La Commissione dell’energia del Consiglio degli Stati ha dato seguito all’unanimità a un’iniziativa parlamentare che chiede di proteggere dal dominio straniero le centrali idroelettriche, le reti di trasporto dell’energia elettrica e le reti del gas in quanto infrastrutture strategiche

L’iniziativa parlamentare Badran 16.498 chiede che le infrastrutture strategiche del settore energetico, segnatamente le centrali idroelettriche, le reti di trasporto dell’energia elettrica e le reti del gas, siano assoggettate alla legge federale sull’acquisto di fondi da parte di persone all’estero (Lex Koller). L’iniziativa mira così a mantenere sotto controllo l’acquisto da parte di imprese o Stati stranieri di queste infrastrutture d’importanza vitale per il buon funzionamento del Paese. Dopo aver constatato che gli investimenti stranieri nel settore dell’energia sono in costante aumento, la Commissione ritiene necessario analizzare la situazione nel dettaglio. In particolare va esaminato se il sistema attuale delle concessioni sia ancora in grado di preservare gli interessi del Paese o se sarebbe preferibile introdurre strumenti che permettano di controllare la partecipazione straniera nel settore dell’energia, segnatamente in vista di un’apertura del mercato dell’elettricità. La CAPTE-S è consapevole che anche la Svizzera trae vantaggio dagli investimenti stranieri, ritiene comunque che la questione sia estremamente complessa e debba essere oggetto di un’analisi approfondita, che consideri eventualmente anche altri ambiti strategici. Visto il mutevole contesto internazionale e l’importanza crescente dell’influenza statale negli investimenti stranieri, la Commissione ha deciso all’unanimità di dare seguito all’iniziativa in modo da consentire un rapido avvio dei lavori legislativi su questo tema.

La Commissione respinge la sua mozione concernente la trasformazione di vecchi edifici agricoli in abitazioni dopo che è stata modificata dal Consiglio nazionale

Nel maggio 2017 la CAPTE-S aveva presentato una mozione (17.3358) per permettere ai Cantoni di autorizzare la trasformazione in abitazioni di cascine e fienili parte del patrimonio culturale a condizione che i loro rispettivi piani direttori ne prevedessero la regolamentazione e che queste trasformazioni non comportassero costi o obblighi supplementari per l’ente pubblico. Questo testo costituiva una soluzione più moderata rispetto alle iniziative depositate dai Cantoni dei Grigioni (16.308) e del Vallese (16.310), nel frattempo definitivamente respinte. Lo scopo di tali iniziative era di permettere la trasformazione in abitazioni di tutti gli edifici agricoli inutilizzati. Durante la sessione primaverile il Consiglio nazionale ha tuttavia modificato la mozione 17.3358 esigendo dal nuovo disciplinamento «un miglioramento della situazione generale in termini di natura, cultura, paesaggio e agricoltura». La Commissione ritiene che questa modifica limiti troppo l’oggetto della mozione e che addirittura lo svuoti del suo contenuto essenziale. A suo avviso introduce anche elementi poco chiari e non misurabili, difficilmente applicabili. Ha quindi deciso, con 7 voti contro 4 e 1 astensione, di respingere la mozione nel suo tenore modificato. Ha inoltre deciso, all’unanimità, di sospendere altre due mozioni (16.3697 e 17.4199), entrambe concernenti la costruzione fuori dalle zone edificabili, ritenendo che sia meglio attendere il disegno di revisione della legge sulla pianificazione del territorio dedicato a questa problematica (LPT2) che il Consiglio federale dovrebbe sottoporre al Parlamento nel corso del prossimo autunno.

