La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati respinge l’iniziativa per un fondo per il clima senza contrapporvi un controprogetto, ritenendo che la creazione di un fondo finanziato mediante indebitamento non rappresenti la giusta via per sviluppare una politica climatica largamente condivisa e in grado di ottenere il sostegno della maggioranza.

Con 8 voti contro 3, la Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati (CAPTE-S) propone alla propria Camera di raccomandare il rifiuto dell’iniziativa popolare «Per una politica energetica e climatica equa: investire per la prosperità, il lavoro e l’ambiente (Iniziativa per un fondo per il clima, 25.022)», allineandosi in tal modo al Consiglio federale e al Consiglio nazionale. La Commissione ritiene che la creazione di un fondo federale per il clima non sia lo strumento adeguato per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. Un simile fondo, da alimentare ogni anno con un importo tra lo 0,5 e l’1 per cento del prodotto interno lordo, sarebbe sovradimensionato ed eccessivamente centralizzato. Secondo la Commissione, inoltre, l’iniziativa popolare punterebbe troppo sulle sovvenzioni da parte della Confederazione. La CAPTE-S, infine, ritiene che la richiesta di prescindere dal freno all’indebitamento non sia né appropriata né responsabile.

Una minoranza raccomanda invece di accogliere l’iniziativa, reputando che occorra destinare molte più risorse pubbliche in favore della protezione del clima e della promozione della biodiversità. Proprio alla luce dell’aumento dei rischi climatici, secondo la minoranza è importante e urgente investire maggiormente nella riduzione delle emissioni e nelle misure di adattamento.

Valutare il rafforzamento del prin​cipio di causalità

La Commissione sottolinea la propria disponibilità a valutare diversi approcci di politica climatica nell’ambito della prossima revisione della legge sul CO2, la cui discussione in Parlamento dovrebbe iniziare al più tardi nell’autunno 2027. A tal fine, con 6 voti contro 4, presenta il postulato 25.3951, che chiede al Consiglio federale di redigere un rapporto su vantaggi e svantaggi di un’attuazione coerente del principio di causalità. Propone nel contempo di non dare seguito all’iniziativa parlamentare 22.451, che chiede non di valutare l’applicazione di tale principio, ma di attuarlo a livello legislativo.

Promuovere il legno svizzero derivante da produ​zione sostenibile

Con 10 voti contro 0 e 1 astensione, la Commissione approva la decisione della CAPTE-N di elaborare un progetto legislativo volto ad attuare l’iniziativa parlamentare 24.421 Valorizzare e utilizzare il legno svizzero negli edifici della Confederazione. Concretamente, la Confederazione dovrà promuovere la vendita e l’utilizzazione di legno svizzero derivante da produzione sostenibile e per le proprie costruzioni privilegiare quest'ultimo rispetto ad altri prodotti in legno.

Altri og​​getti

Con 6 voti contro 4 la Commissione propone di respingere la mozione 24.3540 Per una filiera del vetro riciclato in Svizzera, non ritenendo necessario un intervento politico in questo ambito. La CAPTE-S rileva che il sistema svizzero di riciclaggio del vetro funziona già molto bene e ricorda che la revisione dell'ordinanza sugli imballaggi per bevande prevede già misure volte a favorire il riutilizzo delle bottiglie di vetro. La minoranza della Commissione ritiene invece che l’attuale sistema sia migliorabile e propone pertanto di accogliere la mozione.

La Commissione approva all’unanimità la decisione della CAPTE-N di elaborare un progetto legislativo nel quadro dell’iniziativa parlamentare 25.440. Come già previsto per altri tipi di inquinamento, per l’indagine, la sorveglianza e il risanamento dei siti inquinati da schiume antincendio contenenti PFAS sarà possibile ottenere indennità dal fondo OTaRSi anche con effetto retroattivo.

Con 5 voti contro 3 e 2 astensioni la Commissione ha accolto infine la mozione 22.3953 Procedura di autorizzazione accelerata per gli impianti fotovoltaici sugli impianti infrastrutturali. Sottolinea così di riconoscere il notevole potenziale di sviluppo del fotovoltaico anche su questo tipo di impianti.

Presieduta dal consigliere agli Stati Beat Rieder (M-E, VS), la Commissione si è riunita a Berna il 3 e il 4 luglio 2025. A parte della seduta era presente il consigliere federale Albert Rösti.