione amministrativa, incaricata della direzione suprema dell’amministrazione parlamentare, siedono attualmente i membri delle due presidenze delle Camere. La Commissione ritiene che questa struttura agile, nell’ambito della quale l’organizzazione delle attività di entrambe le Camere e la direzione dell’amministrazione parlamentare sono essenzialmente nelle mani delle stesse persone, si sia dimostrata valida proprio in situazione di crisi. Una ripartizione delle diverse attività fra più persone comporta una maggiore necessità di coordinamento con la conseguenza che le decisioni non possono essere prese rapidamente.

Nessuna etichetta di prezzo per i rapporti in adempimento dei postulati

Con 8 voti contro 2 e 2 astensioni, la Commissione si è pronunciata contro la mozione accolta dal Consiglio nazionale secondo cui nei rapporti in adempimento di postulati vanno esposti i costi di allestimento di tali rapporti (21.4327 Mo. Consiglio nazionale [Dobler]). I diritti parlamentari hanno valore e il loro esercizio non dovrebbe essere provvisto di un’etichetta di prezzo. I deputati non vanno messi alla gogna perché si avvalgono dei loro diritti. Bisogna anche chiedersi perché è stato scelto proprio il postulato. Anche con altri tipi d’intervento vengono causati costi. La democrazia non è gratis.

Nessuna agevolazione per le naturalizzazioni della terza generazione

Con 8 voti contro 4, la Commissione propone alla sua Camera di non dare seguito all’iniziativa parlamentare della sua omologa del Consiglio nazionale che chiede di rendere meno restrittive le condizioni d’accesso alla naturalizzazione per le terze generazioni e a eliminare, per quanto possibile, gli ostacoli amministrativi superflui (22.404). La CIP-S si era già pronunciata contro questa iniziativa nel maggio 2022. In occasione della sessione invernale 2022, il Consiglio nazionale ha però deciso di darvi seguito; ora spetta quindi al Consiglio degli Stati decidere definitivamente in merito a questa iniziativa. La Commissione ritiene che la modifica proposta non sia necessaria in questo momento. Infatti la naturalizzazione agevolata della terza generazione è stata introdotta appena quattro anni fa. Prima di lanciare una nuova revisione della legge sulla cittadinanza occorre attendere maggiori informazioni sull’evoluzione della situazione. Una minoranza propone di dare seguito all’iniziativa perché permetterebbe di risolvere un vero problema.

Presieduta dal consigliere agli Stati Mathias Zopfi (GL/G), la Commissione si è riunita il 30 gennaio 2022 a Berna.