In occasione delle deliberazioni sulla legge sul CO2, la CAPTE-N ha preso importanti decisioni sulle misure per combattere il cambiamento climatico. In particolare, allineandosi ampiamente alle decisioni del Consiglio degli Stati, ha approvato una tassa sui biglietti aerei e l'istituzione di un fondo per il clima.

​La Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) ha discusso, per la prima volta nella sua nuova composizione, del progetto di revisione totale della legge sul CO2 (17.071). Nella deliberazione di dettaglio ha potuto chiarire molti dei punti ancora in sospeso.

Con il voto decisivo del presidente, la Commissione sostiene l'introduzione nella legge sul CO2 di una disposizione che sancisca il principio secondo cui chi costruisce o modifica impianti che causano elevate emissioni di gas serra è tenuto a limitare le emissioni nella misura massima possibile consentita dalla tecnica e per quanto economicamente sostenibile (art. 7a). Essa condivide dunque la posizione del Consiglio degli Stati, mentre una minoranza la respinge. Al momento la Commissione è invece contraria all'introduzione della neutralità climatica per tutti gli impianti che sottostanno all'esame dell'impatto sull'ambiente (art. 17b e 17c). Le questioni in sospeso saranno chiarite con un postulato della Commissione (20.3001).

Per quanto riguarda le misure nel settore dei trasporti, la Commissione conferma la decisione del Consiglio degli Stati di fissare valori limite per l’emissione di CO2 dei veicoli pesanti. Le prestazioni del parco svizzero di tali veicoli in termini di riduzione del CO2 dovrebbero così poter raggiungere un livello simile a quello dell'UE. Con 16 voti contro 9, la Commissione ha inoltre deciso di aggiungere una disposizione secondo cui il Consiglio federale può stabilire una base di riferimento specifica per la Svizzera, qualora la situazione nel nostro Paese differisca in modo significativo da quella dell'UE.

Possibilità di esenzione dalla tassa anche per le PMI

Dal 2008 le grandi imprese a forte consumo energetico hanno la possibilità di essere esentate dalla tassa sul CO2 se si impegnano a limitare le loro emissioni. La Commissione chiede che questa possibilità venga concessa a tutte le imprese. Propone pertanto al suo Consiglio, con 14 voti contro 7, di stralciare il limite annuo di 10 000 franchi (Consiglio degli Stati), rispettivamente di 15 000 franchi (Consiglio federale) a partire dal quale l’esenzione verrebbe concessa. In questo modo anche le PMI avrebbero accesso agli impegni di riduzione. La Commissione sostiene che la fissazione di obiettivi sia uno strumento efficace per incentivare anche le imprese più piccole alla riduzione delle emissioni. Una minoranza rifiuta invece di estendere le possibilità di esenzione dalla tassa sul CO2.

Strategia futura per la cogenerazione

Per quanto concerne le disposizioni sulla restituzione della tassa sul CO2 ai gestori di impianti di cogenerazione (art. 35 e 36), la Commissione approva la decisione del Consiglio degli Stati. Sono dunque confermate le regole già applicate secondo la legge vigente. La Commissione guarda però anche al futuro e ha depositato un suo postulato (20.3000) che incarica il Consiglio federale di elaborare una strategia per la regolamentazione della cogenerazione in modo da garantire l'approvvigionamento energetico invernale. Gli impianti di cogenerazione non devono competere con la produzione di energia da fonti rinnovabili e dovrebbero essere in funzione solo quando è assolutamente necessario per la produzione di energia elettrica.

Tassa d’incentivazione sui voli

Con 17 voti contro 8 la Commissione ha inoltre approvato la decisione del Consiglio degli Stati riguardante la tassa sui biglietti aerei. L’obiettivo è riscuotere una tassa d’incentivazione sui biglietti aerei nell'ambito dei voli passeggeri commerciali. L’importo della tassa – dovuta per ogni volo dall Svizzera – è compreso tra 30 e 120 franchi per passeggero, a seconda della distanza percorsa e della classe di viaggio. Alcuni voli ne sono esentati (ad es. voli in transito, voli di assistenza medica o voli per attività sovrane). Una minoranza chiede che si rinunci del tutto alla tassa; un'altra propone una tassa fino a tre volte superiore.

Anche i voli privati, non soggetti alla tassa sui biglietti aerei, devono corrispondere una tassa d’incentivazione. Con 18 voti contro 7 la Commissione ha approvato questa tassa sui voli privati – proposta dal Consiglio degli Stati – apportandovi tuttavia alcune modifiche volte a garantire che l'aviazione leggera non ne sia interessata. Lo stesso dicasi per i voli di formazione e per le attività di lavoro aereo. La Commissione assicura inoltre che non vi sarà una doppia imposizione tra la tassa sui voli privati e la tassa sui biglietti aerei o l’imposta sugli oli minerali. La tassa sui voli privati, ridenominata «tassa sull'aviazione generale», è destinata ai voli passeggeri al di fuori dell'aviazione commerciale (ad es. business jet) e può situarsi tra 500 e 5000 franchi, a seconda delle dimensioni del velivolo. Varie proposte di minoranza chiedono di estendere la cerchia degli assoggettati alla tassa o di aumentare l'importo a 20 000 franchi. Una minoranza ne chiede invece lo stralcio.

Sostegno al Fondo per il clima

Con 17 voti contro 8, la Commissione approva il Fondo per il clima così come proposto dal Consiglio degli Stati. Essa sostiene la proposta secondo cui un terzo degli introiti della tassa sul CO2 (al massimo 450 mio. fr.) e il 49 per cento degli introiti della tassa sui biglietti aerei vengano destinati alla protezione del clima. Con 15 voti contro 10, la Commissione ha inoltre deciso che le prestazioni sostitutive versate dagli importatori di automobili devono essere destinate alla protezione del clima. Dette prestazioni sono dovute nel caso in cui il loro parco veicoli nuovi non raggiunga gli obiettivi in materia di CO2. In tal modo, insieme alle entrate supplementari derivanti da sanzioni e aste, si intendono finanziare misure volte a prevenire i danni causati dai cambiamenti climatici. Una minoranza vorrebbe stabilire un limite massimo per le entrate del Fondo per il clima pari a 900 milioni di franchi all'anno. La Commissione propone anche di stabilire esplicitamente il divieto del doppio finanziamento nell'articolo sul Fondo per il clima. Intende inoltre completare la versione del Consiglio degli Stati, aggiungendo la precisazione che i mezzi del Fondo per il clima dovrebbero essere utilizzati anche per promuovere la ricerca e l'innovazione nel settore dell'aviazione.

Presieduta dal consigliere nazionale Bastien Girod (Gruppo G, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 13 e 14 gennaio 2020. A parte della seduta era presente la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga.