La Commissione dell’energia del Consiglio nazionale vuole accelerare la procedura di autorizzazione per la costruzione di impianti eolici in modo da conseguire rapidamente una produzione annuale aggiuntiva di 1 TWh di elettricità rinnovabile. A tal fine, la licenza di costruzione per progetti eolici in fase avanzata dovrebbe essere rilasciata dal Cantone e le relative procedure legali dovrebbero essere abbreviate.

Nella sua riunione del 23 gennaio 2023 la Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) ha adottato, con 18 voti contro 7, il suo progetto per l’attuazione dell’iniziativa parlamentare 22.461. La licenza di costruzione per i progetti di impianti eolici di interesse nazionale con un piano di utilizzazione definitivo dovrebbe essere rilasciata dal Cantone. Inoltre, la procedura di ricorso contro tale licenza di costruzione dovrebbe essere semplificata. Questa procedura di autorizzazione accelerata si applicherà fino a quando non sarà conseguita in Svizzera una produzione annuale aggiuntiva di 1 TWh di elettricità dall’energia eolica. Gran parte di questa elettricità sarà prodotta in inverno, sicché questi impianti daranno un importante contributo alla copertura del deficit elettrico invernale.

La Commissione ha dato ai Cantoni e a determinate associazioni interessate la possibilità di pronunciarsi su questo progetto nell’ambito di un’audizione. Una delle principali preoccupazioni della Commissione era che il progetto di legge non sollevasse alcun dubbio sul piano del diritto costituzionale. La Commissione ha acquisito dall’Ufficio federale di giustizia un parere sulla conformità costituzionale e ne ha tenuto conto nelle sue deliberazioni, sicché il progetto di legge non pone alcun problema sotto il profilo costituzionale. Visto che le procedure di autorizzazione degli impianti eolici richiedono attualmente tempi molto lunghi e che il potenziamento delle energie rinnovabili è di particolare importanza per l’attuazione della Strategia energetica 2050, l’ingerenza nell’autonomia procedurale e organizzativa dei Cantoni è giustificata dalla competenza legislativa fondamentale della Confederazione in materia di energia e pianificazione del territorio.

A differenza della decisione di principio del 1° novembre 2022, la Commissione ha rinunciato a inserire nel progetto un termine vincolante di 90 giorni per le decisioni dei tribunali. In questo modo si preserva l’indipendenza del potere giudiziario, ma i tribunali sono chiamati a gestire i procedimenti nel più breve tempo possibile.

La Commissione ha inoltre discusso sul coinvolgimento dei Comuni. La maggioranza della Commissione ha sottolineato che i Comuni già dispongono di ampie possibilità di partecipare alla pianificazione di progetti di energia eolica. I Cantoni hanno rilevato che anche per loro il coinvolgimento dei Comuni è importante. Poiché il progetto riguarda solo gli impianti con un piano di utilizzazione definitivo, la maggioranza della Commissione non vede quali vantaggi possa apportare un’ulteriore possibilità di partecipazione dei Comuni. Una minoranza, invece, propone al Consiglio nazionale di rinviare il progetto di legge alla Commissione. Si tratterebbe di rivederlo al fine di rendere nuovamente possibile un referendum a livello comunale per gli impianti di energia eolica con procedura accelerata anche per le licenze edilizie. Un’altra minoranza chiede che la procedura ordinaria venga reintrodotta a partire da una produzione aggiuntiva di 600 GWh (0,6 TWh), in modo da poter valutare meglio quali progetti eolici possano beneficiare della procedura accelerata. Una terza minoranza vorrebbe misurare la produzione aggiuntiva sulla base della potenza installata invece che della produzione annuale e propone una potenza installata aggiuntiva di 600 MW.

Il progetto legislativo e il rapporto della Commissione dovrebbero essere pubblicati questa settimana e trasmessi al Consiglio federale per parere. Il progetto sarà esaminato dalle Camere nella sessione primaverile 2023.

La Commissione è in riunione a Berna dal 23 al 25 gennaio 2023; giovedì 26 gennaio informerà sulle sue ulteriori decisioni.