In futuro le abitazioni realizzate in virtù del diritto anteriore dovranno poter essere ampliate, trasformate o ricostruite in modo più flessibile. La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale (CAPTE−N) pone in consultazione il progetto preliminare di modifica della legge sulle abitazioni secondarie.

Attualmente, nei Comuni con una quota superiore al 20 per cento di abitazioni secondarie le abitazioni realizzate in virtù del diritto anteriore possono essere rinnovate soltanto in modo limitato, se si vogliono continuare a escludere le limitazioni d’uso. Con il progetto preliminare la CAPTE−N propone di rendere più flessibile la legge sulle abitazioni secondarie introducendo per le abitazioni già realizzate o autorizzate prima che venisse accettata l’iniziativa popolare sulle abitazioni secondarie nel 2012 nuove possibilità in relazione all’ampliamento della superfice utile principale e alla suddivisione in più abitazioni.

Il progetto preliminare della Commissione, formulato nel quadro dell’iniziativa parlamentare 20.456, è stato adottato con 14 voti contro 10. La modifica di legge proposta intende consentire nei Comuni con una quota superiore al 20 per cento di abitazioni secondarie di ampliare senza limitazioni d’uso e nel contempo suddividere in più abitazioni primarie o secondarie le abitazioni realizzate in virtù del diritto anteriore. Attualmente i proprietari di abitazioni realizzate in virtù del diritto anteriore possono ampliare le superfici abitative soltanto se non creano abitazioni supplementari. La Commissione propone inoltre di permettere, in caso di demolizioni, un ampliamento del 30 per cento degli edifici sostitutivi senza imporre limitazioni d’uso. Attraverso la modifica legislativa proposta la Commissione si adopera per una densificazione edilizia e per lo sviluppo delle regioni di montagna. Sottolinea che la modifica di legge giova alla popolazione residente la quale necessita di abitazioni più moderne. La Commissione auspica inoltre che con questa nuova possibilità di combinare l’ampliamento delle superfici utili con la creazione di abitazioni supplementari si aprano nuove opportunità di finanziamento per le ristrutturazioni energetiche.

La minoranza della Commissione respinge la modifica della legge sulle abitazioni secondarie poiché a suo parere sarebbe in contrasto con l’articolo costituzionale sulle abitazioni secondarie e accentuerebbe la pressione al cambiamento di destinazione delle abitazioni primarie realizzate in virtù del diritto anteriore. Una minoranza è favorevole a limitare la nuova normativa ai Comuni esplicitamente designati nel diritto cantonale. Questo rafforzerebbe a suo parere la competenza dei Cantoni e la qualità della pianificazione del territorio.

La Commissione pone il progetto preliminare in consultazione fino al 17 febbraio 2023. I pareri vanno presentati all’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE). I documenti per la consultazione possono essere scaricati dal sito Internet della Commissione (www.parlamento.ch > Organi > Commissioni tematiche > CAPTE > Rapporti e oggetti posti in consultazione > 20.456: Documenti per la consultazione).