La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) si è occupata per la terza volta della modifica della legge sull’energia concernente l’accelerazione delle procedure di autorizzazione nel settore delle energie rinnovabili (23.051). Per quanto riguarda il diritto di ricorrere contro i 16 progetti idroelettrici menzionati nella legge sull’approvvigionamento elettrico, la CAPTE-N propone con 13 voti contro 12 di attenersi alla decisione del Consiglio nazionale. I ricorsi contro tali progetti devono essere ammessi se presentati congiuntamente da tre organizzazioni legittimate a ricorrere. Se a un progetto si oppone un ampio rifiuto da parte delle organizzazioni ambientaliste, i tribunali hanno sempre la possibilità di verificare se il progetto è compatibile con il diritto ambientale. La Commissione ritiene tuttavia che tale restrizione al diritto di ricorso non debba applicarsi, come aveva inizialmente deciso dal Consiglio nazionale, a tutti i progetti energetici di importanza nazionale.
La minoranza reputa che la realizzazione immediata di questi progetti sia fondamentale per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico. Essa segue pertanto la linea del Consiglio degli Stati ed è favorevole all’esclusione della possibilità per le organizzazioni di ricorrere contro questi progetti.
Adesione al Consiglio degli Stati su numerosi punti
La Commissione si allinea all’unanimità al Consiglio degli Stati sulla questione concernente la separazione tra il progetto di costruzione vero e proprio e i provvedimenti di sostituzione e di compensazione per i biotopi degni di protezione. Per quanto riguarda i provvedimenti di sostituzione in virtù della legge sulla protezione della natura e del paesaggio occorre attenersi al diritto vigente. Tuttavia, se per motivi oggettivi uno dei provvedimenti di compensazione complementari previsti dalla legge sull’approvvigionamento elettrico non può essere attuato insieme al progetto, va garantita una certa flessibilità. La Commissione si allinea al Consiglio degli Stati anche sulle altre questioni in sospeso, tra cui le condizioni quadro per le concessioni complementari (22 voti contro 3) e il ricorso dinanzi al Tribunale federale contro le decisioni in materia di concessioni (17 voti contro 8). Per quanto riguarda il secondo punto, una minoranza propone di attenersi alla decisione del Consiglio nazionale.
Inoltre, con 15 voti contro 7 e 2 astensioni, la Commissione si dice favorevole a disciplinare in un progetto separato la questione del ritiro e della rimunerazione dell’energia elettrica rinnovabile (art. 15 della legge sull’energia), poiché non è strettamente correlata alla questione della procedura di autorizzazione. Tale rimunerazione dovrà essere maggiormente orientata ai prezzi di mercato dell’energia elettrica. In caso di prezzi negativi dell’elettricità deve continuare a sussistere la possibilità di derogare alle rimunerazioni minime, come previsto anche dal Consiglio degli Stati.
Con 17 voti contro 8, la Commissione ha inoltre deciso di non dare seguito all’iniziativa parlamentare Candan Hasan 24.440 «Il margine boschivo è un importante e prezioso habitat per gli animali selvatici. Le falciatrici robot rappresentano un pericolo!». Là dove gli insediamenti confinano con i margini boschivi, gli animali selvatici devono essere meglio protetti dalle falciatrici robot. Secondo la maggioranza della Commissione, ciò può essere disciplinato mediante raccomandazioni, ragione per cui non vede la necessità di intervenire. Una minoranza desidera invece che vengano elaborate pertinenti basi legali.
Con 14 voti contro 8 e 1 astensione, la Commissione è anche contraria all’iniziativa del Cantone di Soletta 24.302 «Nessun progetto sovracantonale senza partecipazione». La maggioranza della Commissione è convinta che le basi legali esistenti siano sufficienti per garantire che i Cantoni vicini possano far valere i loro interessi in caso di progetti con ripercussioni considerevoli sul territorio e sull’ambiente. Una minoranza propone di dare seguito all’iniziativa cantonale.
La Commissione ha infine depositato una mozione (Mo. CAPTE-N 25.3943) che invita il Consiglio federale a elaborare una strategia globale e un piano d’azione in materia di stoccaggio dell’energia. Tale strategia deve definire obiettivi di aumento realistici per i diversi tipi di stoccaggio e illustrare settori d’azione, provvedimenti concreti nonché possibili scenari.
Presieduta dal consigliere nazionale Christian Imark (V, SO), la Commissione si è riunita il 23 e il 24 giugno 2025 a Berna. A parte della seduta era presente il consigliere federale Albert Rösti.