Assicurazione obbligatoria contro i terremoti

Con 6 voti contro 6 e il voto decisivo del presidente, la Commissione propone di stralciare la mozione 11.3511 «Assicurazione obbligatoria contro i terremoti» allineandosi quindi a quanto proposto dal Consiglio federale nel suo rapporto alle Camere (14.054), nel quale spiega che non vi è una base costituzionale sufficiente per introdurre a livello federale un’assicurazione obbligatoria contro i terremoti. Manca tra l’altro anche il necessario sostegno da parte dei Cantoni, come ha dovuto constatare anche la Commissione che aveva invitato i Cantoni a elaborare una soluzione intercantonale. Nel quadro di una consultazione la maggioranza di loro si era detta favorevole a un concordato in materia. Tale soluzione, che richiedeva la copertura di almeno l’85 per cento degli edifici e dei beni da assicurare, non ha però visto la luce. Vista la situazione, la maggioranza della Commissione ritiene che il progetto relativo a un’assicurazione obbligatoria contro i terremoti non vada portato avanti. La minoranza resta invece convinta che sia necessario prevedere una soluzione a livello nazionale in questo ambito. Chiede pertanto alla Camera di non togliere dal ruolo la mozione e di mantenere il mandato al Consiglio federale.

Agevolazioni fiscali per il gas naturale, il gas liquido e i biocarburanti

La Commissione ha dato seguito all’unanimità all’iniziativa parlamentare Burkart (17.405) che chiede di prorogare le agevolazioni fiscali per il gas naturale, il gas liquido e i biocarburanti, attualmente limitate fino a giugno 2020. Come la sua omologa del Consiglio nazionale, che si era già occupata a febbraio dell’iniziativa, anche la CAPTE-S è convinta della necessità di agire. La CAPTE-N è quindi ora incaricata di elaborare un progetto normativo in materia. Esaminerà diverse varianti nel quadro della revisione totale della legge sul CO2 (17.071).

Revisione della legge federale sulla caccia

La Commissione ha proseguito la deliberazione di dettaglio concernente la modifica della legge sulla caccia (17.052) sulla quale era entrata in materia nella sua seduta del 19 febbraio scorso. Con 7 voti contro 5 si è allineata alla proposta del Consiglio federale che prevede l’armonizzazione e il riconoscimento reciproco sull’intero territorio nazionale degli esami cantonali di caccia (art. 4). Una minoranza vorrebbe mantenere il diritto vigente. La CAPTE-S sostiene anche, on 8 voti contro 4, la nuova regolamentazione concernente i periodi di protezione delle specie cacciabili che i Cantoni potranno accorciare temporaneamente senza richiedere l’accordo della Confederazione. Una minoranza rifiuta di delegare questa competenza ai Cantoni. La Commissione ha inoltre deciso all’unanimità di rendere non cacciabili – e quindi protette – diverse specie di anatre selvatiche.

Altri temi

Con 7 voti contro 5, la Commissione ha poi accolto un progetto preliminare elaborato nel quadro dell’iniziativa parlamentare 12.402 «La Commissione federale per la protezione della natura e del paesaggio e i suoi compiti come perito». Il nuovo testo consente una ponderazione degli interessi tra la protezione degli oggetti d’importanza nazionale e l’utilità dei progetti proposti anche per determinati progetti cantonali. Il progetto preliminare sarà posto in consultazione la settimana prossima.

Infine la Commissione ha esaminato la mozione 16.3610 che chiede di inserire nell’elenco dell’ordinanza sull’utilizzazione di organismi nell’ambiente (OEDA) le piante che figurano sulla lista nera delle neofite invasive della Svizzera. Avendo constatato che l’Ufficio federale dell’ambiente sta preparando una revisione della legislazione in questo ambito, il cui avamprogetto sarà posto in consultazione ancora nel corso dell’anno, e che l’integrazione di queste piante nell’elenco dell’OEDA potrebbe rallentare i lavori dell’Amministrazione, la CAPTE-S ha deciso, con 11 voti contro 1, di respingere la mozione.

Presieduta dal consigliere agli Stati Roland Eberle (V/TG), la Commissione si è riunita a Berna il 19 e il 20 marzo 2018.