La Commissione dell’energia e dell’ambiente del Consiglio degli Stati si esprime a favore della ratifica dell’Accordo di Parigi sul clima. In tal modo sostiene anche l’obiettivo della Svizzera di ridurre del 50 per cento le emissioni di gas serra rispetto alla situazione del 1990.

​Nell’esame del disegno sull’Accordo di Parigi sul clima (16.083), con 9 voti contro 2 la Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia ha chiaramente appoggiato l’obiettivo di riduzione presentato dal Consiglio federale e confermato dal Consiglio nazionale. Se il Consiglio degli Stati approva la proposta della Commissione il Consiglio federale è autorizzato a ratificare l’Accordo. In virtù dell’Accordo la Svizzera si impegna a ridurre entro il 2030 del 50 per cento rispetto al 1990 l’emissione di gas serra. Il Parlamento disciplinerà i dettagli riguardanti i provvedimenti in merito nella prossima revisione totale inerente alla legge sul CO2. In particolare, soltanto allora si stabilirà quali quote della riduzione delle emissioni debbano essere realizzate in Svizzera e quali all’estero. Nell’ambito dell’Accordo, la Svizzera si riserva esplicitamente di sfruttare i meccanismi del mercato e di computare le riduzioni delle emissioni conseguite all’estero. La Commissione si è espressa di conseguenza nell’ottica del disegno relativo alla revisione totale della legge sul CO2: nei provvedimenti volti alla riduzione dei gas serra la Svizzera deve trovare un compromesso tra fungere da esempio e operare efficacemente. La Commissione chiede quindi di elaborare strategie innovative e di promuovere tecnologie idonee affinché l’ambizioso obiettivo di riduzione possa effettivamente essere raggiunto. La Commissione è convinta che sia una questione di onestà politica, ma rammenta anche che la Svizzera sarà particolarmente interessata dai cambiamenti climatici. Una minoranza dubita invece che gli sforzi prospettati dei vari Paesi riguardo all’Accordo di Parigi saranno davvero attuati e propone un obiettivo di riduzione per le emissioni di CO2 della Svizzera di solo il 30 per cento.

Nettamente respinto il sistema d’incentivazione nel settore del clima e dell’energia

Nella sessione primaverile 2017 il Consiglio nazionale aveva nettamente respinto il disegno di disposizione costituzionale per un sistema d’incentivazione nel settore del clima e dell’energia (SICE; 15.072). In virtù della chiara situazione di partenza la Commissione si è trovata rapidamente d'accordo e propone senza voti contrari di seguire il Consiglio nazionale e non entrare in materia sul disegno del Consiglio federale.

Presieduta dal consigliere agli Stati Werner Luginbühl (PBD/BE), la Commissione si è riunita il 6 e il 7 aprile 2017 a Berna. A parte della seduta era presente il consigliere federale Ueli Maurer.